sabato 28 dicembre 2013

'ECCHECCA'......O!!!!!



ECCO, QUESTE FOTO LE FAREI VEDERE A CHI DICE CHE IL PESCATORE SUBACQUEO FA STRAGE DI PESCE. MIGLIAIA DI POVERE BESTIE AMMAZZATE SENZA RITEGNO, IMPEGNAMOCI, QUANDO ANDIAMO IN PESCHERIA A FOTOGRAFARE LE CERNIOTTE E I SARAGOTTI SUL BANCONE, PUBBLICHIAMO LE FOTO E SPERIAMO CHE QUALCHE POLITICO BUROCRATE CORROTTO LE GUARDI E SI RENDA CONTO CHE NOI NON FACCIAMO STRAGI, NOI NON AMMAZZIAMO TUTTO QUELLO CHE NUOTA E CHE METTANO PRESTO UNA LEGGE CHE IMPONA L'OBBLIGO DELLA LICENZA DI PESCA SUBACQUEA DA RILASCIARE SOLO A CHI NE HA LE CARATTERISTICHE, LE CONOSCENZE E LA PREPARAZIONE ADATTA, SONO CERTO CHE MOLTI SARAGOTTI, MOLTE CERNIOTTE, MOLTI POLPETTI INNOCENTI E SEPPIETTE INDIFESE APPROVERANNO.....

venerdì 27 dicembre 2013

BUON NATALE RAGAZZI!!!!




ECCO LA FOTO DELLA CENA PRE-NATALIZIA, GRAZIE A TUTTI I SOCI PER ESSERE INTERVENUTI
IN BASSO VEDETE DELLE FOTO DI UN PICCOLO PRESEPE CHE HO COLLOCATO SOTTO AL PONTILE DI CAPOPORTIERE. SERVIRA' A TUTTI COLORO CHE SI SONO PERSI IN MARE A RITROVARE LA VIA....

mercoledì 25 dicembre 2013

AVVISO PER I SOCI

L'allenamento in piscina riprende regolarmente Venerdì 27 al solito orario.

NON MANGIATE TROPPO.

Buon Natale a tutti

Sandro

mercoledì 18 dicembre 2013

ALLORA CI SIETE O NO??????

A TUTT'OGGI HO AVUTO SOLO POCHE CONFERME  DA PARTE DEI SOCI RELATIVE LA CENA DI NATALE. PER FAVORE DATEMI LE ADESIONI CHE DEVO PRENOTARE!!!!!!

martedì 17 dicembre 2013

CENA DI NATALE

E' STABILITA PER DOMENICA SERA 22 DICEMBRE LA CENA DI NATALE, CONSUETUDINE ORAMAI FISSA PER PERMETTERE AI SOCI DI SCAMBIARSI GLI AUGURI PER LE FESTE.
L'APPUNTAMENTO è ALLE 20.30 PRESSO LA PIZZERIA "IL PARCO" PRESSO I GIARDINI PUBBLICI DI LATINA E POICHE' DEVO DIRE ESATTAMENTE QUANTI SIAMO, SIETE PREGATI DI DARMI EVENTUALE ADESIONE OVVIAMENTE CON MOGLI E FIDANZATE/I AL SEGUITO....
IL MENU' SARA' A PREZZO FISSO CON PIZZA E BIBITA( VI DICO ENTRO OGGI LA CIFRA ESATTA.
IL MIO NUMERO TELEFONICO 3331907841

lunedì 16 dicembre 2013

I CARNIERI DEI NOSTRI SOCI

ECCO I CARNIERI BELLI E VARIEGATI EFFETTUATI DAL NOSTRO SOCIO ANGELO. 
OTTIMO, CONTINUA COSI MA LASCIA QUALCHE PESCE PURE A NOI!!!!!
TI ASPETTIAMO IN VASCA MERCOLEDI SERA, IL BREVETTO TI ASPETTA...





I CARNIERI DEI NOSTRI SOCI E ALLIEVI!!!

UNA BELLISSIMA CORVINA CATTURATA DA FRANCESCO DEL CORSO DI PESCA SUBACQUEA 2013, LA BESTIA è STATA ARPIONATA CON LA TECNICA DELL'AGGUATO IN TANA, BRAVISSIMO FRANCESCO!!!!!! 

martedì 10 dicembre 2013

ALBA CON SORPRESA

E' venerdi sera e come tutti i venerdi sera ci si ritrova in piscina per la seduta settimanale di allenamento aperta a tutti i soci del circolo. Come ogni venerdì sera la domanda che ci si fa è: MA COME è IL MARE? QUALCUNO SA LE PREVISIONI?" Grazie a questo prezioso tam tam si raccolgono più dati possibili e se tutto è ok si decide l'uscita in mare. Ferruccio,Massimiliano e Francesco optano per il mattino di sabato e decidono di andare a cacciare all'isola di Zannone, noi "poveri lavoratori" che di sabato "c'habbiamo da fà" decidiamo per la Domenica, il mio equipaggio sarà: Il sottoscritto, un "infiltrato" di Apnea Academy e Victor, Sul gommone di FABRIZIO prenderanno posto: Daniele,Sergio,Il mio amico Walter e il Capitano Fabrizio. Appuntamento per me e i miei Prodi è per le 6 del mattino di Domenica, Victor è puntuale, Gennaro invece arriva con un ritardo mostruoso ( quelli di Apnea Academy si svegliano con calma, non vanno a uccidere pesci ma a fare record ;-)  ) Appena vedo Gennaro lo fulmino con gli occhi ma lui calmo e pacioso mi fa : "me sò riaddormentato..." si veste e ci raggiunge ma noto che non ha ne calzari,  fucile e i guanti sono quelli da 1 millimetro, al posto dei calzari ha un paio di calzettoni di lana, "MA CHE VAI A SCIARE?" GLI DICO, QUELLI SONO CALZETTONI DI LANA NON CALZARI....!!! Vabbeh, andiamo dico. la navigazione è fredda e umida e vedo Gennaro tutto raggomitolato che trema dal freddo, mi fermo e gli cedo la mia giacca a vento. Arriviamo a Torre Astura e facciamo il programma di pesca e le zone da battere, nel frattempo arriva anche l'altro gommone. La prima ora di pesca non porta nessun risultato se non l'avvistamento di molte "cubomeduse" invertebrati pericolosissimi che ho combattuto con lo spalmamento del mio viso con Grasso di vasellina...Cambiamo posto ma prima voglio fare un aspetto in un posticino che conosco, lascio i miei due compagni di avventura e mi calo sul fondo, dopo un minuto di aspetto non vedo nulla, poi dal buio dell'acqua torbida esce il testone, arriva di muso e sembra una ricciola, la sovrastimo, miro in mezzo agli occi ma con il mio "SPARALUCERTOLECONELASTICHETTODACANCELLERIA" La colpisco al centro del corpo, infatti in un nanosecondo la bestia aveva già scartato per allontanarsi, riemergo e chiedo a Victor di levare l'ancora e di seguirmi, la bestia nel frattempo aveva srotolato il mio piccolo mulinello e mi rascinava come fosse un 25 cv! Vedo il mio amico Vincenzo che nel frattempo aveva assistito alla scena dal suo gommone e da pescatore incallito capisce la situazione, in pochi secondi mi passa il suo 75 cm carico e do il secondo colpo alla povera bestia( mi accorgerò solo dopo averla salpata che non ve ne era nessun bisogno, era sparata bene e la sottile freccia le aveva leso la spina dorsale.) Dopo aver avuto ragione su di essa la salpo con l'aiuto dei miei compagni di pesca e la stimiamo sui 15 kg. foto di rito e pacche sulla spalla sono sempre gradite.....
Sandro.





giovedì 5 dicembre 2013

UN ROMBO INASPETTATO...

