giovedì 31 gennaio 2013

AVETE PRESENTE QUANDO VI DICO DI NON RISALIRE TROPPO VELOCEMENTE????

IN QUESTO VIDEO, LA CAMPIONESSA IN QUESTIONE (PER QUANTO MI RIGUARDA IL SUO UNICO RECORD E L'ALTO NUMERO DI SINCOPE O BLACK OUT CHE HA NELLE VARIE PERFORMANCES)  SCENDE A CORPO LIBERO BEN OLTRE LE SUE REALI POSSIBILITA' E, UNA VOLTA ACCORTASI DELL'ECCESSIVO SFORZO DA FARE PER RISALIRE, CERCA DI GUADAGNARE LA SUPERFICIE TROPPO,TROPPO VELOCEMENTE!! IL SANGUE CHE SPUTA, PROVENIENTE DAI SUOI POLMONI NE E' LA RIPROVA.



COSA è IL BLOOD SHIFT?

Prima di esporre i principi che determinano il Blood Shift durante un’esperienza in APNEA, illustriamo le reazioni che si generano nel corpo umano durante l’immersione in apnea ma prima di tutto quando il corpo viene a contatto con l’acqua.
A causa della temperatura dell’acqua inferiore a quella del corpo si generano tre reazioni principali; per primo il corpo umano cerca di ridurre la dispersione di calore generando una vasocostrizione nelle zone periferiche dei vasi sanguigni superficiali. Così facendo, viene limitato il raffreddamento del sangue e di tutto l’organismo.
Altro fenomeno è la bradicardia riflessa, ovvero l’abbassamento del battito cardiaco, dovuta alla semplice immersione in acqua. Ciò avviene prevalentemente a causa del contatto dell’acqua fredda col viso.

Vediamo ora di capire cosa accade quando scendiamo in APNEA in profondità.
Fino agli anni sessanta i medici erano convinti che l’uomo non potesse scendere oltre la quota -50 metri di profondità a causa della elevata compressione della cassa toracica e dei polmoni.
Infatti il volume di gas all’interno dei polmoni è inversamente proporzionale alla sua pressione, da questo ne consegue che se la capacità polmonare media è di circa 6 litri, scendendo a -50 metri la pressione esterna raggiungerà 6 atmosfere e determina una riduzione fino ad un sesto della capacità polmonare iniziale, circa 1 litro!
In queste condizioni il corpo umano si trova nella stessa situazione che si avrebbe in espirazione massima, con diaframma completamente alzato ed impossibilità della gabbia toracica di comprimersi ulteriormente.
In queste condizioni infatti si pensava che l’impossibilità di un’ulteriore riduzione polmonare che non avrebbe più potuto equilibrare la pressione idrostatica eserna avrebbe portato al collaso fisico.


Quando Enzo Majorca nell’agosto del 1962 in apnea ad assetto variabile raggiunse la profondità di -51 metri, tutto il mondo medico-scientifico capì che le convinzioni attuali non erano completamente valide.
Gli studi medici successivi hanno dimostrato che mentre si scende in apnea profonda la riduzione della capacità polmonare causata dallo schiacciamento della cassa toracica, viene compensato da un maggior afflusso di sangue nei vasi sanguigni polmonari.
Il richiamo di sangue che dal grande circolo affluisce al piccolo, viene definito scivolamento ematico o BLOOD SHIFT 
Apnea profonda 512x1024 Blood Shift o scivolamento ematico in apnea profonda.

Apnea profonda blood shift 504x1024 Blood Shift o scivolamento ematico in apnea profonda.
Dalle brevi e semplificate considerazioni sopra esposte, ne deriviamo che non si dovrà mai scendere in apnea in condizioni di espirazione massima perchè il sangue che verrebbe richiamato nei polmoni sarebbe troppo e causerebbe un arresto cardiaco.
Un’altra azione da evitare assolutamente è la respirazione tramite ARA dopo essere scesi in apnea. Infatti non si deve mai utilizzare una bombola per prendere aria durante l’apnea.
Infatti in questo caso si espanderebbero improvvisamente i polmoni e non si consentirebbe un graduale ritorno del sangue nel grande circolo. Anche questo causerebbe l’arresto cardiaco.

