sabato 28 febbraio 2015

LA MANIFESTAZIONE "TRIATHLON IN APNEA" E' CONFERMATA

L'appuntamento è per domenica 1° marzo alle 12.00 presso la piscina comunale di Latina  per il meeting di "triathlon in apnea" il programma prevede 1 ora di Pranayama e di esercizi di respirazione Yoga. Alla manifestazione possono partecipare tutti i soci del circolo sub Apnea Latina, non c'e' da pagare alcuna tassa di iscrizione, tutti i costi sono stati sostenuti dal circolo, utilizzando un piccolo fondo cassa che si è accumulato nel tempo.
Dalle 13.00 si inizierà  con tre prove ciascuno, 1) Apnea statica, 2) Apnea dinamica 3) Tiro a segno su un bersaglio fisso costituito da un pesce di dimensioni con diverse zone aventi punteggio diverso tra loro,le più vitali di queste avranno il massimo punteggio a scalare. (esempio: Il cervello punto vitale, 10 punti, la coda 1 punto ecc...) durante la prova di tiro si può giocare il "Jolly" infatti al lato del pesce-bersaglio  si troverà un minuscolo bersaglio dischetto quanto una pallina da tennis, si può scegliere se sparare o no, (non è obbligatorio) se si centra questo bersaglio "Jolly" il punteggio totale accumulato durante le tre prove, aumenterà del 10% in caso di mancato bersaglio, lo stesso punteggio diminuirà del 10%.
Se avete dubbi chiamatemi al telefono: 3331907841
ps: questa sera non fate tardi, non bevete, non fumate e... FATE I BRAVI!
A domani amici.
Sandro.

martedì 24 febbraio 2015

Fate i compiti!!!


Questa è la nostra filosofia, NON MOLLARE MAI!

Ho visto per  caso questo incredibile (ma vero) video di una gara olimpica. L'atleta n° 6  sembra spacciata e relegata in un 4° posto definitivo ma non molla e ci crede.
L'epilogo è assicurato: Prima davanti a tutti.
In una Gara di pesca subacquea di molti anni fa, nel golfo di Follonica, nuotavo da ore senza aver incontrato un pesce, mancava oramai mezz'ora al termine della competizione e io, stanco stavo per mollare, sapevo che i big (parliamo di atleti nazionali di grande caratura) avevano molte prede valide, mi dissi "Vai avanti, in fondo manca mezz'ora" e continuai a sommozzare nell'acqua torbida,  incappai in un Pietrone su un fondale di 8-9 metri con 2 aperture,davanti a una di queste stazionavano 5-6 grosse corvine, scesi e colpii la prima fuori tana, le altre si infilarono frettolosamente sotto al sasso e con l'aiuto della torcia ne catturai altre 4, poi in susseguenza tanti saraghi e l'unica orata della gara. Questo fu il mio carniere con aggiunti gronghi e murene, smisi di pescare perchè sentii la sirena del giudice di gara. Mi classificai 3° dietro ai big locali...Che gara ragazzi!
Crederci sempre non mollare mai, In gara e nella vita...

Ecco il video relativo a uno dei nodi che abbiamo usato ieri sera in piscina

Ieri sera in piscina, abbiamo effettuato un intervento su un fucile da sub per potenziarlo, abbiamo usato 2 / 3 nodi, uno di questi è stato il "Parlato" o nodo "Strangolamento"  qui in un breve video, le fasi di esecuzione..

sabato 21 febbraio 2015

Chi vuole andare a pesca approfitti di queste ultime ore di "buontempo"...