UNA PREDA INATTESA PER IL NOSTRO FABRIZIO CHE, MENTRE TENTAVA DI INSIDIARE SPIGOLE, CEFALI E POLPI, SI è TROVATO FACCIA A FACCIA CON QUESTO MERAVIGLIOSO ESEMPLARE DI ROMBO CHIODATO. UN COLPO PRECISO E LA PREDA ERA IN GOMMONE, BRAVO "BRIZIO" BELLA E BUONA CATTURA...

sabato 30 novembre 2013

SONO ARRIVATI IN SILENZIO E IN PUNTA DI PIEDI MA MI SEMBRA CHE FACCIANO I FATTI...O NO??


ECCOLI QUA I 4 MOSCHETTIERI!!  I COMPLIMENTI DA PARTE MIA DI FERRUCCIO  E DI  DI TUTTO IL CIRCOLO DELLA CACCIA SUBACQUEA AI NUOVI SOCI E ALLIEVI DEL CORSO DI PESCA IN APNEA.
 BRAVO MASSIMO, BRAVO VICTOR, BRAVO FRANCESCO E BRAVO MICHELE...
SANDRO E FERRUCCIO.
PS. CI VEDIAMO MERCOLEDI' IN PISCINA

giovedì 28 novembre 2013

Il calasole ha sempre il suo fascino.....

E' giovedì e sono le 13.00, "casualmente" ho l'attrezzatura da pesca in auto e ho risolto il lavoro, che fare? per andare a san felice è tardino ma decido comunque, nonostante la pioggerellina mista a nevischio che cade. Via via che mi avvicino al monte Circeo noto che la pioggia e il nevischio cadono copiosi ma oramai sono qui, mi preoccupa solo un fastidioso vento da sud che noto, scuote le fronde degli alberi del bosco di Sabaudia. Arrivo al Circeo e una volta al "belvedere" che da sul golfo di Terracina, noto onde alte e spumose che fanno da padrone spronate dal forte vento, decido di andare comunque e dare una occhiata. La vestizione sotto la pioggia, specie se in novembre, non è mai piacevole ma avviene veloce e precisa, afferro il mio fido fucile della "Foppa Pedretti"  e scendo verso mare attraversando il complesso alberghiero, in effetti le onde ci sono alte e copiose ma la protezione del golfo mi da possibilità di provarci, forse mi manca un kg di piombo ma userò le gambe come àncora. Passa mezz'ora e ancora non avvisto pesce, l'acqua non è troppo limpida ma a me piace, può sbucare di tutto dal "buio" e la cosa mi arrazza... prendo una orata di dimensioni buone e la cosa mi fa ben sperare, nell'agguato successivo mi scorre  davanti uno spigolone sui 4-5 kg sparo lo graffio ma è leggermente fuori dalla portata del mio fucile armato con un elastichetto da cancelleria! insisto negli aspetti ed ecco ancora lo spigolone che mi punta di muso per fermarsi a distanza per lui di sicurezza  che sembra dirmi" 'A bello, m'hai fregato prima ma ora frego io te!" e se ne va. insisto e intanto il sole, nascosto dalle nubi è già basso, mi avvio verso la spiaggetta pregustando la mia orata per cena, tento un ultimo aspetto ed ecco la sorpresa: dalla mia sinistra arriva una leccia che stimo intorno ai 27-30 kg, è più grande di me, piu alta di me piu spessa di me, in pochi secondi analizzo la situazione e  penso al mio elastichetto che arma il fucile e alla ciccia della bestia, penso ai nodi della sagola e spero che siano tutti fatti bene, decido di spararle in testa ma, credetemi; alla leccia, il corpo puo crescere quanto vuoi ma la testa non so perchè rimane piccola, troppo piccola, decido il colpo al cervello sperando di freddarla, sparo ma l'animale durante l'arco di tempo che mi è servito per mettere in campo una strategia di cattura, ha percorso dei centimetri e  l'asta si conficca 4 dita dietro la scatola cranica e non la trapassa, risalgo e, dopo un attimo di sgomento del pesce, questo parte verso il largo trascinandomi letteralmente. i 30 e piu metri di sagola sono già terminati e ne avvolgo due giri intorno al fusto del fucile in maniera da controllare l'animale usando tutte e due le mani e  l'arma come fosse un manubrio. I minuti passano e mi rendo conto che la leccia mi ha portato in mezzo al mare, le onde sono alte e mi strappano la maschera dal viso, ogni volta che lei molla, io usando le pinne in carbonio al massimo della spinta, guadagno 10-15 metri vesto terra, ma, ogni 15 metri che guadagno, lei se ne prende 30-40, per un attimo la vedo saltare fuori dall'acqua, cazzo, mi dico, è proprio grossa, vedo nitidamente dove l'asta si è conficcata, ha tanta ciccia  ma si sta lacerando. E' quasi notte e devo decidere, "LA MIA VITA NON VALE IL PESCE" mi dico, inizio allora il tiro alla fune che per un attimo mi da ragione, sono nel golfo e le onde alte sono distanti da me, la leccia ha "mollato" penso fiducioso, TROPPO fiducioso che sia quasi fatta, macchè ha solo preso fiato, infatti dopo pochi secondi dall'aver mollato riparte e questa volta dritta verso il largo, ora le lecce sembrano 5! Ma anzichè assecondarla come avevo fatto sino ad allora faccio resistenza, "non mi ci porti là in mezzo" le dico, infatti l'inevitabile avviene, sento uno strappo morbido, di quelli che ti fanno immaginare le carni che si lacerano e la sagola improvvisamente "molla" si affloscia e fa capire che la besta si è liberata, sono felice, so di averla colpita in un punto non vitale, la schiena, so che ora starà su qualche fondale a leccarsi la ferita, so che tra qualche giorno ricomincerà a cacciare, sono contento così, sono contento di non aver avuto un secondo fucile, sono contento di averla cacciata lealmente e con rispetto e lei lealmente ha vinto.
Sono in spiaggia ed è quasi buio, guardo per un'ultima volta il mare nero e schiumoso, mi commuovo un poco e penso che ancora una volta sono stato partecipe di una bella avventura, di quelle da raccontare ai nipotini tra trent'anni.
Ci vediamo questa sera in piscina....


martedì 26 novembre 2013

"CAPISCIAMME'!!!"

Il Barbiere.

Un giorno un fioraio andò dal barbiere per un taglio di capelli.
Dopo che ebbe finito chiese il conto e il barbiere rispose: "Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità." 
Il fioraio grato, lasciò il locale.

Quando il barbiere andò ad aprire l'attività, la mattina seguente, trovò una nota di ringraziamento e una dozzina di rose davanti alla porta.

Poi venne un fornaio per un taglio di capelli e quando è andò a pagare, il barbiere disse: "Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità."

Il fornaio, molto felice se ne andò.
La mattina dopo, quando il barbiere tornò al negozio, trovò una nota di ringraziamento e una dozzina di ciambelle che lo aspettava sulla porta.

Poi un Senatore si recò a tagliare i capelli e quando era sul punto di pagare ancora una volta il barbiere: "Non posso accettare soldi. Questa settimana sto facendo servizio alla comunità."
Il Senatore si allontanò estremamente contento.

Il giorno dopo, quando il barbiere andò ad aprire il locale, c'erano una dozzina di Senatori, 10 Deputati, 15 Consiglieri Regionali, il Sindaco e diversi Consiglieri Comunali, alcuni dei quali con la moglie e i bambini al seguito, facendo la fila per tagliare i capelli gratis.

giovedì 21 novembre 2013

IERI SERA CON IL NUOVO CORSO ABBIAMO ESPLORATO LA TECNICA DELLA RANA SUBACQUEA, ECCONE UN VALIDO ESEMPIO

CLICCARE SULL'INDIRIZZO YOUTUBE E VI APPARIRA' UN BREVE MA INTERESSANTE VIDEO SULLA TECNICA DELLA RANA SUB CHE ABBIAMO VISTO IERI SERA IN VASCA


http://youtu.be/1vyXprhxDus

giovedì 7 novembre 2013

Corsi 2013/2014

Il C.S. APNEA LATINA 

organizza per l'anno 2013-2014 corsi presso la Piscina Comunale di Latina.

