giovedì 30 dicembre 2010

Ma dove stanno i pesci?????


Ieri mattina,un mio amico e allievo, è andato a pescare lungo la costa nella speranza di catturare qualche pesce degno di nota. Lo ho risentito al telefono la sera e, sconsolato, mi ha detto di non aver visto una..Pinna!
La zona mi ha detto,era esposta a due situazioni diverse; il lato di levante battuto dalle onde e dalla corrente, l'altro lato, a ponente, piatto e senza il minimo movimento nè corrente.Egli ha optato per la seconda chances ma mai errore fu più fatale per l'esito della battuta! Infatti, quando è possibile e quando non si rischia la pellaccia, là dove battono le onde e ove c'è più corrente, è più pescoso, è proprio in quei punti che si assomma il plancton, primo anello della catena alimentare marina. Questo viene mangiato dai pesciotti i quali vengono man mano mangiati da pesci sempre più grandi fino alle spigole, ai pesci serra, ricciole ecc....Le onde poi,(al contrario della calma piatta)con il loro fragore, coprono i rumori provocati accidentalmente durante le fasi della discesa, dalle pinne o dal fucile che urta uno scoglio...La pesca subacquea invernale è fatica purtroppo....
Buon anno amici!Sandro.

martedì 21 dicembre 2010

Tecniche di pesca alla spigola

Sincope o black out??

Studi precedenti hANNo dimostrato che la sincope, altro non era che un "BLACK OUT" cioè uno "spegnimento" temporaneo di alcuni organi interni per preservarli da danni derivanti la caduta del tasso di ossigeno presente nel sangue causata da una apnea troppo prolungata.Studi recenti tenuti dall'esimio(e mio personale amico) Massimo Malpieri, (uno dei pochi illuminati medici specialisti che si dedica alla ricerca delle problematiche relative all'apnea e alle soluzioni delle stesse)dicono il contrario ho copiato quanto segue:
Sincope:
1. Aumento della CO2 tissutale ed ematica e stimolazione dei centri respiratori con treni di onde nervose eccitatorie che si propagano ai centri nervosi vicini al centro respiratorio-
2. Primo centro eccitato nucleo del nervo glossofaringeo (stimolo al singhiozzo):
3. secondo centro eccitato nucleo del nervo frenico (contrazioni diaframmatiche)
4. terzo centro eccitato nucleo del nervo vago (bradicardia e in casi estremi bradicardia estrema con sincope aritmica da inibizione del nodo de seno).
Anche i sintomi prodromici (comunemente definiti Samba o..mioclonie) trovano la stessa spiegazione legata ad una carenza della irrorrazione ematica corticale.

