mercoledì 19 dicembre 2012

...FATE I COMPITI PER DOMENICA....

BEL VIDEO DIDATTICO PER CHI VUOLE CIMENTARSI NELLA PESCA SUBACQUEA INVERNALE....


http://youtu.be/uLu8F9I3Oew

SENZA PAROLE...

In questo momento sto ascoltando un cd dei mitici ABBA, Nome palindromo di un complesso svedese che ha fatto ballare un'epoca di ragazzini (me compreso), è ovviamente un caso che il cd sia saltato fuori alla fine dell'anno, periodo questo, in cui si tirano le somme dei 12 mesi passati a lavorare,pescare,sperare e realizzare tanti sogni e progetti. Siamo alla a fine del 12simo  mese del 2012, del 18esimo anno di attività del circolo, dei 36 e più anni passati sott'acqua senza respirare, del 50esimo anno della mia vita e così via in cui si sono tirate tante di quelle somme!
 Questa sera ci sarà la cena sociale del "nostro"circolo subacqueo, è una creatura questa che ho fortemente voluto tanti anni fa, basti pensare  che per fondare un circolo sportivo c'era l'obbligo di tesserare come minimo 18 persone tra le quali anche 2 minorenni,  prontamente tesserai anche mia madre allora 70enne,(che non sa nuotare) mia sorella e un sacco di parenti e amici, tutti bipedi terrestri ai quali devo aver fatto pena, quindi per obbligo parentale o per amicizia, tutti si sono prestati a "prestarmi" (scusate la cacofonia) la loro identità per qualche tempo. Questa mattina ho scorso la lista di persone che interverranno alla cena di Natale, siamo sino ad ora in 45 e mancano ancora delle conferme, pensate che alla prima pizza societaria di fine anno di allora, eravamo in tre persone, tutti e tre con una viscerale e irresistibile voglia di mare e di pesca subacquea, allora avevamo anche le tute da ginnastica, tutte e tre uguali e con tanto di logo, era un buon biglietto da visita quando andavamo in giro per l'italia a far gare e a procurar battaglia. Oggi siamo ancora qui, noi tre più tutti gli altri. Le tute le abbiamo ancora ripiegate come stendardi d'altri tempi, conservate come reliquie decisamente fuori moda con dei brutti colori resi ancora più brutti dalle tante ore passate in mare.
Ecco, questa è una delle cose di cui vado fiero...
Buon Natale a chi Legge.
Sandro Arcieli.

giovedì 13 dicembre 2012

ESPERIENZA UTILE PER I NEOFITI...

Ieri, come spesso succede di giovedì pomeriggio, mi sono recato al circeo per la mia battuta di pesca atta a procurare pesce da  mangiare durante la settimana. Il mare è grosso con cielo plumbeo e minaccioso, i colori sono senza luce, solo il bianco delle onde spumose spicca su tutto.
Appena entrato in acqua mi imbatto in un polpo che nuota libero, "è maschio"mi dico, e lo  catturo con le mani, "girata la testa e svuotato delle interiora  in un attimo è nel mio carniere, chi bene incomincia è a metà dell'opera...
Inizio la battuta di pesca con agguati a tutte le profondità e, al di là di qualche sarago al limite del peso dei 300 grammi, non avvisto nulla. Nel mio progredire catturo una bella salpa, la eviscero(questo pesce si nutre di alghe e se non viene spanciato subito, queste vanno velocemente in putrefazione rovinando irrimediabilmente le sue carni gustose) e va a fare compagnia al polpo nel  cavetto. I primi 40 minuti delle 2 ore che mi sono prefissato in acqua, scorrono veloci ma di spigole non ce n'è manco l'ombra, mentre sono "a fondo" e sono appostato tra gli scogli a una profondità di circa 10 metri la mia mano si va a poggiare pochi centimetri più in basso rispetto ai 10 metri ai quali mi trovo e ho la netta percezione che oltre questi, l'acqua sia più calda, provo quindi un aspetto più in basso, intorno agli 11 mt. improvvisamente si materializza una scena incredibile: Vengo circondato  da centinaia di muggini dorati(cefali dorini o di mare) non sparo.In genere, se ci sono spigole in zona, queste, per sfuggire ai predatori quali ; il pesce serra o barracuda, si mimetizzano proprio tra i cefali. Avvisto una spigola bella ma è di coda, sparo ma la "liscio", sono stato distratto da un mega-ultra-maxi muggine, veramente extra large... intanto i minuti passano e il mare si fa più grosso, è la testa della perturbazione. oramai il sole, anzi la luce del sole filtrata dalle nuvole, sta scemando e devo rientrare, sparo 6 volte e centro 6 pesci di discrete dimensioni, solo uno, sparato male si "sgroppa" e fugge via, per fortuna ferito non letalmente, vai penso, e non morire, mi raccomando!
Ecco, rientro a terra dove incrocio Fabrizio, anch'egli con delle prede, due bei polpi, anche io ne ho incontrati molti ma tutte Femmine gravide, ovvio che non le ho uccise.
in meno di 2 ore ho catturato svariati kg di pesce, quanto mi basta per tutta la settimana e oltre.
L'esperienza di questa giornata è stata grande: mai dare nulla per scontato, mai rinunciare, cercare di "leggere" il mare, di individuare dove i pesci vanno a mangiare o a defecare, cercare l'acqua calda e la giusta corrente, non "pensare" come i pesci, ma agire d'istinto come se fossimo noi degli animali selvaggi...
Ci vediamo in piscina questa sera.
Sandro