Dalle brevi e semplificate considerazioni sopra esposte, ne deriviamo che non si dovrà mai scendere in apnea in condizioni di espirazione massima perchè il sangue che verrebbe richiamato nei polmoni sarebbe troppo e causerebbe un arresto cardiaco.
Un’altra azione da evitare assolutamente è la respirazione tramite ARA dopo essere scesi in apnea. Infatti non si deve mai utilizzare una bombola per prendere aria durante l’apnea.
Infatti in questo caso si espanderebbero improvvisamente i polmoni e non si consentirebbe un graduale ritorno del sangue nel grande circolo. Anche questo causerebbe l’arresto cardiaco.
Durante il campionato Italiano a coppie nelle profonde acque di Mola di Bari, io e Mio figlio Ferruccio iniziammo a una profondità proibitiva, eravamo infatti  intorno ai 26-30 metri,  decidemmo così di spingerci più a terra tra 1 16 e 18 metri, fummo seguiti da un'altra squadra composta da giorgio e Samo, un atleta di Firenze il quale, alla prima discesa esagerò un tantino innescando in se il blood shift appunto  in superficie lo sentimmo tossire e sputare sangue proprio come Jill Yoneyda....Risultato, Gara finita, stagione di pesca finita  e camera iperbarica!!!

venerdì 25 gennaio 2013

Le Ultime Drammatiche immagini di uno di noi...

Non conoscevo Bruno, ne avevo mai sentito parlare di lui se non nei giorni di Natale, giorni in cui nulla si è saputo di lui. Ho guardato e riguardato il video dell'incidente più volte e ho capito una cosa, che è quella che dico sempre a tutti i miei allievi da 36 anni; "Un pesce non vale la vita"!
L'immersione è su di un relitto profondo, forse 30 o 35 metri, la ricciola bella e appetibile, un tiro praticamente da fermo, il problema è stata la sagola dell'arma che ha iniziato a strusciare sulle lamiere del relitto mentre il pesce agonizzava, Bruno, si vede nelle immagini, la ha liberata intrattenendosi forse un poco troppo e ha iniziato, cercando di contrastare la fuga della preda, la sua risalita.
E' penoso assistere alla fuga verso la superficie, alle pinne che "mulinano" disperate e alle contrazioni diaframmatiche e  al  "Samba" che scuote pure il fucile ma mi sono sentito in dovere e in diritto di mettere questo filmato triste sul nostro fortunato Blog a sostegno di ciò che cerco di trasmettere agli allievi della mia scuola di pesca subacquea.
Non ho altro da aggiungere.
Sandro.

mercoledì 23 gennaio 2013

CONFERMARE AD ALBINO PER IL 1° MARZO

Ciao a tutti gli utenti del blog, soci e non...
Per ragioni logistiche, mandate una mail di conferma ad Albino per la serata del 1° Marzo
Grassie!!!! 

PUNTINI PUNTINI (.........................)

http://youtu.be/HAAIi3nds68

venerdì 18 gennaio 2013

HAPPY BIRTHDAY TO YOU...

BUON COMPLEANNO ALLA NOSTRA AMICA E SOCIA FRANCESCA DA TUTTO IL CS APNEA LATINA!!!









martedì 15 gennaio 2013

Un appuntamento da non perdere

Ragazzi è confermato!
Il nostro circolo organizza una serata dedicata alla pesca dei grandi pelagici.


























Chi di noi non ha mai sognato di vedersi sbucare dal blu un siluro argentato?
Quante volte ci siamo attardati su internet a sbirciare video di catture sensazionali?
Quando capiterà l'occasione per poter interagire -in perfetto italiano- con chi pratica questo tipo di pesca, da anni, tutti i mesi dell'anno!
E se tutto questo accade a due passi da casa e davanti ad una pizza fumante...
...ovviamente è proibito mancare!