Questa mattina abbiamo a disposizione l'ultima finestra di  tempo decente per andare a catturare qualche bella preda invernale, approfittatene quindi tutti perchè nella tarda mattinata il tempo inizierà a essere decisamente peggiore e lo sarà fino a lunedì, giornata che consentirà qualche tuffo anche grazie allo scirocco di oggi e domani. Chi non dovesse andare a pesca, ne può approfittare per fare un controllo alle attrezzature da caccia subacquea: controllate se la muta ha strappi o buchi, se il pugnale presenta tracce di ruggine (io uso un sistema molto ecologico strofinando la lama con dei gusci di noce ridotti a pezzettini piccolissimi, levigano delicatamente l'acciaio pulendolo ben bene, non metto sulla lama il grasso al silicone perchè questo vi rimarrebbe e una volta  penetrata nella carne  potrebbe avvelenarla.) controllate i fucili, le pinne, la maschera e la cintura di zavorra,guanti e calzari, s equesti dovessero presentare dei buchi riparare immediatamente, mani e piedi devono stare caldi!!!
Buon Lavoro, Sandro.

mercoledì 18 febbraio 2015

Bel Filmato...

Spero che chi si "Sente Arrivato" nella pesca e immersione in apnea, prenda spunto da queste meravigliose donne che a 60 e più anni si immergono regolarmente tutti i giorni, senza dotazioni spettacolari ne attrezzature fantasmagoriche, solo amore per il mare  e tanto sacrificio...
Sandro.

"Quando sono là sotto in apnea,sto bene come e meglio che sulla terra ferma.Non smetterò mai di immergermi e lo farò fino a che avrò vita"
Sandro Arcieli.

martedì 17 febbraio 2015

Y-40, I PRIMI 40 METRI DEL NOSTRO FERRUCCIO NELLA PISCINA PIU PROFONDA DEL MONDO...


Gara Sociale di Triatlon Confermata

E' confermata per domenica 1° Marzo la gara sociale di triatlon subacqueo. La manifestazione si articolerà come segue:
ore 11.45 ritrovo in piscina,
ore 12.00 a bordo vasca per esercizi di rilassamento tramite Training autogeno e pranayama
ore 13.00 inizio manifestazione con tre prove:
1) Apnea dinamica 2) Apnea statica 3) Tiro sub su sagoma a forma di pesce
Termine manifestazione
trasferimento presso Ristorante Pizzeria "Lavori in corso" per Merenda (circa 10 euro a testa, Lasagna, verdure, affettati,insalata e altre cosette) e Premiazione degli atleti.
Le categorie saranno tre : Veterani - Esordienti e Donne.
Ai fini della classifica, varrà la somma dei punti totalizzati durante le 3 prove

venerdì 13 febbraio 2015

Io,Il circolo,i soci, gli amici ...

Buon Giorno a tutti.
Poco fa facevo una piccola riflessione e un bilancio del nostro circolo della pesca subacquea.
Chi segue  il blog legge e vede volentieri delle belle foto con delle meravigliose prede catturate dal sottoscritto, da Ferruccio e da qualche socio. Purtroppo ci sono spesso e sempre  solo foto di alcuni soci che vanno in mare durante l'inverno e con zero gradi catturando pesci in quantità, questi amici  mi inviano foto e filmati che pubblico sempre volentieri. Non me ne vogliano gli altri soci. Per me il circolo è al centro della mia esistenza, per il circolo non dormo, mi distraggo (volentieri) dal lavoro e faccio molti sacrifici di varia natura. Il circolo è formato da Tutti i soci, nuovi e vecchi, con tessera di affiliazione rinnovata o scaduta, per me sono tutti amici e allievi, conto sempre su loro e loro possono contare sempre su me. Invito tutti, quando e se vanno in mare a inviarmi le foto delle loro catture, le posterò molto volentieri.
Sandro.

Un'altra bella preda per il nostro socio e allievo Victor!

2 anni fa abbiamo conosciuto Victor il quale ci chiedeva di insegnargli alcune tecniche di pesca subacquea. E' stato nella  scuola del C.S. Apnea Latina  per 6 mesi durante i quali ha appreso tutte le tecniche conosciute e non, e vista la regolarità con la quale cattura prede, credo abbia imparato bene!
Bravo Vic!
Sandro e Ferruccio.

giovedì 12 febbraio 2015

Partitella di hokey ( màddechè!) sub...