lunedì 20 dicembre 2010

Muscolo diaframmatico e la sua funzione


DIAFRAMMA E LE SUE FUNZIONI(da "apnea sardegna")
Il muscolo del diaframma svolge un lavoro fondamentale nella respirazione. Il primo ed efficace allenamento di questo muscolo è più mentale che fisico. Abituarsi ad utilizzarlo il più spesso possibile anche durante la vita quotidiana è una buona abitudine. In ogNi momento che riterremo opportuno possiamo fare un controllo della nostra respirazione e del movimento di tale muscolo. Molto valido anche come rilassamento sarà concentrarsi sulla respirazione diaframmatica subito prima di dormire. A livello fisico si può migliorare le capacità del diaframma lavorando direttamente su di esso e sui muscoli addominali.
Un esercizio valido per lavorare sul diaframma sarà posizionandoci supini a terra con le gambe leggermente piegate. Appoggiare una mano sul diaframma (tra la fine dello sterno e l'ombelico) ed una sul torace per sentire i movimenti dei muscoli. Se si muove la mano in basso e quella in alto sta ferma, vuol dire che stiamo facendo una respirazione diaframmatica corretta.
Oltre al miglioramento delle capacità di tale muscolo, si potrà imparare a sentirne i movimenti e capire come sfruttarli al meglio. Successivamente si potrà passare ad esercizi più complessi, respirando alternativamente con il solo diaframma o con il solo torace. Poi potremmo combinare i due movimenti facendo una respirazione completa, partendo dal basso inspirando con il diaframma e completando con il torace. Per l'espirazione si procederà in ordine inverso, partendo dall'alto ed espirando prima con il torace e poi col diaframma. Noteremo che durante la prima fase dell'espirazione è difficile muovere solo il torace. Con la pratica si acquista sempre maggior padronanza di questi movimenti. Gli allenamenti dei muscoli addominali adiacenti al diaframma, consistono in tutte quelle tipologie di allenamenti addominali della parte alta. Sempre supini a terra con le gambe piegate, si appoggia le mani dietro alla testa e si esegue delle contrazioni con il busto verso le ginocchia. I movimenti devo essere lenti e corti, privilegiando la contrazione della parte alta dei muscoli addominali. Esercizi per la gabbia toracica. Come abbiamo detto, la gabbia toracica conviene sfruttarla esclusivamente per riempire al massimo i polmoni nell'ultima inspirazione. I muscoli interessati sono principalmente quelli intercostali, pettorali e dorsali. I metodi di allenamento di questi muscoli sono quelli tradizionali che si possono attuare sia in palestra che durante altre attività o semplicemente a corpo libero. Conviene comunque ricordare che i muscoli di un subacqueo devono essere preferibilmente tonici ed elastici. La differenza che passa in termini di dilatazione della cassa toracica tra un muscolo tonico ed elastico ed uno "pompato" è minima. E' invece evidente la differenza di consumo di ossigeno. Elasticità polmonare. L'elasticità dei polmoni e la capacità degli alveoli a trattenere ossigeno è determinata da vari fattori ed è di fondamentale importanza per un apneista ma anche per qualunque altro sportivo. Una buona elasticità polmonare consente di sviluppare una capacità inspiratoria superiore. Incidono molti fattori esterni e personali. Il fumo visto sotto il profilo dell'apnea, occlude in parte le capacità alveolari e riduce l'elasticità polmonare. Anche i lavori in ambienti dove si respirano sostanze particolari non agevola tali funzioni. Chi ha patologie relative all'apparato respiratorio è ovviamente svantaggiato, ma spesso l'allenamento e l'apnea aiutano a migliorare.
Qualunque attività sportiva e fisica di buona intensità, fatta prevalentemente all'aperto aiuta ad aumentare le proprie capacità di elasticità polmonare. Corsa, bicicletta, tennis e altro posso essere ottimi allenamenti per un miglioramento dell'elasticità polmonare ma anche di altri fattori. L'attività specifica è comunque uno dei migliori metodi da utilizzare. Da studi effettuati su vari tipi di subacquei, infatti, è stato accertato che nella media l'apneista ed in particolare il pescatore subacqueo, ha un'elasticità polmonare ed una capacità inspiratoria superiore sia ad un subacqueo che s'immerge con autorespiratore, che ad uno sportivo generico. Le cause principali sono da collegare al fatto che un pescatore subacqueo durante l'arco di una battuta effettua numerose discese e quindi abitua la sua struttura respiratoria a continui movimenti di espirazione ed inspirazione. Abbinando tali dati al fatto che un pescatore subacqueo pratica un'attività comunque intensa e prolungata, i suoi alveoli polmonari sono abituati a scambi frequenti che agevolano l'elasticità polmonare.

mercoledì 15 dicembre 2010

Pescata per il cenone di capod'anno....


QuAnte volte amici e pareNti ci hanno detto: "Tu che vai A pesca, perche' non mi pigli qualche pesce?" Oppure:"per le feste natalizie,al pesce pensaci tu che sei bravo...." Essi non sanno che cosa hanno in effetti combinato, primo perchè avendoci fatto un complimento simile,hanno toccato nel vivo il nostro EGO e i nostri sentimenti, radicati (in noi pescatori)nell'istinto atavico degli antichi cacciatori.Per noN parlare poi del nostro orgoglio e la voglia di riconfermarCi appunto "il cacciatore de casa!!" Allora; con il freddo, all'alba, armati di tutto punto ci diciamo"Mo je faccio vède" ma in cuor nostro pensiamo "che dio me la mandi buona.."Arrivati ancora con il buio sul posto di pesca ci vestiamo in fretta e furia per non lasciare troppo tempo al vento freddo di gelarci le carni...Ci immergiamo con il fucile lungo, è inverno, ti pare che non piglio una spigola?...Proprio io???passano le ore e le spigole(sara' per il freddo?) saranno al bar a bere un punch,allora rivolgiamo la nostra attenzione ai pesci meno pregiati, salpe, saraghi, va tutto bene...Invece niente! che siano anche loro al bar? Bene! "CASUALMENTE" ho sotto il pallone il raffio da polpi, adesso li pesco per fare l'insalata di mare, ma oramai mancano pochi minuti, il freddo comincia a farsi sentire e va bene tutto: cozze,vongole,alghe che sanno di mare,pesce morto da giorni,TUTTO pur di non tornare a casa a mani vuote.Se cosi' fosse, i parenti ci piglieranno per i fondelli dal 22 dicembre al 6 gennaio! Come vedete dalla foto a me è andata per fortuna bene(l'anno scorso) ma quest'anno????"Che Dio me la mandi buona"Intanto per precauzione mi sono informato delle pescherie presenti in citta, non si sa mai.....
Buona giornata a tutti...Sandro.

