venerdì 18 agosto 2017

IL MESSAGGIO E' ARRIVATO!!!

IERI HO POSTATO SUI SOCIAL E SU QUESTO BLOG, UNA MIA PERSONALE DENUNCIA SULLO STATO DI ABBANDONO DEL SITO ARCHEOLOGICO DI TORRE ASTURA. 
BENE, QUESTA MATTINA C'E' UN ARTICOLO A TUTTA PAGINA SUL QUOTIDIANO "LATINA EDITORIALE OGGI"CHE SI RIFERISCE ALLA MIA DENUNCIA. SONO FELICE DI QUESTO AUSPICANDO CHE NON FINISCA TUTTO NEL DIMENTICATOIO E CHI DI DOVERE SI SVEGLI.
SANDRO.


Torre Astura ...Che tristezza.

Torre Astura, un sito archeologico dimenticato da tutti.

L'ultima volta che sono sbarcato sulle spiagge di Torre Astura è stato 2 anni fa durante la pulizia delle spiagge e dei fondali organizzata dal nostro circolo C.S. Apnea Latina. Ricordo di aver lasciato, insieme ad alcuni soci del circolo, delle spiagge pulite e ordinate. Durante lo sbarco del 16 agosto di quest'anno però ho stentato a riconoscere il luogo. Sporcizia e incuria ovunque, resti di cibo e buste di fast food abbandonate, ombrelloni e tende da campeggio danno origine a un colorato triste carnevale. Ricordo, nel 1974, quando muovevo i primi passi in questo meraviglioso sport che è la pesca subacquea, raggiungevo Torre Astura in sella al motorino, partendo all'alba. Ogni domenica mattina percorrevo il tragitto con il cuore in gola, un po’ per la frenesia di mettere la testa sott'acqua, un po’ per il sito archeologico che mi stava aspettando con la sue meraviglie.
I chilometri che mi separavano da Torre Astura erano tanti, visto che abitavo in città. Percorrevo la via del mare fino a Borgo Sabotino poi Foce Verde, girando a destra andavo verso Nettuno, a metà strada tra Latina e Nettuno c'era un fiume sovrastato da un ponticello, lì un sentiero che portava alla spiaggia, sempre in sella al motorino e con il sacco militare contenente la muta, pinne e maschera in spalla, cintura dei piombi in nylon legata in vita e fucile Medisten fissato con un elastico di una vecchia camera d'aria fra sella e serbatoio. Percorrevo le ultime centinaia di metri zigzagando pericolosamente sulla sabbia molle che si impastava nelle ruote. Il castello illuminato dal sole dell'alba con la sua imponente torre lentamente si avvicinava, bello maestoso e solo, ancora a guardia delle invasioni saracene. Lo spettacolo che si apriva davanti ai miei occhi lasciava esterrefatti. Arrivato sul posto lasciavo il motorino sulla spiaggetta (che ora per l'innalzamento delle acque non c'è più) dell'acquedotto romano e continuavo l'avventura a piedi. Mentre percorrevo gli ultimi metri che mi separavano dal mare, camminando fra le rovine, i miei occhi ritrovavano gli antichi mosaici visti nelle avventure precedenti, bellissimi affreschi, cocci di anfore ovunque, sabbie pulite e senza plastica o rifiuti vari. Oggi quella Torre Astura non c'è più, il sito archeologico viene stuprato giornalmente da anni, violentato, saccheggiato da personaggi senza scrupoli, senza Dio. Sono stati rimossi con precisione chirurgica, mosaici, pietre lavorate, un bellissimo affresco, anfore e resti di esse. Nulla è più al suo posto, tutto rubato,depredato. Sul ponticello ad archi, che collega il castello alla terra, sono stati accesi dei fuochi da campeggiatori improvvisati, danneggiando gli antichi intonaci, il portone in legno del castello è ricco di cuori incisi con punte metalliche recanti le iniziali e nomi dagli innamorati di turno. Assassini. Un sito archeologico che ancora nasconde beni culturali a noi sconosciuti, necropoli, ville romane sepolte nella sabbia, anfore, suppellettili, attrezzi da pesca, tutto alla mercè di tutti, chi arriva porta via! Il sito è ora sotto il controllo del poligono di tiro di Nettuno: basterebbe che il Comune se ne riappropriasse, trasformandolo in quello che in realtà è, un sito archeologico di importanza mondiale! Attirerebbe migliaia di turisti e appassionati di archeologia terrestre e subacquea, dando lavoro a decine di persone e volontari.

Tutto ciò è molto triste.
Sandro Arcieli.






L'antico  porto Romano come si presentava agli antichi naviganti...
Disegno del 1980 di relitti presenti all'interno del porto romano