Per informazioni ed orario delle lezioni: Sandro 333/1907841 o seguiteci sulla pagina di Facebook "C.S. APNEA LATINA"



mercoledì 23 ottobre 2013

MADAGASCAR




Iniziamo con la brutta notizia

“Cabin crew, prepare for landing!” E’ mezzanotte passata ed il sudicio e malmesso boeing di Air Italy sta per riportarci a casa dopo un lungo volo a conclusione di una pazzesca vacanza trascorsa con la famiglia in Madagascar.
Il viaggio, pianificato per tempo con l’aiuto di Motodaluogo, prevedeva una prima parte a zonzo in catamarano nell’arcipelago di Nosy Be ed una seconda parte con permanenza sull’isola di Sakatia.

E’ qui che Craig Scott aveva fondato Orca, base ideale per raggiungere i pescosissimi banchi al largo nel canale di Mozambico, fino al mitico Castor Bank. Nella sacca sub trovano spazio solo i cannoni. Le aspettative sono grandi.
A sole due settimane dalla partenza la doccia fredda: arriva notizia della morte di Craig Scott.

Troppo tardi per riorganizzare. Il piano di viaggio rimane invariato. Si parte comunque, con la speranza di trovare “in loco” una alternativa.

In crociera
All’aeroporto di Nosy Be troviamo ad attenderci Max Felici, proprietario del meraviglioso eco lodge Ankaroberavina, che ci accompagna a bordo dello sgangherato ma spazioso Ulysses. Decidiamo in modo grossolano un itinerario da seguire per i giorni a venire, gustiamo dei deliziosi granchi al sugo e prendiamo il largo.

I giorni in catamarano trascorrono piacevolmente, in totale relax, godendo delle meraviglie del posto. Ad accompagnarci i dei due membri dell’equipaggio:
- Mark, il cuoco taciturno, che con uno striminzito cucinino ed un barbecue agganciato fuori bordo riesce a fare miracoli. Bonito, tazard, snapper, aragoste… tutto quello che il mare ci regala finisce tra le sue mani e ci viene servito con semplici e gustose ricette.

- Justine, il capitano sbruffoncello, che ce la mette tutta per mettermi in acqua nei punti giusti, ma non è mestiere suo! I fondali mediamente sono stracolmi di pesce e, quando capita, tiro qualche schioppettata qua e la, giusto per gradire. Solo una circostanza degna di nota, quando planando su un fondale di una ventina di metri scorgo un cernione che mi osserva di fianco ad una “patata”. Lo punto e mentre mi avvicino lui indietreggia aiutato dal movimento delle pettorali. Arriva il momento, scocco il tiro e l’asta si pianta sul muso del bestione che si contorce. Una, due, tre testate con l’asta che frusta l’acqua ed il terminale viene reciso di netto. Asso triple force da 140! Il pesce si gira e se ne va tranquillo con un metro e 70 cm di acciaio conficcati ad un palmo dalla bocca.

Sakatia
Terminata la crociera veniamo sbarcati sulla spiaggia del Sakatia Lodge. Posto delizioso, cura dei particolari, cucina di livello: gestione italiana. Il bungalow che ci ospiterà è letteralmente in riva al mare, e alla sera è preso di mira dalla colonia di simpatici ma sporcaccioni lemuri che vivono sulla collina che domina la baia. La spiaggia è frequentata solo dai bimbi del villaggio. Nessuno prova ad assalirti per venderti collane e cianfrusaglie varie. Il reef che delimita la baia ci permette di fare snorkeling “davanti casa”. Non una zanzara. Tutto perfetto, ma la pesca?

Parlando con i titolari, subito una triste conferma: dalla more di Craig tutte le attività di pesca sono state sospese. Se le bestemmie servissero a qualcosa, quello sarebbe stato il momento per snocciolarne una buona dozzina. Situazione difficile da descrivere… I familiari sanno quali erano i miei progetti e sento il loro dispiacere. Viste le circostanze non ci rimane altro che continuare a goderci le meraviglie del posto, ma parallelamente parte la ricerca del barcaiolo. Sakatia è un isolotto… diciamo così… “fuori mano”, abitanti semplici, piroghe tante, barche poche e malmesse. Il Lodge ha a disposizione diverse imbarcazioni valide, utilizzate dal locale diving, ma di pescasub neanche a parlarne. Antonine, un francese di base a Nosy Komba, sembra essere l’unica valida alternativa, ma risulterà impegnato per la intera durata del mio soggiorno. Altre barche decenti sarebbero a Nosy Be che è a 10 minuti di navigazione. La strada è tutta in salita. Gli amici pescatori dall’Italia, dal Sud Africa, dalla Tanzania si attivano, i giorni passano, niente. Una tragedia!

Banc rouge – a nascondino con i pesci vela
Il passaparola finalmente porta risultati ed ecco che, dopo qualche confusa telefonata, una fiammante piroga motorizzata 25 hp viene a materializzarsi sulla spiaggia davanti al bungalow alle ore 7 del mattino seguente. Cribbio! Finalmente! A bordo insieme al “capitano” c’è anche una “guida di pesca”. Troppa grazia! Bene, non possiamo permetterci errori,  bisogna far capire quello che cerco. Poche parole. I due annuiscono e allargando le braccia con gesti teatrali promettono grossi risultati. Hmmmm!?

Puntiamo verso il largo e la navigazione è leeeeeeeenta, noiooooooosa, ma veramente! Non saprei dire se è trascorsa un’ora e mezza o due. Interminabile. Finalmente l’orizzonte ci offre la sagoma di un paio di barche che, divergenti armati, stanno trainando. Mare forza olio, non una bava di vento. Vestizione e giù in un’acqua lattiginosa. Visibilità 5 metri, forse 6. Non si vede una pinna. Poi accade l’incredibile: mentre cerco di orientarmi con la testa fuori dall’acqua, non molto distante da me credo di notare la dorsale di un pesce vela. Guardo verso la barca in cerca di conferme. Capitano e guida sono in piedi che indicano proprio in quella direzione. Nel frattempo la visione è sparita e torno a brancolare nel blu latte. Vengo richiamato a gran voce dai due compagni accompagnatori che si sono trasformati in vedette, seguo la linea di puntamento dei loro indici e vedo di nuovo la dorsale. Tengo la testa fuori e nuoto in quella direzione. Sono ad una decina di metri e la vela sparisce. Metto la testa in acqua, tengo il fucile teso in avanti. Mi chiamano di nuovo e la scena si ripete, vedo la dorsale, mi avvicino e quando sono a pochi metri il pesce sparisce. Scendo ripetutamente a cercare acqua più limpida, sperando di incuriosire il pesce. Niente. Solo in un’occasione arrivo ad intravvedere una specchiata in lontananza. Una dorsale esce da quella parte,  un altro pesce scuffia da quell’altra parte, e la tarantella continua. Tutto questo mentre le due barche continuano a trainare zigzagando tranquillamente a poca distanza, in questo fazzoletto di mare.
Dopo l’ennesimo avvicinamento fallito, stanco, decido di gettare la spugna, faccio per risalire a bordo, mi arrampico sulla piroga, mi volto e vedo distintamente la schiena scura di un pesce di una trentina di chili che mi ha seguito praticamente sottobordo. Questo è troppo, basta! Restiamo una manciata di minuti a motore spento a goderci lo spettacolo di una decina di  pesci vela che pigramente nuotano in superficie. Niente di peggio che rientrare con la barca vuota e sulla via del ritorno chiedo di fare due tuffi su una rimonta sotto costa. Una manciata di minuti la cena è assicurata. Per oggi è andata così. Meglio di niente.
I ragazzi mi propongono di organizzare una nuova uscita. “Solo se trovate una barca veloce” dico.
“Si può fare? OK. L’appuntamento è per dopodomani”.

