martedì 30 dicembre 2014

Lezione di ieri sera...

Ieri sera, lunedì 29 Dicembre, era in programma la lezione sul recupero in mare di un annegato o aspirante tale. Pochi minuti prima che io uscissi di casa per raggiungere la piscina però, mi sono soffermato sul telegiornale in quel momento in corso e questo focalizzava tutta la sua attenzione narrando le notizie sul naufragio a seguito di incendio del traghetto diretto in Grecia.
Arrivato in piscina , mentre mi accingo a riordinare le mie idee sulla lezione teorica, come spesso mi capita, ho cambiato idea e cambiato argomento e la lezione di salvamento è diventata tutt'altro o quasi. Il mio obbiettivo è stato : Su un traghetto, Prima di una traversata come comportarsi?? Cosa Fare e come prevenire alcune situazioni spiacevoli e potenzialmente pericolose? Io non so se c'e' una regola fissa, posso però dire come mi comporto io appena salito a bordo, e questa esperienza è ciò che ho trasmesso agli allievi presenti immaginando di salire a bordo proprio in quel momento.
Immaginiamo di affrontare una traversata Civitavecchia/Olbia

1) Localizzo delle zone adibite a magazzino salvagenti sul lato di dritta-centrale e di sinistra del traghetto (potrei, in caso di avaria e di abbandono nave, trovarmi dalla parte opposta dell'unico vano che conosco e per questo non riuscire ad aiutare nessuno che avesse bisogno non fornendogli alcun salvagente) in genere i vani salvagente sono chiusi con un lucchetto, in quel caso localizzo dove si trova un estintore con il quale rompere il lucchetto in questione!
2) Localizzo dove si trova la mia cabina e faccio più volte il percorso ( molti non lo immaginano ma spesso le cabine sono sotto il livello della linea di galleggiamento e cercare di uscire da un livello molto basso e magari con i corridoi saturi di fumo, è difficile, imparare a memoria il percorso è utile.) cerco le scale di Dritta, di centro e di sinistra questo è utile.  La prova della effettiva memorizzazione del percorso da fare per uscire all'aperto è immaginarlo ad occhi chiusi, un pò come imparare una poesia a memoria...Io consiglio, in caso di fumo, di fare il percorso a occhi chiusi, aiuta a non infiammare gli occhi e a percorrere correttamente quanto si è imparato.
3) In cabina non deve mai mancare l'acqua, è utile sia per dissetarsi, sia in caso, di incendio e fumo, per bagnare bene dei fazzoletti, asciugamani o lenzuola, usandoli come filtro per la respirazione o per pulirsi gli occhi da agenti o fumi urticanti (non dimenticate che, respirando fumi velenosi si va incontro in futuro,  a neoplasie e tumori)
4) localizzo SEMPRE le scialuppe sia di dritta che di sinistra perchè, se la nave si corica su un lato, da quel lato, è impossibile calare le scialuppe a mare. Controllo se le scialuppe hanno il meccanismo (o verricello) in ordine e senza la vernice che ne comprometta il funzionamento durante l'alaggio.
5)In caso di abbandono Nave aiutate chi ha bisogno, non dimentichiamo : PRIMA DONNE,VECCHI E BAMBINI!
Se finiamo in mare purtroppo non sarà semplice specie se fa freddo. Una cosa molto importante come detto,è indossare correttamente il salvagente, in questo dovrebbe essere compreso il segnalatore luminoso e un fischietto. Il tuffo di testa lo lasciamo fare a Tarzan, Noi ci tufferemo "a Bomba" in verticale, con le braccia aperte e i piedi uniti. Se, come detto farà freddo, dobbiamo tenere presenti alcuni piccoli accorgimenti, il primo è togliere le scarpe, queste infatti, riempiendosi di acqua farebbero l'effetto"paracadute" impacciando e rallentando i nostri movimenti,la posizione da tenere - in attesa dei soccorsi - è quella molto simile alla "Fetale", ginocchia raccolte e braccia conserte, questo perchè i punti del nostro corpo che rilasciano più  calore sono: La zona ventrale e la zona del torace. Se dovesse arrivare una imbarcazione di soccorso, con il mare mosso, cerchiamo sempre di salire dalla parte sopra vento, cioè dal lato dove arrivano le onde, se una onda ci scaglia contro la murata della barca ci facciamo male ma , se una onda ci sbatte in faccia TUTTA la barca di sicuro ci lasciamo la pelle...
Questo NON E' UN VEDEMECUM Son  sono solo alcuni accorgimenti che IO uso (o userei)  sempre quando vado per mare, anche se sono ospite su un gommone o barca che non conosco ; chiedere SEMPRE dove sono i salvagenti, la zattera e i razzi aiuta noi e gli altri, non si sa mai.....
Buon Mare a tutti...

venerdì 19 dicembre 2014

Chiedo scusa ai deboli di stomaco

Come scritto nel titolo del mio post odierno," Chiedo scusa a coloro che sono deboli di stomaco" ma, la mia campagna contro i petardi, è antica e conosciuta da tutti coloro che mi conoscono e mifrequentano. Quello che vedete in foto è il risultato dello scoppio precoce di un petardo, parlatene e diffondete quanto sopra, i petardi oltre che essere inutili, foraggiano la malavita e menomano le persone, economicamente, sono dannosi! Tutto si riduce  in un botto tutto va  in fumo, in un attimo,  un attimo che ti porta via una mano, le dita, ti rende cieco e diversamente abile in un attimo, in un botto. 
Sandro.

giovedì 4 dicembre 2014

PANICO

Ieri sera i nuovi allievi, sono atterrati sul Pianeta "Sottosopra" cioè: hanno iniziato a lavorare in apnea in una condizione e con un equilibrio del tutto nuovo. Tutto questo perchè  la razza  "bipede terrestre" alla quale apparteniamo, è abituata a stare "Con i piedi ben piantati per terra" Secondo le mie personali convinzioni basate su esperienze fatte in 36 anni di apnea, La condizione che impone il mare, purtroppo (o per fortuna?) ci obbliga qualche volta a operare a testa i giu e in posizioni quasi da Kamasutra della subacquea in apnea, pertanto con i nuovi esercizi abbiamo iniziato a scoprire questo mondo nuovo. Il filmato terribile che ho postato, mostra un allievo che è senza le pinne, evidentemente sta provando una "vestizione" dell'attrezzatura, si vede benissimo che il malcapitato, a causa del peso della bombola che ha sulla schiena, tende a cappottare all'indietro, questo lo fa andare nel panico piu totale in quanto è questa, una posizione anomala e scomoda, specie in immersione.
 La prima cosa che fa l'allievo è agitarsi in maniera sconnessa, poi strappa dal viso la maschera dell'istruttore e si dimena a piu non posso, il secondo istruttore per farlo calmare "Gli spenge la luce" cioè lo blocca eliminando il senso della vista e sembra ottenere risultato... sono sicuro che fuori dall'acqua qualche cosa è successo, povero istruttore!! Ecco, questo è quanto, ricordate tutti che la preparazione fisica, abbinata a quella tecnica e alla concentrazione, tengono lontani questi stati pericolosi... Ci vediamo Giovedi in vasca, buona domenica a tutti.
Sandro.

Ecco il Link per rivedere l'esercizio effettuato ieri sera in vasca

https://www.youtube.com/watch?v=_SqYkU-xSYY
Albino, che segue l'esercizio, usa delle varianti ma questo è l'esercizio COMPLETO. I movimenti sono sempre controllati e regolari
Buona visione...
Sandro.