Contiamo sull'apporto di voi tutti per pubblicizzare degnamente l'evento.


giovedì 10 gennaio 2013

Battuta di pesca rovinata da.. due paia di ciabatte di troppo!!

Ieri, Giovedi, mi reco al Circeo per la settimanale battuta di pesca, il mare è grosso e spumoso, sta anche cambiando il tempo e dall'alto vedo pure l'acqua torbida, bene mi dico, "oggi o faccio strike o faccio schifo!"
Mi vesto di tutto ciò che serve e scendo, arrivato sulla spiaggia noto un pallone in acqua, "hum se c'e' un sub siamo già troppi" penso con un po di fastidio, sono qui e scendo comunque, mentre mi vesto noto sulla spiaggia 3 paia di ciabatte, lasciate da 3 sub ovviamente, salgo su uno scoglio ma non vedo gli altri 2 palloni, cacchio, con quest'acqua è pericolosissimo, il rischio di beccare una fiocinata nella chiappa è altissimo, scendo in acqua ma sembro una di quelle tartarughine anfibie, nuoto ma con la testa fuori dall'acqua in cerca della testa o delle pinne dei due sub senza pallone senza avvistarli. Faccio mille ragionamenti e penso che forse è meglio desistere ma per venire a pesca ho chiuso il mio negozio, e ho rinunciato ad altre cosette, mi sposto molto più a fondo di quello che avevo previsto ma qui l'acqua è fredda e scura come un caffèllatte del peggior bar della città! Provo e riprovo per una ventina di minuti ma l'ansia di venire infilzato in qualunque momento è tanta, decido quindi di rientrare, nel farlo mi viene in mente un racconto di un mio amico e grande campione di pesca di Civitavecchia Fabio Ciocci. Questa cosa successe durante il campionato italiano a coppie svoltosi anni fa, Fabio  si apprestava a fare degli aspetti  a una media profondità e nel torbido più assoluto, nel mentre gli arriva di muso un bestione stimato sugli 60-70 kg, fa per premere il grilletto pensando di avere oramai vinto la gara ma una strana sensazione lo pervade, attende qualche attimo e si accorge che stava per sparare in fronte a  mio Fratello Giorgio il quale partecipava a questa kermesse. Per fortuna di Giorgio chi aveva in pugno l'arma è uno che sa, un pivello avrebbe sparato senza esitazione....
Mentre questo brutto ricordo scivola via sono già a terra, mi aspetta un cioccolato caldo al "bar dopolavoro"  in piazzetta sotto le mura della torre di San felice, oggi non ci sono state prede, ma sono contento lo stesso, i profumi e i colori di questo magico posto fanno bene all'anima e allo spirito...Certo che uno spaghetto alla bottarga però....
Ci vediamo questa sera in piscina, portare cima,ventosa e lavagna!

Pochi hanno di queste fortune...