Davie – la manna
Finalmente un aiutino arriva dal cielo. Poco prima di ammalarsi Craig aveva preso a lavorare con se un giovane sudafricano, Davie, che rimasto disoccupato si era allontanato dall’isola per farvi ritorno proprio due giorni prima del termine della nostra vacanza.

Ci presentano. Per me l’indomani sarà l’ultimo giorno utile per la pesca, per lui sarà l’ultimo giorno a Sakatia. Io ho la barca prenotata per il mattino dopo, lui ha una manciata di punti salvati su un GPS palmare. Non serve altro.
Al mattino seguente accogliamo festosi una solida lancia di 6 metri con un fiammante 100 hp. Roba da ricchi! Viste le circostanze ci possiamo anche “allargare”: rotta verso il Banc du Serpent.

40 miglia di dura navigazione con mare formato di prua, la linea di terra che scompare all’orizzonte. Sento l’odore del pesce. E’ quello che cercavo. Di tanto in tanto accendiamo il palmare per verificare la correttezza della rotta. Finalmente siamo in zona. La secca del serpente è una lunga dorsale sinuosa che si estende per chilometri, fatta di rimonte che dall’abisso risalgono fino ad una trentina di metri. I punti marcati sullo strumento di Davie sono molti, ma senza l’ausilio di un ecoscandaglio trovare la rimonta giusta, quella con la mangianza, diventa un’impresa. La corrente cambia in funzione delle maree, e solo il versante battuto dalla corrente è pescoso. E’ li che la mangianza si ammassa, è li che si innesca la catena alimentare, ed è li che bisogna tentare le catture. Decidiamo di puntare sul pinnacolo nord. La conformazione del fondale, in quel punto, dovrebbe permetterci di individuare facilmente il “lato buono”. In teoria basta seguire l’orlo della caduta fino a trovare il versante buono.
Filiamo il flasher, una sputacchiata nella maschera a via, in acqua. La visibilità è eccellente, si intravede il fondo. La corrente è sostenuta. Mangianza niente. Poi sotto le pinne diventa tutto blu. Bisogna risalire a bordo e rimontare il pinnacolo per tentare sul lato opposto. Di nuovo in acqua ci alterniamo nelle sommozzate cercando di individuare l’orlo del pinnacolo. Blu sotto di noi. Ancora a bordo ad interrogare il palmare, e di nuovo in acqua a cercare il lato buono della secca. Ecco finalmente la mangianza. Tanta. E’ incredibile, di colpo il mare pullula di vita. Le silhouette inconfondibili degli squali che si staccano dal fondo, salgono ad annusare il flasher, i più sfrontati ci puntano scartando all’ultimo istante. “Chiunque spara per primo, l’altro scende a difendere il pesce”, concordiamo. Ci alterniamo nelle discese, oltre agli squali, un barracuda solitario, un piccolo tonno dente di cane. Le condizioni però sono quelle giuste.

Ecco di colpo al centro della scena comparire un marlin. Un meraviglioso e possente blue marlin acceso di striature luminescenti. E’ attratto dal flasher e vi compie una piroetta attorno, quasi strusciandolo. Prendo aria, scendo, lo vedo allontanarsi, poi virare su se stesso per tornare a studiare il flasher, ma ad una certa distanza. Poi allontanarsi di nuovo e di nuovo voltarsi ancora per venire verso di me. Lo stimo sui 150 chili e, mentre si gira per allontanarsi, forse definitivamente, stendo le braccia e premo il grilletto. Tiro lungo, ma non impossibile. L’asta impatta sul fianco ma la slip-tip non penetra. Il pesce fugge, io risalgo tirandomi dietro tutto quel teak e faccio spallucce alla sagoma controluce del compagno di pesca.
“Lo avevo visto praticamente a bordo” dirà Davie, che si è gustato la scena dall’alto. Entrambi abbiamo notato una cicatrice sul fianco del pesce. Probabilmente lo stesso pesce sparato il mese prima, sotto gli occhi di Davie, da un pescatore russo proprio su questo pinnacolo. Mi chiedo se l’istinto di conservazione aiuterà il marlin a tenere le distanze dal prossimo pescatore di turno, o se la curiosità, la territorialità porteranno il pesce a concedere una terza occasione.

La giornata si conclude qui. C’è da fare tanto mare per tornare a terra, con un vento che, dispettoso, ha cambiato direzione e quindi ce lo abbiamo nuovamente di prua. Si balla. Stanchi ma appagati, tra una chiacchiera e l’altra facciamo fuori un casco di banane condite dal salino delle ondate. L’indomani si sciacquano le attrezzature, si fanno i bagagli, sarà spiaggia e relax prima del rientro a casa.
Craig Scott - la triste storia.
Una strana febbre, erroneamente ritenuta effetto collaterale dell’ennesimo trattamento chemio, lo aveva spinto ad un affrettato rimpatrio in Sud Africa. Poi la diagnosi intempestiva: malaria. Il coma. Una morte evitabile con una terapia di routine.

Un passato agonistico nella nazionale Sudafricana di pesca subacquea, Craig soffriva da molti anni di una forma di leucemia. Aveva tuttavia deciso di combattere spavaldamente la malattia, dedicandosi totalmente alla sua passione, fondando Orca-Sakatia, punto di riferimento per gli appassionati di  pesca estrema.
Resta a Sakatia solo il “Club”, un bungalow appartato, vero tempio della pesca, animato oramai solo dai ricordi evocati dalle foto di impressionanti catture. Un inserviente del lodge che spolvera e riordina di tanto in tanto una quantità industriale di attrezzature che hanno accompagnato schiere di appassionati giunti qui dall’altro capo del mondo. Libri, riviste, minuteria e diavolerie tipiche del pescasub-bricolage. Atmosfera irreale.

Sul patio l’amaca dove vorresti sedere a gustarti una birra dopo una giornata passata a pesca. Da qui lo sguardo va al mare e trova lo scafo azzurro di Orca, barca ben nota ai pescatori dell’arcipelago, ormeggiata a pochi metri dal limite delle mangrovie, spostata, ora qua ora la, dal ritmo incessante delle maree.
Amaro accettare il fatto che, solo qualche giorno prima, quella voce sottile dal tipico accento sudafricano mi stuzzicava al telefono mentre programmavamo le uscite da fare.

Riposa in pace Craig.
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lunedì 7 ottobre 2013

Cominciamo ad allenarci nella vita quotidiana....

L'essere umato terrestre è fatto in maniera perfetta o quasi, le cellule che lo compongono hanno bisogno costante di ossigeno per poter fare il loro lavoro. Ma ci siamo mai chiesti se effettivamente sappiamo respirare? Cioè: in effetti bocca e naso veicolano nei polmoni aria più o meno ricca di ossigeno ma lo fanno  in maniera inconsapevole. Vi insegno un trucchetto per "sentire" la respirazione, capire cosa fa il polmone e cosa il diaframma, con un piccolo esercizio di allenamento per iniziare a prepararci per la piscina. Useremo un codice numerico 2-2-4  simulando una camminata : 2 passi inspiro, 2 passi trattengo il fiato, 4 passi espiro... ovviamente non tutti abbiamo le stesse capacità e l'esercizio potrebbe quindi essere 3-3-6 oppure 4-4-8....
Provate e buona respirazione
Sandro.
ps: per coloro che volessero partecipare alla gara di pesca subacquea che avrà luogo domenica pv a foce verde ricordo che la stessa è valevole anche per il campionato provinciale.

giovedì 3 ottobre 2013

CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA' 2013






SONO PASSATI 3 GIORNI MA LA FATICA ANCORA SI FA SENTIRE...