mercoledì 12 dicembre 2012

MERCOLEDI 19 DICEMBRE PIZZA SOCIALE

CIAO A TUTTI,SOCI E NON.
COME E' ORMAI CONSUETUDINE DA ANNI, IL CIRCOLO SUBACQUEO "APNEA LATINA"  SI RIUNIRA' MERCOLEDI' SERA 19 DICEMBRE PER UNA PIZZA DI GRUPPO, CON L'OCCASIONE CI SCAMBIEREMO GLI AUGURI DI NATALE.
L'APPUNTAMENTO E' PRESSO LA PIZZERIA " IL PARCO" NEL CENTRO DI LATINA, SIETE PREGATI DI DARNE AMPIA DIFFUSIONE.
FATEMI SAPERE CHI E QUANTI SAREMO PER POTER PRENOTARE....

martedì 11 dicembre 2012

Renato Savioli

Oggi Renato Savioli avrebbe circa 54 anni. Sarebbe "uno dei vecchi" che come me e pochi altri, faceva la pesca subacquea con la muta inadatta, un solo fucile e ad aria compressa della mares modello "Medisten" e pinne in plastica dura della Cressi, modello "Gara", quando non rimediavamo un passaggio su di una barchetta o gommoncino con 'impegno di portare come pedaggio,al proprietario, una cospiqua quantità di cozze o qualche bel sarago, ci tuffavamo dalla punta del pontile della nucleare, era un bel volo di circa 4 metri, grazie a  quell'esclusivo punto di partenza, risparmiavamo 300 metri di nuoto, infatti, diversamente, la partenza avveniva dalla spiaggia.
Renato aveva scelto di fare il pescatore subacqueo di professione, pescava e vendeva  tutte le prede e, quando rientrava e non aveva pescato, era veramente arrabbiato, poi siamo cresciuti e il pontile sostituito dai rispettivi gommoni, ci incrociavamo comunque per mare o a fosso mascarello mentre alavamo o salpavamo i nostri gommoni, ci incontravamo alle gare dove era sempre o quasi, il primo classificato, ricordo un suo campionato italiano con ben 22 saraghi, che pescata! Un lunedi di ottobre del 1986 mi arriva una telefonata. Era mio Fratello che mi dice "sai niente di Renato?" Pensavo a un incidente stradale o qualche cosa di simile ma il silenzio di mio fratello era fin troppo eloquente, Renato era sparito in mare. A quel tempo oltre alla pesca subacquea  facevo parte di una squadra di sommozzatori (con le bombole per capirci) ed ero iscritto nelle liste della protezione civile, ci chamavano per cercare o recuperare persone morte o disperse in mare. Agganciai il carrello, caricai le bombole e in poco tempo ero a fosso mascarello, la prima cosa che notai fu la Macchina di Renato parcheggiata, con il carrello attaccato dietro, una volvo station vagon. L'aveva comperata con i suoi soldi e la pagava con la pesca, anche se  in realtà aveva un'altro lavoretto, consegnava i giornali per conto del papà che aveva un magazzino di distribuzione appunto. alai il gommone e notai che nè carabinieri nè vigili del fuoco avevano le mute indossate, noi sì, eravamo pronti, ancora una volta, come sempre. Il mare era grosso ma tutti noi amici, speravamo che avesse avuto una avaria al gommone, speravamo che si fosse sentito male e fosse impossibilitato al rientro in porto, e dovevamo andare. Il gommone fu localizzato subito, era ancorato e semisgonfio dalla bassa temperatura notturna, sul pagliolato c'era la sua giacca a vento e per un attimo tutti sperammo vi fosse lui all'interno che dormiva beato. In realtà la giacca era desolatamente vuota, nè Renato nè altro, c'era anche una piccozza da muratore e un sarago morto stecchito, uno scoglio pieno di datteri di mare, Brighella di un Renato....
Con il mare grosso ci immergemo comunque e cercamo il corpo per una decina di giorni, io rischiai il licenziamento, mi distrussi in mare insieme a pochi altri fedelissimi, infatti da 20 persone che eravamo, rimanemmo in 3 o 4... Rinunciammo.
Due o 3 anni dopo un bimbo, mentre faceva il bagno in estate trovò un cranio umano, e, lo stesso anno, durante una gara di pesca subacquea a foce verde, un atleta trovò in una tana, i poveri resti di Renato, una tibia, poche ossa del piede, qualche vertebra,un pezzo di muta. In quella tana molto angusta abbiamo cercato tutti, era la sola nei pressi del gommone ancorato, ma niente, era vuota... Chissà che cosa è avvenuto. Domenica mattina presto, sono andato a vedere il mare e ho fatto un giro a fosso mascarello, là sotto appesa al muro di sostegno del pone,c'e, o meglio, c'era,  la lapide in ricordo di renato che diceva" Gli amici aspettano il tuo ritorno in riva al mare" ho alzato gli occhi per salutarlo e ho notato che era sparita, senza capire ho guardato a terra e ho trovato la lapide sbriciolata, letteralmente polverizzata,chi può averlo fatto e perchè? Io non lo so, non immagino perchè la testa delle persone gira in un certo modo ma, una cosa è certa, con o senza la lapide, io apetto ancora il ritorno in riva al mare di quell'amico e compagno di tante meravigliose aventure...

