martedì 28 aprile 2015

Pescata in amicizia, organizzata dal comune di Civitavecchia in occasione delle festività in onore di Santa Firmina...

La partecipazione del C.S.Apnea Latina alla manifestazione di pesca subacquea di domenica 26 aprile è stata un successo, tre squadre sul podio non sono per niente male.
L'appuntamento è per le 06.15 al bar di Borgo Piave per una colazione tutti insieme. Pochi minuti e via, si parte, siamo : Io, Fabrizio, Ferruccio e Martina, Matteo con fidanzata e  Papà Sandro ( anche lui  allievo della nostra scuola di pesca subacquea)  Francesco "Baccio" con la mitica Giovanna (anch'essa allieva della nostra scuola)  arriviamo in orario per salutare i presenti e per decidere il da farsi, scegliamo di pescare in coppia, infatti, la priorità è mettere in condizione gli allievi neofiti di poter assistersi con il compagno e osservare quanto c'è da imparar da un atleta più esperto, Fabio Antonini, 2 volte campione del mondo,  molla massimo Baldassarre, suo compagno di anni di pesca sub e mi chiede di affidargli un giovane, io scelgo Matteo, proprio il più giovane della "Cricca" il quale incredulo e forse un po spaventato accetta di buon grado. Alle .9 e15 parte la kermesse, la fine è prevista per le 12.00 tutti ci spingiamo al largo e da subito sentiamo Fabio che spara più volte, dopo pochi minuti, la sua squadra ha diverse prede, io inizio bene con 2 tordi a peso, incrocio ferruccio che ha un tordo "bene mi dico" figuraccia evitata!  Abbiamo tutti almeno un pesce. Le ore scorrono veloci e presto arrivano le 12.00 rientriamo tutti in porto e si capisce da subito chi sono i vincitori: Fabio e Matteo, io e fabrizio abbiamo 4 prede  e Ferruccio 3 prede poi gli altri. La bilancia conferma quanto avevo pronosticato, 1a squadra classificata Fabio e Matteo, 2a squadra classificata Sandro e Fabrizio, 3a squadra classificata Ferruccio e Francesco. La premiazione è stata officiata da organi istituzionali del luogo, nutrita la partecipazione dei civitavecchiesi appassionati o semplici curiosi, c'erano anche molti stranieri presenti in zona per visitare le meraviglie del posto. Terminata la manifestazione l'organizzazione ci ha riservato un bel tavolo in un localino sul porto dove ci siamo rifocillati e abbiamo raccontato la nostra esperienza. Durante la via del ritorno ci siamo fermati in un porticciolo per pulire le nostre prede con grande felicità di gabbiani e polpetti del luogo!
Un grazie va al comune di Civitavecchia, l'"A.S.D. Amici del mare" Andrea Pierfederici, alla ditta OMER, e infine al Grande Campione Fabio Antonini.


1a squadra classificata: 2 prosciutti, trofeo e attrezzature OMER




3a squadra classificata 2 Guanciali, 2 torce OMER

Trofeo per l'atleta più OK!
2a squadra classificata 2 caciotte e attrezzature OMER
Eccoci mentre puliamo in mare le nostre Prede...

martedì 21 aprile 2015

Il C.S.APNEA LATINA NELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA NOSTRA CITTA'...

Si è svolta presso l'Istituto Superiore G.B. Grassi di Latina (dopo il successo delle prime due giornate presso l'istituto Superiore San Benedetto di Borgo Piave, LT con 1200 studenti partecipanti) la terza giornata della conferenza sulla Salute del Mare tenuta dal nostro Ferruccio in rappresentanza del C.S. Apnea Latina "S. Romeo".
I circa 450 gli allievi  hanno visionato molti filmati tra i quali quelli delle due giornate di Pulizia dei Fondali Marini di Latina, organizzate dal nostro Circolo. Durante le mattinata si è discusso della salute dei nostri mari, dell'impatto ambientale e dell'influenza catastrofica che la mano sconsiderata dell'uomo opera. I ragazzi presenti hanno preso un impegno importante: partecipare - anche se dalla spiaggia - alla prossima Pulizia dei Fondali Marini e delle Spiagge che attueremo in primavera con l'aiuto di tutti i soci del nostro Circolo. Grazie a tutti!




lunedì 20 aprile 2015

Ne abbiamo parlato ieri sera durante la lezione di teoria

Rovistando per il web, ho trovato questo articolo del 2012....leggere con attenzione!!
 