IL NOSTRO CAMPIONATO ITALIANO SVOLTOSI A CIVITAVECCHIA E' INIZIATO SABATO MATTINA ALLE 2.30, IL MIO CANE Gino MI GUARDA CON LA FACCIA STRANA CHE SEMBRA DIRE " E  MO' 'NDO VAI A 'STORA?? MA L'ALZATACCIA E' INDISPENSABILE  PER PREPARARE TUTTO IL NECESSARIO PER AFFRONTARE LA COMPETIZIONE E LA LUNGA STRADA CHE CI SEPARA DA ESSA. FERRUCCIO E SALVO SONO PRONTI ALLE 3.45 E TUTTI E TRE, CON IL GOMMONE AL SEGUITO, IMBOCCHIAMO LA PONTINA DIREZIONE CIVITAVECCHIA, IL VIAGGETTO TRASCORRE LENTO (IO CON LA MIA VECCHIA JEEP VADO TALMENTE PIANO CHE MI TAMPONANO I MOSCERINI) MA NON PER QUESTO NOIOSO, TRA RACCONTI DI PESCA,IMPRESSIONI E STRATEGIE PER LA GARA CHE CI ATTENDE. ALLE 6.30 SIAMO AL PICCOLO MA ACCOGLIENTE PORTICCIOLO DELLA LEGA NAVALE ITALIANA DI CIVITAVECCHIA E CI SIAMO SOLO NOI, SCARICHIAMO CON CALMA IL FIDO SACS E TUTTE LE ATTREZZATURE, VERSO LE 7.00 INIZIANO AD ARRIVARE GLI ALTRI ATLETI, MUSI LUNGHI, PREOCCUPATI E OCCHI CHE SI GUARDANO ATTORNO
 CERCANDO I GOMMONI DEI FAVORITI (CHE PERO' OGGI RISULTERANNO IN CLASSIFICA NELLE RETROVIE) DA INSEGUIRE. LA PREMESSA E' CHE TUTTE E TRENTA LE SQUADRE SONO GIA' LI DA UNA SETTIMANA O PIU' PER "PREPARARE"  IL CAMPO DI GARA CERCANDO LE TANE ABITATE DAI PINNUTI SEGNANDOLE CON IL GPS (  BELLI I TEMPI IN CUI SI PRENDEVANO LE MIRE MAGARI SEGNANDOLE CON IL PUGNALE SUL PAGLIOLO DI LEGNO DEL GOMMONE.  ALLE 8.00 LA GIURIA INVITA TUTTI GLI EQUIPAGGI A PRENDERE IL LARGO, NOI PURTROPPO NELL'USCIRE DAL PORTO CI ACCORGIAMO CHE UNA INSIGNIFICANTE CIMA ABBANDONATA SI INCASTRA NELL'ELICA  SPACCANDO DI NETTO LO SCARICO DELLO YAMAHA 25 CV. ALZO IL MOTORE E DICO : "ANDIAMO AVANTI LO STESSO E SE  SI SCASSA DEFINITIVAMENTE FACCIAMO TUTTA LA GARA A NUOTO E ALLA FINE CI FACCIAMO RIMORCHIARE, ORAMAI SIAMO IN BALLO E BALLIAMO, STATENE CERTI!" VEDO UN FERRUCCIO PREOCCUPATO E UN SILENTE SALVO, MA DECIDO IO...
 ALLE 8.15 VIAAA!! I GOMMONI PRENDONO TUTTI O QUASI, LA STESSA DIREZIONE, VANNO VERSO TERRA IN POCA ACQUA, SONO TROPPI E RISCHIAMO DI "BUCARE" LA GARA,  CI RECHIAMO IN UNA SECCA  PIU' AL LARGO SU UNA BATIMETRICA CHE VA DAGLI 8 AGLI 15 METRI, RACCOMANDO AI MIEI COMPAGNI DI AVVENTURA-CHE INIZIERANNO LA GARA- DI "INTERPRETARE" NELLA GIUSTA MANIERA E APPLICARE LE GIUSTE TECNICHE DI CACCIA,IO CONSIGLIO UN FUCILE CORTO ARMATO DI FIOCINA MA LORO SCENDONO CON UN 115 SALVO E UN 75 CM FERRUCCIO...DOPO BEN 2 ORE E MEZZA DI GARA NON ABBIAMO A PAGLIOLO MANCO UN PESCE, "OGGI LA VEDO DURA MI DICO" DO IL CAMBIO A FERRUCCIO E CON LA FIOCINETTA ARPIONO AL PRIMO TUFFO UN SARAGO MA E' AL LIMITE DEL PESO MINIMO CONSENTITO CHE E' 300 GRAMMI, INSISTO E ALLA FINE, DOPO UN PAIO DI ORE DI SFORZI, I PESCI SONO 6! TRA I QUALI SPICCA UN BEL SARAGO DI CIRCA 700 GRAMMI E UNO DI CIRCA 500 GRAMMI, RIENTRIAMO IN PORTO  CON IL NOSTRO MOTORE IN MOTO, FIERO SCOPPIETTANTE  MA MAI DOMO.
LA PESATURA SI SA, E' IMPIETOSA PER TUTTI, DAI CARNIERI PIU' O MENO COSPICUI NON SPICCANO PREDE GIGANTESCHE, GLI ATLETI CHE HANNO PREPARATO LA GARA NEI GIORNI PRECEDENTI HANNO PIU PESCI DEGLI ALTRI MA IL DISTACCO NON E' ENORME, A NOI SCARTANO 4 PESCI ADDIRITTURA PER 2 GRAMMI! SFORTUNA LADRA, CON UN PESCE DI TRECENTO GRAMMI SAREMO TRA I PRIMI MA IL 12° POSTO CI AGGRADA VISTO CHE DIETRO DI NOI CI SONO NOMI BLASONATI DEL CIRCUITO INTERNAZIONALE DELLA PESCA SUB...
E' STATA PER ME COME SEMPRE UNA BELLA ESPERIENZA E SPERO CHE I SOCI AGONISTI  DEL CIRCOLO SI IMPEGNINO A FONDO PER POTER PARTECIPARE LORO AL PROSSIMO CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA'..
SANDRO.


mercoledì 25 settembre 2013

martedì 24 settembre 2013

sabato 21 settembre 2013

Il nostro Ferruccio è il nuovo vincitore del trofeo motocilcistico bielle ruspanti Categoria "EPOCA 80 CC"


ALLA FINE DELLE SEI GARE IN  TRE PROVE DISPUTATESI PRESSO IL CIRCUITO INTERNAZIONALE "IL SAGITTARIO" DI LATINA, FERRUCCIO, CON 5 PRIMI POSTI E UN TERZO POSTO, SI è AGGIUDICATO L'AMBITO TROFEO!!!

martedì 17 settembre 2013

Record Italiano di Michele Giurgola 188 mt in dinamica

Questo giovane baldo è veramente un portento della natura, 188 metri senza respirare sono veramente tanti.
La settimana scorsa purtroppo, mentre tentava un record a 76 mt è incorso in una sincope, infatti, mentre si trovava (nuotando a rana) alla profondità del record raggiunti con facilità estrema, non riusciva a staccare il cartellino testimone a causa del filo che tratteneva lo stesso, troppo spesso (!!) dopo uno sforzo notevole per staccare il testimone, il giovane iniziava la risalita ma, come succede spesso quando si risale in "crisi" subiva un black out a pochi metri dalla superficie. prontamente assistito dal personale di soccorso, il giovane si è ripreso e sta bene...

venerdì 23 agosto 2013

Il Carniere di Ferruccio

In questo carniere sono presenti dei saraghi e un bellissimo esemplare di Grongo di circa 7 kg.
Cucinatelo cosi: PULITELO IN MARE  STANDO BENE ATTENTI A TOGLIERE BENE IL MIDOLLO, TOGLIETE TESTA E CODA CONSERVANDO LA PARTE CENTRALE CHE TAGLIERETE A FETTINE DI CIRCA UN CENTIMETRO DI SPESSORE, IMPREGNATE LE FETTE DI PESCE DI FARINA E BUTTATE IN OLIO BOLLENTE, SERVITE CALDO CON VINO BIANCO FREDDO...

giovedì 22 agosto 2013

ORATE D'AGOSTO A DI FOCE VERDE...