mercoledì 5 dicembre 2012

Dal 15 novembre, pneumatici da neve o catene obbligatori a bordo...Ma sarà vero???

Qualcuno potrebbe storcere il naso perchè c'entra poco con la pesca subacquea ma...
Dal 15 novembre è scattato un decreto legislativo che impone, anche per la regione Lazio,e solo per le strade statali e regionali sotto l'egida dellANAS,  l'obbligo di portare a bordo le catene  da neve, o di montare gli pneumatici termici,  multa fino a 318 euro per chi non rispetta la legge. In realtà al di là della prudenza che abbiamo l'obbligo di osservare,   non è cosi per tutte le strade, di seguito l'elenco  dei tratti stradali LAZIALI ove rispettare la regola di cui sopra.



Lazio Autostrada A24 Roma - Teramo: dal km 33,300 (Vicovaro - Mandela) al km 149.000 (Basciano - Villa Vomano): dal 15 novembre 2012 al 15 aprile 2013;
Autstrada A14 tra Porto Sant'Elpidio e Poggio Imperiale dal 1 dicembre 2012 al 15 aprile 2013;
Autostrada A25 Roma - Pescara, tratto Svincolo di Torano - Pescara: dal km 73.671 (svincolo direzionale Torano) al km 196.000 (Pescara innesto A14): dal 15 novembre 2012 al 15 aprile 2013.
Strade statali: SS 4 via Salaria, dal km 97,000 al confine regionale con le Marche; SS 17 dell'Appennino Abruzzese, da Antrodoco al confine regionale con l'Abruzzo

martedì 4 dicembre 2012

Ci siamo....