Una sera durante la quale non erano presenti tutti gli allievi, ci siamo dilettati in un alleamento "speciale"
le squadre: Sandro, Daniele, Erika contro: Marco,Ferruccio e, senza pinne,il mitico Fabrizio...

martedì 10 febbraio 2015

IL C.S.APNEA LATINA NELLA PISCINA PIU PROFONDA DEL MONDO...

A queste suggestive foto seguiranno  bellissimi video. I nostri soci e istruttori Ferruccio Arcieli, Max Tavernari e Simone Innocenzi, accompagnati da molti  allievi tra i quali ha spiccato per la sua estrema versatilità e attitudine alla profondità il nostro Gennaro Bianchi con le sue 8 
discese a 41 metri con e senza ausilio di pinne. Bellissima avventura ed esperienza del gruppo composto da una ventina di elementi...
In foto 1 Ferruccio durante una delle sue discese e in foto 2 sul fondo della piscina appunto a 40 metri.


Chiedo scusa ai deboli di stomaco ma "Prevenire è meglio che curare"


Sicuramente non è un tentativo di suicidio o un colpo partito dal fucile di un compagno. Il malcapitato sicuramente stava scendendo con un fucile lungo e lo teneva per la punta o arretrato con la punta al di sotto del mento. Ricordate amici e allievi, quanto vi ho insegnato in merito alle armi...

sabato 7 febbraio 2015

Dal Libro "Il mio mare" da pag 52 a pag 55

Tu che conosci il mare portami via con te/dove la gente veste solo dei suoi colori/tu che conosci il mare, portami via con te dove la notte è chiara e il cielo è più vicino/tu che conosci il mare e le stelle come guida/prendi quel timone e insegnami la via… (Nomadi)

 

