mercoledì 25 luglio 2012

La curiosità è qualche volta... ripagata!!


E' Lunedì 23 luglio e mi alzo come ogni mattina all'alba, è giorno di riposo e di... pesca! affacciatomi alla finestra però le nuvole nere e torve e il vento forte a quest'ora del mattino mi fanno desistere, ok, oggi faccio il meccanico mi dico! A metà mattinata però, la mia curiosità, e la mancanza di aria di mare mi fanno desistere dalla mia attività e mi fiondo al mare, "Cacchio mi dico, non é calmo, c'è pioggia e vento ma si può fare". Torno lesto a casa e la preparazione della mia attrezzatura è più veloce del solito, in mezz'ora sono a fosso mascarello, alato il vecchio e fido Sacs, mi vesto ed esco in mare. Appena doppiata la punta del pontile sento tutta la forza di EOLO, forti raffiche di vento teso che viene da levante mi investono in pieno, per un istante penso alle povere barche che sono nel porto di Ponza, purtroppo vulnerabile a questo "Primo vento" torno in me e dirigo la prua verso il castello di Torre Astura, il mare è formato e sporco ma oramai sono qui, mi butto e la prima impressione non è delle migliori, sembra una tempesta di sabbia subacquea, nebbia totale intervallata a brevi momenti di acqua chiara. In uno di questi momenti arpiono un sarago ma la musica non mi piace, con questa acqua rischio di stare in mare 3 ore senza vedere una pinna. Decido di andare più a fondo e vado verso il largo ma quì le onde sono alte, non temo tanto per me ma per la tenuta dell'ancora, rincorrere il gommone in passato mi è capitato, ma con il mare grosso, credetemi, non è una bella prospettiva! "Mannaggia mi dico, mi sa che mi tocca rientrare a terra"... Così faccio  e metto la prua su foce verde, mi aspettano un paio di miglia con grosse e spumose, tutte onde di"muso", in navigazione però, noto una chiazza di acqua limpida larga circa  una 50ina di metri, è una zona che conosco poco e sono curioso, per controllare meglio mi metto la maschera e a pancia in giù sul tubolare, guidando con un piede "scandaglio la zona" in questo "giretto" noto sul fondo, ciò che rimane di una antica strada, è una conformazione di blocchi regolari tagliati dall'uomo e non dalla natura. Getto l'ancora e in 2 secondi sono in mare, mi assicuro che il gommone sia ancorato e inizio la mia perlustrazione, durante una planata noto, sotto uno di questi blocchi di marmo un movimento impercettibile, è più una mia senzazione, sento l'odore della preda, scendo e... Una cernia, una bella cernia di circa 4 kg, sparo deciso sulla testa ma non riesco a fulminarla, prendo il secondo fucile e la colpisco di proposito sulla coda, in maniera da poterla , se necessario,"Girare" ed estrarre dalla sua fortezza, il lavoro dura 20 minuti trascorsi i quali, il bel pesce è nel frigo del gommone, noto con stupore che è una rara cernia di sabbia, pesce che vive in tana ma  al confine tra roccia e sabbia, come avevo stimato è di circa 4 kg, la terza di questo mese...

mercoledì 4 luglio 2012

Corvine di giugno...



E' Domenica,  ultima di giugno, Ferruccio e io  siamo a caccia di qualche bel pesce da consumare per cena nella zona antistante il litorale di Foce Verde, stiamo pescando su una batimetrica che va da 8 a 10 metri, durante una planata di ricognizione, localizzo una bella lastra dove in passato ho catturato bei pesci, anche ora ci sono dei saragoni, Richiamo l'attenzione di Ferruccio intento a sfiocinare una corpulenta murena e insieme decidiamo la strategia di caccia da attuare su questa bella tana con ben 4 entrate, "tu di là e io di quà" gli dico, 5-6 atti respiratori e giù. Io scendo sul versante di ponente arpionando un bel saragone, il 3° della mattinata,In risalita noto ferruccio  dal lato opposto della lastra, che risale lentamente facendomi dei gesti tipo"Buono, non fare rumore" gesti che conosco molto bene, si usano quando si localizza qualche cosa di interessante... "3 bellissime corvine mi fa, ora ci provo" Scende di nuovo ma niente, questi pesci diffidenti appaiono e scompaiono velocemente, scendo io e mi trovo la più grossa a tiro, sparo ma niente, con la fiocina sbuccio lo scoglio e il pesce se la da a pinne levate..."Dài Ferrù", dico, Tranquillo, tanto non se ne vanno, facciamo un giro e torniamo! Nei 20 30 minuti che seguono, catturiamo ancora dei pesci. Nel tornare al gommone decido di dare una nuova occhiata alle corvine,eccone una! Sparo ma sbaglio ancora! Ok : "uno a zero per la squadra delle corvine" mi dico..
Torniamo un paio di giorni dopo e planando sulla tana ne noto una fuori tana, questa spetta a Ferruccio, richiamo la sua attenzione fornendogli l'esatta posizione della bella preda, scende e lo vedo immobile come un "Mamba 7 passi" davandi l'entrata della tana, braccio teso e corpo rilassato adagiato sul fondo ma senza toccare nè scoglio ne fango,PAM! spara, dal polverone che fuoriesce dall'antro capisco che la freccia è andata a segno, Lo vedo risalire con la bella preda, bene, per oggi su questa tana basta. Continuiamo a pescare spostandoci anche a torre astura dove qualche altro bel pesce riusciamo a catturarlo. Passano dei giorni e di nuova esco in mare, 'stavolta da solo, passo nella zona della lastra e noto sopra di essa un gommone ancorato con dei sub in caccia"ACC...DANNAZ...MALEDIZ!!!"Le corvineeee!!
Per nulla deconcentrato vado a cercare i dentici, che però, a causa dell'acqua fredda in profondità, non ci sono, catturo un bel muggine e mi dico" la cena è rimediata" posso rientrare, ripassando nella zona della bella tana delle corvine, noto che il gommone coi pescasubbi, non c'è più, ci provo...Scendo e da sopra noto un bel corvone proprio nello stesso punto dove Ferruccio ha catturato l'altro, ma al minimo rumore si intana velocemente, gli vado dietro ed entro nel cunicolo più che posso, quasi fino alla cintura dei piombi ma il corvo non c'è, "qui ci vuole il rampollo di famiglia" mi dico, la lascio a Lui. Sull'altro versante dò una occhiata e noto in fondo alla grotta 2 grossi(ma grossi) saraghi, tiro lungo ma non impossibile con un poco di fortuna,mentre distendo il braccio ecco un'altra corvina sempre sul kilo e mezzo che mi sfila davanti mettendosi tra me e i saraghi, già la pregusto al forno con le patate, sparo colpendola sulla linea laterale in corrispondenza della spina dorsale, proprio dietro una  delle pinne pettorali, il pesce rimane immobile e la resistenza è data sopratutto dalla sua mole, la tiro fuori, proprio un bel pesce...Pulendola ho trovato delle uova e la sera stessa le ho consumate crude su uno spaghetto al dente, "bottarga di mare", cibo da RE! Il pesce, dopo una notte in frigo a frollare, lo ho cucinato al forno con patate e pomodorini pachino, tutto inondato di un vino bianco che fa resuscitare i morti...
Nota Bene; Le corvine in foto, sono state catturate in giorni diversi...