IO E FERRUCCIO ABBIAMO PORTATO 'STO RAGAZZO A PESCARE IN UN POSTICINO CHE CONOSCIAMO SOLO NOI E QUESTO E' IL RISULTATO...
BRAVO MAX!!

mercoledì 21 agosto 2013

BELLA PREDA CATTURATA DAL GIOVANE MASSIMO PETRILLO BRAVO!!!!

UN "BRAVISSIMO" AL GIOVANE MASSIMO, OTTIMO ALLIEVO A CACCIATORE....

martedì 6 agosto 2013

BELLA MATTINATA DI PESCA SUBACQUEA....





NON C'E' CHE DIRE:  UNA BELLA MATTINATA BATTEZZATA ANCHE DAL MARE BUONO (LE PREVISIONI LO DAVANO MOSSO E VENTOSO)...
ALLE 7.00 TUTTI O QUASI TUTTI I SOCI DEL CIRCOLO SONO GIA' PRESENTI A FOSSO MASCARELLO (FOCE VERDE) E CON LE MUTE INDOSSATE, ALESSANDRO,DANIELE,MATTIA,ALBERTO,WALTER,FABIO,ANDREONE,ANGELO,GIORGIO, IO E FERRUCCIO. ALLE 8.00 SIAMO GIA' IN ACQUA E LA "GARETTA" SOCIALE PARTE, LA FORMULA E': UN VETERANO IN COPPIA CON UN NEOFITA E UN SOLO FUCILE, IN MANIERA DA SCAMBIARSI I RUOLI E  LE ESPERIENZE E DARSI UNA MANO IN CASO DI BISOGNO, COSI' LE COPPIE: Ferruccio/Alberto, Walter/Alessandro, Daniele/Angelo, Il sottoscritto/Mattia, Fabio/Andreone e..Giorgio Wild card Da solo.
L'ACQUA LIMPIDA E CALDA FA BEN SPERARE MA LE PREDE SI RIVELANO SCARSE, IO E MATTIA NELLA PRIMA ORA DI PESCA ABBIAMO SOLO UNA PREDA VALIDA, FERRUCCIO E ALBERTO INVECE UN GRONGO E UN TORDO, TUTTI GLI ALTRI SI ALTERNANO A VICENDA NEI TUFFI MA SENZA RIUSCIRE A CATTURARE PINNUTI. LE PRIME 2 ORE (DELLE 3 PREVISTE) SCORRONO VELOCI E SPESSO SIAMO IMPEGNATI A SCHIVARE I CAFONNAUTI CHE A TURNO TENTANO DI INVESTIRCI CHIEDENDOSI FORSE " Ma che sarà quel bel palloncino rosso fluo con quella bella bandiera rossa con banda diagonale bianca,volemo 'annà a vede'???" COMUNQUE PER FORTUNA NON E' SUCCESSO NULLA.
TORNANDO ALLA PESCATA, MEZZ'ORA DALLA FINE MI IMBATTO IN UNA TANA STRETTA E CON UNA APERTURA VERSO L'ALTO, COME FOSSE UNA "CREPA" IN UN MURO, SCENDO E NOTO UN MOVIMENTO LENTO E IMPERCETTIBILE DI UNA GROSSA CODA DI SARAGO OD ORATA, RIMANGO FERMO E IMMOBILE, CON IL FUCILE CORTO ARMATO DI FIOCINETTA A 4 PUNTE PUNTATO  NELLA DIREZIONE OVE PREVEDO CI SIA IL MUSO DEL BESTIONE, MA IL BESTIONE è ANZIANO E SA IL FATO SUO, TROPPI NE HA SCHIVATI DI "PESCASUBBI!" ALLORA MI SPOSTO LEGGERMENTE PER AVERE UNA POSSIBILITA' DI TIRO PIU' "Diagonale"  CON QUESTO STRATAGEMMA INTRAVEDO COSI' IL GRANDE MUSO, E' UN GROSSO SARAGO! IL PESCE è NERVOSO E MUOVE LA PINNA CAUDALE E QUELLE PETTORALI NERVOSAMENTE E PRONTO A PARTIRE, IO RIMANGO FERMO E, DOPO UN MINUTO CIRCA IL PESCE SCARTA LEGGERMENTE PER CAPIRE IO CHE FINE AVESSI FATTO " Pesce curioso" DICO, E PREMO IL GRILLETTO COLPENDOLO DALL'ALTO VERSO IL BASSO ESATTAMENTE SULLA GRANDE GUANCIA. TEMENDO DI PERDERLO SFILO IL PUGNALE DALLA CINTURA E, TENENDOLO A FATICA CON LA MANO SINISTRA METTO FINE ALLE SUO SOFFERENZE ASSICURANDOMI UNA PREDA DI DIMENSIONI ECCEZIONALI (PARLIAMO DI UN SARAGO DI CIRCA 1500 GRAMMI). LA PESCATA VOLGE AL TERMINE E NOTO TUTTI I COMPONENTI DELLA SPEDIZIONE CHE SONO RISALITI SUI RISPETTIVI NATANTI, MENTRE SONO A BORDO ANCHE IO, SENTO FERRUCCIO CHE MI DICE " PA', C'E' UNA TANA CON DEI SARAGHI MA NON SONO RIUSCITO A SPARARNE NEMMENO UNO!" " DOVE?" GLI DICO " QUI SOTTO" MI RISPONDE, VOGLIO CONTROLLARE IO STESSO, MI ARMO DI FUCILE CORTO E MI FACCIO INDICARE LA TANA, SCENDO E CAPISCO LA SITUAZIONE, LA TANA è DIFFICILE E TORTUOSA "MA SE IO FOSSI UN SARAGO, CHE FAREI? DOVE MI NASCONDEREI?" MI DICO, SCORRO TUTTA LA TANA E SCORGO UNA CREPA DALLA QUALE MI PREPAREREI  ALLA FUGA SE FOSSI IN LORO, INFATTI ECCOLI PRONTI E CON LA MARCIA INGRANATA PER LO SCATTO E LA FUGA VERSO LA LIBERTA', MIRO E SCOCCO IL COLPO, CENTRANDO A METà CORPO UN BEL SARAGO CHE  SI ACCASCIA SUL FONDO SABBIOSO, "BENE MI DICO, PER OGGI "PUO' BASTARE, TORNO DAI MIEI AMICI E ALLIEVI" I CARNIERI PURTROPPO VUOTI, A PARTE QUELLO DELLE COPPIE: Mattia/Sandro, Ferruccio/ Alberto e Alessandro/Walter,  MI OBBLIGA A NON EFFETTUARE LA PESATURA, DICIAMO CHE QUESTA DI OGGI E' STATA UNA PROVA GENERALE LA PROSSIMA VARRA' E  CHI C'E', C'E'!!!
RIENTRIAMO IN PORTO VERSO LE 12.00 E IN MARE SI SCATENA IL PUTIFERIO CON VENTI FORTISSIMI E ONDE BIANCHE E SPUMOSE, IL MIO PENSIERO VA AL MARE E AL VENTO E LI RINGRAZIO A NOME DI TUTTI I MIEI RAGAZZI...
SANDRO.

giovedì 1 agosto 2013

Giovani d'oggi



Chi l’ha detto che i giovani d’oggi non sanno essere perseveranti?

Ancora lo rivedo Ferruccio, in piedi sulle panche nello spogliatoio della piscina, in corsia con la maschera indossata, insaponato sotto la doccia, mentre azzanna una porzione di pizza che chiede sempre la stessa cosa: “quando ci andiamo a tonni?” E finalmente ci siamo andati.
Chi l’ha detto che i giovani di oggi non sanno essere puntuali?!
Parafrasando il vecchio adagio secondo cui “Un pelo di … tira più di un carro di buoi” diciamo che “una battuta al tonno vale più di una bella dormita”. 
E Ferruccio non fa eccezione. Appuntamento alle 9:00 al canale. Ferruccio spacca il secondo.
Dopo la chiacchierata di rito con buon Luigi, carichiamo ordinatamente una quantità industriale di boe e sagoloni (sigh!) e siamo in navigazione verso il largo.
Stimiamo che il migliore orario di pesca sarà dalle 12:00 alle 13:30 e puntualmente arrivati sul punto filiamo fuori bordo 2 serie di sagoloni e boe (sigh!), collegate ai rispettivi archibugi.