Ieri sera, durante la consueta lezione di teoria, abbiamo trattato gli incidenti relativi all'immersione in apnea. L'importanza di pescare in COPPIA è, ai fini della sicurezza, determinante, l'istruttore che porta con se un allievo, ne ha la legittima responsabilità, ha l'obbligo di "tenerlo sotto controllo" conosco bene il mare dove è avvenuta questa disgrazia e vi assicuro che è fondo e con tanta corrente, mi dispiace molto per l'allievo che ora non c'è più e per l'esperto istruttore. 



"Sulla tragedia accaduta sabato 26 maggio scorso nelle acque di Trapani, in cui ha perso la vita il giovane Diego Castiglione, si sono dette e scritte tante, troppe imprecisioni che, da una parte, hanno portato l’opinione pubblica a farsi un’idea completamente distorta dell’incidente e, dall’altra, aggiungono dolore al dolore e rimorsi in chi si porterà per sempre il peso di non aver potuto forse evitare la disgrazia.
Si scritto e detto che si trattava di un’immersione prevista da un corso di apnea, che il fatto è accaduto nella riserva di Marettimo, che l’istruttore era sul gommone, e non in acqua, al momento dell’incidente; ma niente di tutto questo corrisponde alla realtà dei fatti! 
Abbiamo ricevuto una mail da Francesco Nicotra, istruttore Apnea Academy non chè esperto pescatore subacqueo, che era con Diego al momento della tragedia e che, con altri subacquei, ha partecipato al recupero del corpo. Francesco ricostruisce, con la precisione e i dettagli di chi l’ha vissuta attimo per attimo, gli interminabili e concitati minuti di quel maledetto sabato mattina.
Ve la proponiamo perché ci sembra un atto doveroso non solo nei confronti di Diego, innamorato del mare e della pesca in apnea, ma anche di chi in questa occasione era, seppure più esperto, solo il suo compagno di pesca."

Una giornata di tempo splendido e l’organizzazione di una battuta di pesca in compagnia.
Meta scelta il “Banco dei pesci”, una secca situata ad oltre 5 miglia dall’isola di Levanzo e 10 da Marettimo.
Come sempre in queste occasioni mi faccio accompagnare da un barcaiolo fidato che rimane in gommone seguendo l’azione di pesca dei subacquei in acqua.
 
Diego aveva manifestato la voglia di accompagnarmi, così ci diamo appuntamento alle 8.30 presso il circolo nautico dove tengo ormeggiato il gommone.
Partiamo intorno alle 9.00, lungo il tragitto facciamo una sosta per salutare alcuni amici impegnati in una battuta di pesca con la canna, e arrivimo con calma sul posto scelto per iniziare a pescare.
 
Mentre ci prepariamo, tra risate e battute, faccio a Diego le raccomandazioni di rito. Ho anche portato la videocamera e gli chiedo di farmi qualche ripresa durante le mie discese.
In acqua entro per primo e lui mi segue.
Segno il punto esatto dove sommozzare con la boa segna sub e comincio a fare i tuffi pescando all’aspetto. Ad ogni riemersione verifico che Diego sia nelle immediate vicinanza, qualche volta si aggrappa al mio pallone per non farsi trasportare dalla corrente.
 
Ennesimo tuffo, ennesimo sguardo ma Diego non c’è. Chiedo al barcaiolo: “Diego lo vedi?” mi risponde che si è appena tuffato e posso stare tranquillo.
Mi ventilo e faccio un altro tuffo. Riemergo e guardando la boa di Diego noto che è leggermente spostata rispetto al mio pallone.
In un attimo ho un brutto presentimento, gridando chiedo al barcaiolo se lo vedeva e lui mi risponde che era lì accanto un attimo prima.
Allora comincio a pinneggiare verso la sua boa, ci avrò messo forse un minuto, la raggiungo e vedo solo la sagola che picchia nel blu.
 
Inizio a temere il peggio e perdo lucidità, alzo la testa, lo chiamo urlando, cerco all’orizzonte, guardo verso il basso, niente!
Urlo al barcaiolo di chiamare aiuto, lui chiama i carabinieri che passano la telefonata alla Capitaneria di Porto e partono i soccorsi.
Nel frattempo un gommone che era vicino a dove stavamo pescando arriva di corsa e i due subacquei che ci sono a bordo si tuffano.
Io continuo a fare tuffi cercando di fare planate per individuare Diego ma l’angoscia mi blocca; non so quanto tempo trascorre, cinque forse dieci minuti, quando all’ennesimo tuffo scorgo delle macchie bianche sul fondo, le scritte sulle pinne, e vedo il corpo.
 