E' DOMENICA, TEMPERATURA 1 GRADO E HO  INDOSSATO LA MUTA.IL SILENZIO DELLA NOTTE, O MEGLIO, DELLA  NOTTE CHE SE NE VA,  E' ROTTO DAL ROMBO FUMOSO E SPUTACCHIANTE DEL MIO FUORIBORDO, UN VECCHIO YAMAHA TRE CILINDRI, VECCHIO E STANCO AGGIUNGEREI. SPESSO MI RICORDA IL MIO CANE DA CACCIA, UNA SPLENDIDA SETTER-BRETON DI NOME FRIDA,LA QUALE DOPO ANNI PASSATI IN MIA COMPAGNIA A CERCAR PREDE IN OGNIDDOVE, MONTAGNA O PIANURA CHE FOSSE, ERA SEMPRE PRONTA E MAI DOMA. IN CUOR SUO PENSO CHE UN POCO GLI FACEVO PENA, E, PUR DI NON FARMI DISPIACERE, SOPRATUTTO ALLA FINE DEI SUOI GIORNI, DICEVA SEMPRE...BAU! (SI!). SI ALLA MONTAGNA E ALLA PIANURA, SI AI ROVI, SI AL FREDDO E AL CALDO. QUESTO E' IL MIO VECCHIO FUORIBORDO, NON CE LA FA PIU' MA UN POCO FACCIO PENA ANCHE A LUI, E, ALLA FINE DEI SUOI GIORNI ANDRA' A FAR COMPAGNIA ALLE COSE IMPORTANTI CHE HANNO ACCOMPAGNATO GLI ANNI DELLA FOLLE MIA VITA, SOTTOTERRA, AI PIEDI DELL'ALBERO DI FICO DEL MIO GIARDINO, INSIEME AL MIO CANE, ALLE MIE AMATE VECCHISSIME PANTOFOLE, ALLE MIE VECCHIE E LOGORE SUPERGA CON LA PUNTA DELL'ALLUCE BUCATA  E A TANTE ALTRE COSE...
COME DICEVO MI APPRESTO A USCIRE DAL PORTICCIOLO DI FOCE VERDE, E INIZIO LA NAVIGAZIONE NOTTURNA, L'ARIA E' TERSA DI PROFUMI, ORA LIQUIRIZIA SELVATICA, ORA DI FUMO DI QUALCHE CAMINETTO APPENA ACCESO, INVIDIO PER UN ATTIMO CHI, IN QUESTO MOMENTO E' DAVANTI A QUEL CAMINO A SORSEGGIARE UN CAFFE' FATTO CON LA MOCA MA L'AVVENTURA E' INIZIATA E NON SI TORNA INDIETRO. A META' STRADA VENGO PERVASO DA UNA STRANA SENSAZIONE, NON SO COSA SIA MA MI FERMO E SPENGO IL MOTORE, MI GUARDO ATTORNO E MI RENDO CONTO DELLA MAGIA: E' IL MOMENTO ESATTO IN CUI IL SOLE SI SVEGLIA E LA NOTTE VA A DORMIRE, NON UN'ALBA, NON LA LUNA CHE TRAMONTA, E'  SPECIALE. PRENDO LA MACCHINA FOTOGRAFICA ED EFFETTUO 2 SCATTI, UNO ALLA NOTTE, ALLA MIA DESTRA DOVE SI VEDE CHIARAMENTE LA LUNA SOPRA IL CASTELLO DI TORRE ASTURA E UNA AL SOLE CHE SORGE.
 SUCCESSIVAMENTE MI RENDO CONTO, RIGUARDANDO LE 2 FOTO, CHE IL MARE HA 2 COLORI : NERO VERSO IL CASTELLO E AZZURRO VERSO IL SOLE, E' COME DETTO L'ESATTO MOMENTO IN CUI DUE ELEMENTI SI INCONTRANO SALUTANDOSI PER UN NANO SECONDO "BUONDI'...BUONANOTTE!," E' COMMOVENTE E SONO SOLO....
DOPO 4 ORE DI INFRUTTUOSA PESCA DECIDO DI RIENTRARE MA QUESTA SCENA ANCORA NON MI ABBANDONA, SOLO E UNICO TESTIMONE DELLO SPETTACOLO CHE LA NATURA OGNI GIORNO CI DA', SENZA BIS NE' REPLICHE, OGNI MINUTO, OGNI ORA, OGNI GIORNO CHE ARRIVA E PASSA, E' MIGLIORE DI TUTTI I MOMENTI CHE SONO SONO PRECEDUTI...







martedì 8 gennaio 2013

Pescata del 7 gennaio 2013

L'espressione felice di uno che ha catturato una corvina di 2,5 kg, 2 belle spigole e un muggine!!
La faccia triste di uno che ha appena strappato, a 21 mt. di profondità, il dentice più grosso della sua vita, 10 kg circa!

sabato 5 gennaio 2013

PESCA NEL BLU

Capita che il pinnuto è più grande del pescatore.