Le raccomandazioni di rito sul cosa fare se … e si inizia: in due in acqua, uno a bordo a fare il primo turno di pasturazione. Quindi ci troviamo a galla a scrutare le sarde che lentamente svaniscono nel blu. La monotonia è rotta solo da qualche rapida battuta, lo sguardo subito di nuovo a seguire la scia di pastura. Il tempo passa e finalmente i tonni arrivano, prima uno, poi tanti. Quanti? Boh!
Proviamo le prime discese. La storia è quella già vista: i tonni arrivano repentinamente a velocità sostenuta sbucando dal nulla, nuotano in modo erratico, mangiano voracemente ed in sequenza disordinata le sarde e si allontanano, per poi tornare di nuovo e ripetere il carosello.
L’adrenalina sale. E’ una esperienza difficile da descrivere.
L’agilità, la potenza, la velocità, la maestosità con cui il tonno compie le sue evoluzioni lascia allibiti.
Finalmente parte un colpo. Le boe che schizzano sull’acqua confermano che l’asta è andata a bersaglio. La prima boa sprofonda nel blu, la seconda si punta in verticale sulla superficie. Il sagolone teso verso il fondo non trasmette grandi sussulti, segno che il colpo inferto ha fiaccato la vitalità del pesce.
Il resto del branco continua ancora per qualche minuto a divorare la pastura, senza però concederci l’opportunità di filmare lo spettacolo.
Quindi salpiamo il pesce, che viene su praticamente senza vita e lo issiamo a bordo.



Il viaggio di ritorno ci costringe a riposizionare i pesi a bordo, in funzione del nuovo arrivato, e nonostante il pesce adagiato a paiolo, lo spazio disponibile lascia qualche perplessità.
Sarà perché non ci sono più le casse di sarde? Mah!
Qualcosa non torna, e ce ne accorgeremo solo a tarda sera!
Comunque dopo poco siamo a terra. Un veloce pasto fatto di avanzi  e rimasugli vari e torniamo ad occuparci del pesce.

Chi l’ha detto che i giovani d'oggi non sono in grado di sfilettare un pesce?!
Una delizia per gli occhi ammirare la somma maestria con cui il piccolo ferro ha letteralmente disossato il malcapitato pesce.
La sicurezza con cui armeggiava l’oroshi hocho messo a disposizione dalla padrona di casa, la pignoleria nel ripulire ogni lisca dai brandelli di succulenta ciccia, la cura nel manipolare i preziosi filetti, tutto degno di uno sfilettatore professionista di Tsukiji.

A lavoro finito si passa a sciacquare le attrezzature. Ecco di nuovo quella strana sensazione provata nella navigazione verso terra. Una, due, tre …. porca putt…. cazz…. vacc… ma dove stanno le altre boe. Durante le operazioni di recupero e svisceramento dl tonno il sagolone era stato legato al maniglione…
Chi l’ha detto che i giovani d'oggi sanno fare i nodi?!
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lunedì 29 luglio 2013

I CARNIERI DI ALESSANDRO...



Ecco le foto dei bellissimi e variegati carnieri del nostro socio-allievo e amico Alessandro! Bravissimo, continua così.
Ps: ma se ora peschi così, dopo il brevetto che ci combinerai?????

venerdì 26 luglio 2013

CIAO SOCI...

Ciao soci pescasubbi, come state? come sempre, dopo la lunga permanenza in piscina mi mancate tutti, dal "piccolo" Mattia cucciolo del circolo al "grande" Massimo che con me condivide l'anno di nascita 1962 (e pure la chioma) passando attraverso tutti voi e senza dimenticare nessuno. Ieri sera ho incontrato l'amico e socio Daniele D. che mi ha un poco bacchettato dicendomi che non organizzo cose in estate, "hai ragione" gli ho risposto, Ma l'estate, o almeno luglio e agosto, sono i mesi che si devono dedicare alla famiglia, moglie e figli, per quanto ne so, pretendono la presenza del marito e papà, poi ci sono le ferie, infatti, sono certo che se oggi organizzassi una pescata di gruppo, sarebbero presenti il 50% dei soci, ma come detto è normale!
Comunque facciamo una prova, propongo di organizzare quanto detto insieme a Walter qualche tempo fa, una "pescata di gruppo" con cena tutti insieme (Walter ha messo a disposizione il suo barbecue) la cosa si potrebbe fare domenica prossima, tempo e gommoni permettendo, vi invito a mandarmi un sms con conferma della vostra presenza al 3331907841, farò una lista e compatibilmente con la presenza dei soci proprietari di gommoni (che in questo caso sono essenziali) vediamo di organizzare...
Buon Mare a tutti, domani sono previste acque calme e limpide...Pesci tremate!!!

venerdì 19 luglio 2013

PRIMA FOTO ARRIVATA PESCE ASSAI STRANO... CHI INDOVINA???

QUESTO ESEMPLARE DI.....................................E' STATO  PESCATO IERI SERA VENERDI 19 IN ACQUA SALMASTRA A FOGLIANO (LT)  MA NE ESISTE ANCHE UNO (ANZI UNA) DI MARE, CHI INDOVINA CHE PESCE E'?????

martedì 16 luglio 2013

MANDATEMI LE VOSTRE FOTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

CIAO A TUTTI, SPERO STIATE FACENDO UNA BELLA ESTATE RICCA DI PESCI PESCATI DA TUTTI VOI...
SE AVETE FOTO CHE RITRAGGONO VOI E LE VOSTRE PREDE, MANDATELA A sandroarcimoto@libero.it, LE PUBBLICHERO' VOLENTIERI  MAGARI CON IL  RACCONTO DELLA CATTURA...

martedì 9 luglio 2013

Pinocchio e' tra noi!!!!!

Qualche giorno fa Ferruccio mi raccontava di aver sentito di un bel pesce pescato a........  da.........Questo pesce, quel giorno pesava 12 kg  ( per abitudine, taglio il peso a metà quindi io dico 6 kg.) pescato a circa 8 mt di profondità. Dopo qualche giorno però, come spesso succede, le voci sono girate e  il pesce è ingrassato a dismisura e la profondità si è triplicata!!!Incredibile ma vero ma  queste storie succedevano anche 35 anni fa, ricordo di un mio coetaneo che nel 1976 si recò a Ponza in vacanza, il secondo giorno di primo mattino,  mi chiamò per dirmi che aveva preso la sua prima cernia di circa 3 kg.  Nel pomeriggio, capitai per caso nel negozio che allora si chiamava "Sporting Line" nel quale tutti (eravamo 5 o 6 al massimo) ci rifornivamo di attrezzature da pesca subacquea e diedi la notizia, i presenti mi guardarono perplessi ed esclamarono "Ammazza allora ne ha prese  due! E io" in che senso?" Si, mi risposero, ne ha prese 2 : una di 3 kg, come dici tu e una di 13 kg!!!
Io dico che Collodi si starà rivoltando nella tomba, e voi?

giovedì 27 giugno 2013

Cose che purtroppo capitano spesso.

Questa scena la ho vissuta purtroppo decine di volte,  ne è la conferma la grossa cicatrice che ho sulla testa a causa dell'elica che mi ha colpito durante una gara di pesca subacquea (ma in quel caso è stata anche colpa mia, infatti l'elica in questione era del mio gommone guidato da un barcaiolo poco esperto) Pertanto ricordate che il pallone segna sub è fondamentale ma  ancor  più importante che abbia la bandierina rossa con banda diagonale bianca! Il mese scorso aiutavo un amico che si stava preparando per prendere la patente nautica e non sapeva affatto, dopo mesi di corso,  a cosa servisse questa bandierina....In quel momento, a conferma di ciò che dico, mi è venuta in mente una trasmissione delle "IENE" durante la quale Marco Berry si immergeva in toscana con un bel pallone segna sub grosso e vistoso ma nonostante questo era ignorato da decine di barche, uscito dall'acqua , il giornalista sconsolato, si recava allora nel porto di "porto ercole" facendo un sondaggio tra i comandanti di barche di grande stazza e...sorpresa : Quasi tutti, comandanti e armatori, ne davano definizioni fantasiose  e astratte ma nessuna che avesse a che fare con la realtà...
Io per sicurezza porto un pallone segna sub con bandiera e sul gommone ho una antenna molto alta con un'altra vistosissima bandiera ma servirà???


venerdì 21 giugno 2013

L'estate sembra finalmente arrivata...