Riemergo, urlo ai ragazzi che Diego è li sotto, chiedo aiuto.
Le fasi del recupero si fanno più concitate, la tensione e l’angoscia non aiutano; uno di loro riesce a raggiungere il fondo, a sganciare la zavorra di Diego e comincia a portarlo verso la superficie.
Durante quei secondi interminabili ci alterniamo facendo la staffetta fino a quando il corpo è a galla.
Prima ancora che il barcaiolo lo sollevi gli faccio la prima respirazione “bocca a bocca” poi lo portiamo sul gommone e cominciamo a cercare di rianimarlo: massaggio cardiaco e respirazione cercando di svuotare i polmoni.
 
Partiamo con i motori al massimo verso il porto e incrociamo la pilotina della Capitaneria di Porto; chiedo aiuto ma a bordo non hanno nulla che possa esserci utile per la rianimazione, né ossigeno né altro, e mi consigliano di proseguire con il mio mezzo che è più veloce del loro.
 
Riparto, ci avremo impiegato non più di 20 minuti a fare il tragitto, nel frattempo chiamo un amico che, a sua volta, allerta nuovamente Capitaneria di Porto e 118.
Lo trasbordiamo sul pontile ma tutti gli altri tentativi di rianimarlo sono inutili.
 
Da quel momento solo angoscia e tanti sensi di colpa.
 
Diego era il mio allievo prediletto, aveva concluso brillantemente il corso ed aveva tutte le carte in regola per crescere come apneista e come pescatore.
 
Adesso mi porterò dentro per tutta la vita questo enorme rimorso, di averlo portato in quel posto, di non avere capito subito, di non averlo trovato immediatamente, di non essere riuscito a scendere subito, di non essere riuscito a salvarlo.
 
In tutta questa enorme tragedia tuttavia non riesco proprio a capire come sia stato possibile che giornali e televisioni abbiano fatto una ricostruzione dell’accaduto così lontana dalla verità.
E non lo dico perché voglio salvaguardare la mia reputazione, di cui in una occasione del genere non mi importa nulla, ma perché la disperazione dei suoi genitori merita ben altro rispetto.
 
Francesco Nicotra
 

venerdì 17 aprile 2015

Pescata di circolo del Domenica 19 aprile

Da come si sono messe le previsioni meteo, la pescata di domani mattina si dovrebbe fare, darò conferma a chi vi partecipa, oggi nel pomeriggio dopo che avrò visto il mare.
frase del giorno:

Un giorno PAURA bussò alla mia porta, CORAGGIO e FIDUCIA andarono ad aprire ...Ma non c'era più nessuno...

Dedica...

DEDICO QUESTA BELLA FRASE A CHI HA LA GIUSTA SENSIBILITA' PER CAPIRLA, PER CAPIRMI.
SANDRO.

mercoledì 15 aprile 2015

Annunciazziòne!!

Ciao Amici e soci.
Domenica -meteo permettendo- esco in mare, posso ospitare a bordo fino a 5 apneisti e so che si è prenotato Marco, quindi i posti sono 4. Fatemi sapere questa sera in piscina, in ogni caso, abbiamo a disposizione probabilmente, anche il gommone di Gennaro, se così fosse viene fuori una bella "Infornata" di pesca subacquea...Sarà Interessante farvi vedere dei "posticini" niente male, dove ogni tanto mi tolgo belle soddisfazioni.
A questa sera ; Sandro.
ps: a bordo prendono posto solo le cose che necessitano per la battuta di pesca: massimo 2 fucili, torcia, pinne, piombi e PALLONE SEGNA SUB COMPLETO DI BANDIERINA...Niente sacche e cose che possono ingombrare e occupare spazio prezioso...

venerdì 10 aprile 2015

Sincope

nei pochi minuti di questo video si capisce bene come vanno le cose sott'acqua in determinate condizioni, fare 4 vasche in apnea in piscina, o avere in vasca  performanche  in apnea statica da veri campioni, non da certezze... Guardatelo tutti con attenzione amici.
Sandro.

mercoledì 8 aprile 2015

Domani vado a pesca...

Per i soci e allievi che volessero aggregarsi alla ciurma di domani pomeriggio, io esco all'ora di pranzo.
 Fatemi sapere perchè  c'è ancora posto
Confermati : IO, Gennaro "L'ingombrante" e forse Victor "il mago del pollo marinato alla griglia."