mercoledì 11 aprile 2012

IL PESCE SERRA

Distribuzione e habitat

È una specie cosmopolita in acque tropicali e subtropicali. È comune nei mari d'Italia e nel resto del mar Mediterraneo e nel mar Nero; nell'Oceano Atlantico orientale lo si trova a nord fino al Portogallo. La sua abbondanza varia di anno in anno, in alcuni periodi è comunissimo per poi sparire per interi anni. È un migratore, in inverno si sposta in acque più calde.È un tipico pesce pelagico, d'estate si avvicina alle coste ed, essendo eurialino, penetra nelle foci dei fiumi per cacciare i cefali di cui è ghiotto.
Apparentemente simile ai carangidi del Genere Seriola, se ne distingue per la bocca armata di forti mascelle dotate di denti triangolari molto robusti e taglienti come rasoi. Il corpo è fusiforme, slanciato, le pinne sono robuste, le pettorali abbastanza grandi, le ventrali piccole mentre la pinna dorsale è divisa in due porzioni, la più anteriore è bassa e dotata di piccoli raggi spinosi, la parte posteriore è invece più alta, simmetrica ed opposta all'anale. La pinna caudale è forte e forcuta. Le squame sono molto piccole.

Il colore è grigio argenteo sul dorso mentre è più chiaro su fianchi e ventre, le pinne sono di colore olivaceo ed è presente una macchia nera alla base della pinna pettorale.
Raggiunge più di un metro di lunghezza per oltre 10 kg di peso.
Questa specie rappresenta il paradigma del predatore, infatti si nutre esclusivamente di altri pesci e di cefalopodi. Le sue prede preferite sono icefali e per cacciarli non esita a penetrare anche per chilometri nelle foci dei fiumi. È voracissimo, quando un branco di questi pesci è in caccia si lascia dietro una scia di pesci morti e mutilati.
Mi è capitato personalmente di vedere grossi pesci serra aggirarsi in piena estate tra le gambe di ignari bagnanti, ne ho catturati parecchi a tutte le profondità, dai 50 cm ai 20 metri.Una volta il mio amico ( è stato un mio allievo più di 25 anni fa) è incappato in un branco di questi pesci, scoccato il tiro si accorge di averne trafitti ben 2 esemplari, non sapendo bene come affrontare subito la situazione,vista la loro reazione violenta,per paura di perderli  li ha avvicinati a sè, il branco ha creduto che il sub predatore fosse roba da mangiare, e si sono avvicinati a loro volta  tutti attorno al malcapitato Gianluca, risultato: un  bel morso profondo vicinissimo all'arteria femorale, che per fortuna si è risolto bene,(lacerazione della carne e della muta) 
Epilogo: I due pesci sono finiti sulla brace!



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