Quando arrivo al mare, avverto immediatamente il profumo di liquerizia selvatica, al quale si mescola  quello di pino marittimo che si fa più intenso  in primavera grazie ai suoi germogli. Le alghe, il salmastro, i gigli di mare… profumi che hanno un’anima. Un colore lo guardi e ti delizia, invece un profumo lo senti e al profumo associ il colore che ti piace, anche a occhi chiusi. Meraviglia delle meraviglie che sa percepire solo chi ha la sensibilità adatta.
Sono passati tanti anni e il mare è stato per me una scuola, mi ha sostenuto nei momenti difficili di vita, anche economicamente. Da ragazzo, all’età di 14 anni,  dopo la scuola dell’obbligo, i miei decisero che sarei diventato un meccanico di automobili e cominciai a lavorare da subito. A quella età non si sa mai esattamente cosa fare da grande e io, seppur appassionato di qualunque cosa si potesse fare con le mani e la creatività, non ne ero completamente convinto, ma è chiaro che ai miei ciò non interessava molto.  Iniziai nell’officina  meccanica che poi sarebbe divenuta quella di famiglia e avevo come superiori: il datore di lavoro, mio fratello apprendista e uno stronzo che aveva evidentemente subìto angherie da qualche suo precedente  superiore e la voleva far pagare a me, sottoposto. Fu per me un periodaccio del quale conservo solo brutti ricordi, tanto brutti che smisi di fare quel mestiere per fare l’apprendista parrucchiere (mestiere anche quello non deciso da me). Lo stipendio allora per un apprendista, era trentacinquemila  lire al mese,  che corrispondono agli odierni  diciassette  euro, che davo in casa e a me non rimaneva mai nulla se non le mance che le generose clienti  lasciavano. Avevo la passione per la chitarra, una moto da mantenere  e tanti capelli, ciò che in effetti mancava erano i soldi, quindi, grazie al mio sport, pescavo e vendevo le mie prede.
 L’estate non c’erano grossi problemi: ora pesci, ora cozze o vongole, tutto senza muta.  Così guadagnavo qualche lira per campare dignitosamente,  riuscendo a offrire anche un gelato alla fidanzatina di turno. Per quello che riguardava l’inverno la musica era diversa, provai anche a progettare una muta fatta con camere d’aria ma fu un fiasco totale.
 La mia prima attrezzatura fu una muta Technisub da 3 millimetri con cerniera sternale. Scoprii dopo averla acquistata che era buona solo per l’estate, senza protezioni né cappuccio per la testa, tanto meno guanti e calzari. L’amico che me la vendette assicurò che andava benissimo per l’inverno. Oggi non è più mio amico, ovviamente. Dato che comunque il pesce avrei dovuto pescarlo e venderlo sempre, tutto l’anno, ci provai comunque. Era dicembre e arrivai in moto a Foce Verde, località mia preferita per la caccia subacquea. Mi spogliai velocemente e  infilai con qualche difficoltà, ma tanto orgoglio, la muta pagata a rate trentacinquemila lire che negli anni Settanta erano una cifra considerevole. In quel periodo, branchi di spigole giganti e grosse orate affollavano il mare. Entrai in acqua, tremando ma speranzoso che la cosa migliorasse: dopo cinque minuti purtroppo ero blu dal freddo. Provai lo stesso a pescare ma il fucile non rimaneva in linea di mira, sparavo e sbagliavo continuamente i bersagli, seppur di grossa mole.
 Il tremore da ipotermia era violento, mi sconquassava dentro. Rientrai a terra con un polpo gigante al quale avevo sparato più volte a causa del tremore. Mi  rivestii velocemente e non senza difficoltà, le mie mani avevano perso completamente la sensibilità.  indossai il casco e andai a vendere la preziosa preda, mi sentivo però strano e debole, a casa capii perché: avevo una febbre da  cavallo con una forte sinusite.  Solo dopo dosi massicce di antibiotici e decine di aereosol  il malanno passò.
Una volta guarito, come al solito, mi misi alla ricerca di una soluzione al grosso problema che avevo. Pensa e ripensa, risolsi così: la priorità l’aveva innanzitutto  la testa che era la parte più importante da proteggere, pensai quindi di infilare due cuffie da piscina una sopra l’altra, questo, mi dissi, avrebbe garantito un minimo di calore. Sotto la muta da tre millimetri decisi di indossare  una maglia di lana e dei mutandoni, di quelli che si usavano allora  nell’esercito, erano di color carne e lunghi sino alla caviglia. Ai piedi infilai due paia di calzettoni di lana, sempre di provenienza militare, acquistati insieme alla maglia e ai mutandoni  al mercato americano, per pochi spiccioli. Alle mani misi guanti di gomma da cucina, rubati a mia madre, erano però di colore rosa e la mia dignità mi impediva di indossarli e cosi li rivoltai al contrario, dalla parte interna che era di colore bianco. Mi ero, con questa strategia, assicurato una quarantina di minuti di autonomia e di calore che mi avrebbero  protetto dal gelo invernale. Pescavo in quei quaranta gelidi minuti di immersione, tanti pesci e li vendevo ai ristoranti o ai vicini di casa. Racimolai così una bella cifra che mi permise l’acquisto di una muta Bechaut da 5 millimetri (anche questa a rate), dura come il cuoio ma “da apnea”  cioè senza cerniera. Era nera,  zigrinata all’esterno con delle strisce di tessuto giallo che tenevano insieme i vari pezzi, malamente incollati e foderata internamente. Con un colpo di fortuna rimediai anche pinne, maschera e boccaglio professionali:  non avrei avuto più freddo e le cose sarebbero andate molto meglio.

martedì 3 febbraio 2015

A sostegno di quanto ho spiegato ieri sera in piscina...

Questo breve tutorial è stato realizzato per il canto ma spiega in sintesi la lezione di ieri sera... Mi raccomando, fate gli esercizi che abbiamo provato. Giovedì andremo oltre...