extremebluewaterspearfishing

venerdì 4 gennaio 2013

Calata di sole di gennaio

La calata di sole di giovedi pomeriggio, 3 gennaio, è stata fruttuosa e istruttiva, infatti per uno strano caso, i pesci, in questa battuta di caccia, non vengono all'aspetto, forse per la bassa marea o chissà per cosa altro ma catturarne qualche esemplare da consumare durante la settimana  è stato faticoso.
Il primo, un grosso muggine, mi ha ricordato che il "dinamismo" anche nell'aspetto è utile, infatti mi trovo su una batimetrica di circa 2 metri di profondità, effettuo il percorso all'agguato, durante il quale incontro solo grosse salpe intente a cibarsi di alghe, mi apposto dietro a delle posidonie e sassi, "richiamo" le spigole ma di queste manco l'ombra, passano inesorabili i secondi durante i quali mi accorgo che dei pesci, che in genere arrivano controcorrente, in questo caso mi arrivano " al traverso" cioè a 90° rispetto alla mia posizione, "sono ben allenato, quindi ho ancora tanto fiato", mi dico. Arretro dalla mia posizione iniziale e mi infilo in un canalone per sbucare, dopo un paio di metri,su una superficie che guarda verso il largo, proprio nella direzione dalla quale prevedo arrivino i pesci, pochi secondi ancora ed ecco i muggini, belli e corpulenti, si tratta di 6-7 maschi e una femmina dicirca 3 kg., miro a questa, che è la più grossa di tutti. Centro perfetto! Mentre metto fine alle sofferenze della povera bestia, penso alle fasi della cattura e mi rendo conto che questi pesci non venivano da me ma passavano per caso, Uhmmm confermo,"Oggi catturare bestie sarà difficile".
25 minuti di agguati ma di pesci degni di nota manco l'ombra, mi sposto più a fondo e noto una bella spigola che nuota per i fatti suoi, non provo a chiamarla, potrebbe spaventarsi,perchè non è in caccia. Decido di agire e scelgo il percorso. Inizio l'avvicinamento, ho la fortuna di avere il sole alle spalle, questo è un bel vantaggio. Arrivo quasi sotto la pancia del bel branzino, noto che è maschio, allineo e sparo, lo centro esattamente dietro la testa e cade sul fondo fulminato, in carniere anche lui, un bel pesce di circa 1.5 kg.Poi Altri appostamenti, durante i quali avvisto altri bei pesci ma il sole,oramai  basso,si  riflette spesso sul vetro della maschera e questo "Flash" spaventa a morte i pinnuti. Nell'ultima  mezz'ora catturo un'altra spigola di mezzo kg. e un sarago pizzuto, basta così, ho da mangiare per una settimana e il sole è oramai troppo basso.
Rientro a riva per la rituale pulizia dei pesci, Nello sventrare il muggine noto una cospicua quantità di uova profumate, "questa sera spaghetto con bottarga"mi dico...
Morale della mia avventura: Mai dare nulla per scontato. Il mare, i pesci, la natura sono in continuo movimento e in continua evoluzione, noi bipedi terrestri che in questo meccanismo ci caliamo con muta e pinne, dobbiamo continuamente ricordare che nulla è certo, nulla è come un minuto prima, dobbiamo contare solo sule nostre capacità e sul nostro talento. Abbinando queste due caratteristiche alla fantasia, ne può venir fuori una giornata di caccia memorabile...

giovedì 3 gennaio 2013

Domani sera tutti in piscina!!!!!

Come già detto, domani si ricomincia a soffrire!
L'appuntamento è alle 20.30 all'ambranuoto, prima di entrare in vasca gli iscritti al corso e non, verranno esaminati, pesati e misurati, tutti coloro che saranno trovati fuori forma, dovranno sottoporsi alla gogna della piscina
esempio: 1 panettone di troppo, corrisponde a 40 vasche stile libero
1 Torrone 55 vasche miste
1 panforte 22 vasche e così via...
Avete ancora 24 ore per rimediare, meditate ragazzi, meditate...
Buona giornata,Sandro.