Che bello è estate!
Pochi riescono a capire cosa significa "estate" per un pescatore subacqueo in apnea, se non un pescatore come te.
Inizi a pensare alla domenica successiva non appena sei tornato dalla odierna domenica di pesca, tutta la settimana sembra sempre troppo lunga e conti le ore i giorni e i minuti, fantastichi sulle prede che incontrerai in mare e  chi ti rivolge la parola in quei momenti, sa che non lo stai ad ascoltare, sa bene che non hai capito una sola sillaba di ciò che ti ha detto, sa che per ora non c'è speranza, non sei con lui, sei con il mare...
Poi arriva il sabato e hai già la sacca pronta e i fucili ben armati con elastici efficienti ma ancora ricontrolli tutto con meticolosità maniacale, la sera del sabato cerchi delle scuse per non uscire o porti la tua bella a mangiare la pizza più vicino possibile a casa, la pizza deve essere leggera, pomodoro e basilico magari, devi andare a letto presto e svegliarti presto per far onore al detto che: "chi dorme non piglia pesci" poi il trillo della sveglia ; ecco ci siamo, vado.
Arrivi al mare e il profumo di alghe, misto a quello di liquirizia selvatica ti invadono le narici, l'umidità della notte appena trascorsa ti si appiccica alla pelle e il mare è li che ti aspetta.
Prendi il largo con il gommone e infili la muta, la speranza è quella di non trovare antagonisti in mare, l'istinto territoriale nell'uomo prevale sempre.Sputi  nella maschera per evitare che si appanni durante la tua batuta di caccia, sarebbe una vera seccatura, scendi in acqua, ecco ora inizia il sogno...
Sandro

martedì 18 giugno 2013

Bel Video inviatomi dal Giovane Eugenio "Geggio" De Gregorio, in Australia per lavoro

BELLA ESPERIENZA MATURATA NELL'OCEANO : BRAVO GEGGIO!!!!! QUANDO SARAI IN ITALIA PER VACANZE, UN BEL CORSO DI IMMERSIONE IN APNEA NON TE LO TOGLIE NESSUNO....

lunedì 10 giugno 2013

Trofeo "Città di Latina" e "Campionato regionale Lazio"





Che  la competizione sarebbe stata dura lo avevamo capito fin dal sabato,giorno in cui Fabrizio e Ferruccio erano andati a ispezionare il campo di gara trovando acqua gelata e verdastra con zone di acqua bianca e torbida, tipico segno della presenza di acqua piovana e mare non calmo.
Appuntamento con i ragazzi fissato alle 7.00 a foce verde, alato il gommone già si alzava un fastidioso vento che poco di buono faceva presagire. Alle 9.00 siamo in acqua e la gara inizia, io e Ferruccio facciamo il lavoro di pesca e Fabrizio il preziosissimo lavoro di Barcaiolo e riserva per eventuali cambi, intanto il mare si muove ancora. In virtù di quello che mi hanno segnalato i miei compagni di avventura, relativamente all'acqua fredda, faccio una scelta, (che poi è stata quella vincente) andare a cercare una tana che conosco ma che non visito dall'anno scorso, è una serie di crepe in 8-9 metri d'acqua circondata dal nulla, un poco come fosse un'oasi, l'acqua torbida però e  le mire che non riesco a vedere ( non uso il gps) mi fanno perdere del tempo, intanto arrivavano 2 squadre avversarie che hanno scelto di seguirci e marcarci da vicino, mentre effettuo una sommozzata a circa 5-6 metri per scrutare il fondo, noto vicino a un sassetto due enormi saraghi, ceco di rimanere calmo, ho il fucile armato di  fiocina ma loro sono distanti e hanno già aperto le pinne pettorali per fare lo scatto e darsi alla fuga, so che se riesco a stare calmo e a seguirli però, mi porteranno dritti a "casa" infatti cosi avviene, li seguo lentamente nel loro incedere nervoso e, in pochi ma interminabili secondi, mi conducono alla loro tana. risalgo e mi preparo ma i "nemici" si avvicinano sempre di più e non posso perdere tempo, 2/3 ventilate e di nuovo giù. Arrivo davanti all'entrata della tana e ne individuo uno,non è grosso ma è a peso e sparo, si scatena il parapiglia   e vedo diverse prede che fuggono nervose, risalgo e chiamo Fabrizio, gli dico di mandare da me Ferruccio, scendo ancora dove avevo visto intanarsi i bestioni ma senza vederne uno, con la coda dell'occhio, in fondo alla tana intravedo un movimento di colore verde; un tordo di circa 700 grammi, ottimo, sparo e in pochi secondi è nel carniere,  intanto arriva Ferruccio che cattura un bel saragone e io ancora uno, poi arrivano Gli idioti e il gioco finisce, fanno rumore e sparano anche loro, di pesci non ce n'è più manco l'ombra, decidiamo di andare su una tana dove Ferruccio aveva visto il giorno precedente, un bel sarago ma non lo troviamo a casa, intanto Ferruccio cattura all'aspetto, un bel fasciato di circa 400 grammi, ci rispostiamo e non ho idee, il mare è strano, in superficie c'e' corrente di scirocco  e sul fondo la  è invece contraria e ti fa rotolare letteralmente come quei cespugli del deserto. Decido di andare in un'altra zona. sempre sugli 8/10 metri, l'acqua è ancora calda e spero di catturare prede. Mi immergo insieme al mio compagno e cercando qui e la "razzolando come si dice,"
Noto un bel tordo lupo che va a infilarsi sotto una roccia, lo seguo, mi infilo dentro fino alla cintura dei piombi e, mentre premo il grilletto vedo due grossi saraghi sul fondo (porcaputtmannaggialaporcazzozzadellamalora!!!)
Tolgo il tordone dalla fiocina e inizio la ricerca dei saraghi, li ritrovo in un buco vicino, cambio fucile e riprovo, il mio era troppo corto. Mi infilo e dei saraghi non c'e' traccia ma...Una corvina di circa 2 kg. si muove lenta ma distante, mi infilo nel tunnel fin dove posso, è al limite ma ora o mai più, premo il grilletto del 95 cm e la colpisco al centro del corpo ma bassa, inizio a recuperarla, non reagisce e non oppone resistenza, la ho quasi tra le mani ma purtroppo si disarpiona infilandosi nei meandri piu bui della tana, sono sconsolato ma insisto e, nel cercarla, catturo altri 2 saraghi ma della corvina(povera bestia) non c'e' traccia, è andata a morire chissà dove. intanto la gara finisce e catturo ancora un tordo e Ferruccio uno scorfano, lo vedo arrabbiato e nervoso e mi dice "Ho appena sbagliato un tiro facile e ravvicinato su una orata di circa un kg. Pazienza gli dico, la catturiamo un'altra volta, ora la gara è finita e dobbiamo rientrare a terra.
Alla consegna dei carnieri notiamo che, a parte il nostro e altri 3 o 4 non ce ne sono di eclatanti.
l'ago della bilancia però è sempre spietato, infatti arriviamo secondi sia al "trofeo città di Latina" sia Al "Campionato Regionale"  per soli 4 GRAMMI!!!! Ma le gare sono anche questo...
Sandro.
Grazie a Walter per la sua disponibilità di andare in prestito per questa competizione, a un'altro circolo amico.