E'inverno e sono lontano dal gommone, fa freddo e mi "scappa" che fare, anzi DOVE farla??


Ciao A tutti. Anni fa, ero nel negozio di articoli subacquei del buon Giorgio Michele quando arriva un rappreseNtante di prodotti per la pesca subacquea, il quale porta con se una innovativa invenzione: un profilattico da applicare dove immaginate voi,con inserito un piccolo tubicino da collegare tramite un forellino all'esterno della muta.L'espressione di "Ele" (giorgio michele)Fu inequivocabile e la sua risposta fu: "..E'inverno... il mare è spesso mosso con acquA sporca e non si vede un pesce! Levami l'unicA soddisfazione che è quella di cercare un poco di torpore dalla pipì nella muta e io in inverno,smetto di pescare!!" Ora al di là della battuta, i "più" sanno che la pipì nella muta, spesso è sì un beneficio ma che è destiNato poi a diventare un problemino, infatti la muta, si definisce "umida" proprio perchè assimila un poco di acqua di mare che a contatto con la pelle si scalda per effetto dell'evaporazione del nostro corpo,essa forma un sottile ma efficacie strato "caldo" tra il mare e la nostra pelle appunto.La pipì come dicevamo, riempie la muta,è calda (almeNo 36 gradi) ma è destiNata a raffreddarsi velocemente dandoci la netta sensazione di un peggioramento della situazione climatica del nostro corpo a causa dell'altalenare dei gradi.Poi ci sono altri fattori; l'urina è portatrice di batteri che sulla pelle non creano grossi problemi(a parte lo spiacevole olezzo) ma se essa si sposta verso l'alto e si insinua nella giacca della muta,può arrivare all'orecchio e creare infezioni e micosi difficili da debellare insomma fatela dove volete voi,ma occhio!

sabato 11 dicembre 2010

IL C.S.APNEA LATINA "SERGIO ROMEO" AUGURA BUONE FESTE A TUTTI(CATTIVI E BUONI)



Tanti auguri dal consiglio direttivo: ALBINO,FERRUCCIO,RINO,SANDRO e di tutti i soci del nostro grande circolo della pesca.
ps; IN BOCCA AL LUPO A DANIELE PER L'INTERVENTO,CIAO FRATE', SIAMO TUTTI CON TE!!!!

venerdì 10 dicembre 2010

Domani Vado a pesca... cosa mangio per colazione?


Capita spesso, nel bel mezzo della mattinata di pesca, di avere acidità e vomito, prestazioni mediocri o altro.Causa : Succhi gastrici e una alimentazione sbagliata. Noi Italiani, siamo abituati al cappuccino e cornetto, sempre.La sera prima dell'immersione, pizza,birra, e altre schifezze(buone per carità) che male si accompagnano con la pesca subacquea e tante ore in mare.
Il giusto equilibrio lo si trova solo con se stessi, l'imperativo assoluto è però: sano,nutriente e leggero!Io personalmente mi regolo così: la sera precedente la battuta di caccia,o una gara di pesca subacquea, mangio se posso; pasta con pomodoro e basilico. No carne nè alcool.
Il mattino ho eliminato il cappuccino e il cornetto(ottimi ma micidiali e difficili da digerire)li sostituisco con del pane vecchio spalmato con miele o olio e sale,porto con me in mare del pane secco e barrette di cioccolata fondente lion o mars, scelgo queste perchè hanno la carta impermeabile, posso quindi mangiarle comodamente mentre le onde mi cullano e mi fanno compagnia, senza interrompere l'azione di caccia.

TRIBUTO AL PADRE DELL'APNEA MONDIALE