Questa mattina sono uscito di casa e... Ho sentito puzza di spigole, me lo dicono i miei piedi congelati, il naso rosso e semiaddormentato, me lo dicono il freddo e le recenti mareggiate.
Finalmente potremmo, in solitaria o in compagnia, dare il via alla stagione di caccia alla spigola.
Personalmente preferisco le battute in solitaria, questo perchè, durante l'inverno, la situazione di caccia a questo splendido predatore, cambia in continuazione, è probabile che, arrivati "primi" all'alba, con le membra addormentate dal freddo o dal ghiaccio della notte, non vedremo una pinna, poi magari verso le 10 o mezzogiorno la situazione può cambiare, e un compagno di pesca non potrebbe avere a disposizione lo stesso tempo che ho io o viceversa.  Grazie alle maree e alla luna tutto il panorama potrebbe cambiare, Mò vi racconto un fatto:
L'anno scorso, coinvolgo Il buon ALBINO in una delle mie scorribande, la sera prima gli dico" Mi raccomando, vienimi a prendere A' BUIO, cioè, quando è ancora notte, che così arriviamo primi su un posto che conosco molto bene e dove spesso si catturano bestioni" Il poveraccio, non avendo il coraggio di spengere il mio entusiasmo, annuisce pensando" MA A MME', CHI ME LO FA 'FFA?" Il mattino dopo  eccoci,al mare con il gommone in acqua, con i piedi nel ghiaccio a infilarci le mute, è ancora notte e  siamo in navigazione verso...(non ve lo dico) controlliamo il termometro e segna 3 GRADI!!!Siamo pronti e Alby mi fa"A 'Sà, ma ddò annamo? è notte!!!  E i pesci, pure se ci sono, manco li vediamo!!!Già hai ragione dico, e inizia una gara di Barzellette allietata da sorsi di thè bollente e cioccolato fondente a gò gò, i piedi e le mani non li sento oramai più, forse è vero, è un pò prestino mi dico, nel frattempo e dopo un numero incredibile di battute da osteria che manco un camionista, si fanno le 6 e 40, il sole non c'e', è nascosto dale nubi ma comunque, anche se in parte, fa il suo dovere e inizia ad albeggiare...
Entriamo in acqua con potenti e lunghi fucili, l'acqua è molto limpida e servono queste armi, dopo  due ore manco un pesce, ce ne andiamo sconsolati anche perchè l'appuntamento con gli allievi del corso è per le 9 e mezza a Mascarello, rientriamo in porto e andiamo con tutto il gruppo a pesca, verso le 13 rientriamo con dei bei pesci e incrociamo un mio conoscente percatore che era uscito pensate, alle 10! IN POCHI MINUTI AVEVA CATTURATO 4 SPIGOLONI dai 4 kg in giù... Porcavaccamannaggialapupazzamavaffanbrodoeccheccacchio!!!Penso...
Come vedete amici miei, il detto che "chi dorme non prende pesci" non vale sempre....
ci vediamo questa sera in piscina  OTTO E MEZZA!!!


venerdì 30 novembre 2012

Questione di .... culo!

Anche nella pesca, come in tutte le cose, il culo gioca sempre la sua parte....

martedì 27 novembre 2012

SIGNORAGGIO BANCARIO...

http://youtu.be/AsoYXIDVQQw
SALVE AMICI.
QUESTO VIDEO, LO SO, NON C'ENTRA NIENTE CON I NOSTRI POSTS QUOTIDIANI ,MA OGNI TANTO E' BENE SAPERE COSA AVVIENE FUORI DALL'ACQUA....

venerdì 23 novembre 2012

AVVISO VALIDO PER GLI ISCRITTI DEL CORSO DI PESCA IN APNEA 2012 E PER I VETERANI

MARTEDI PROSSIMO, CHIEDO A TUTTI GLI ISCRITTI AI CORSI DI PESCA SUBACQUEA IN APNEA DI ESSERE PRESENTI IN PISCINA DALLE 20.30.
IL PERCORSO DIDATTICO CHE STIAMO AFFRONTANDO RIGUARDA LA RESPIRAZIONE, L'AMPLIAMENTO DELLA CASSA TORACICA E DEI MUSCOLI ANNESSI, IL RAFFORZAMENTO DEL MUSCOLO DIAFRAMMATICO.
IERI SERA E' STATO EFFETTUATO IL PRIMO STEP MA QUESTO HA RUBATO SPAZIO ALLO STRETCHING, CON 15 MINUTI IN PIU' POTREMMO DEDICARE PIU' TEMPO AGLI ESERCIZI.
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE,SANDRO.

giovedì 22 novembre 2012

PREDE D'AUTUNNO: IL SARAGO MAGGIORE DI ANGELO...

Questa specie è diffusa nel Mediterraneo, nel mar Nero (rara) e nell'Oceano Atlantico orientale a nord fino al golfo di Guascogna. Nei mari italiani è molto comune.
È una specie abbastanza versatile riguardo all'habitat. Si può infatti trovare su fondi duri, sabbiosi, a Posidonia oceanica e perfino all'interno delle lagune in cui la salinità non sia troppo bassa. L'ambiente preferito sono comunque quelli di scogli coperti di densa vegetazione. È una specie strettamente costiera.

 Presenta un corpo alto e schiacciato lateralmente come avviene negli altri saraghi. La bocca è abbastanza piccola armata di denti incisiviformi. Le pinne pettorali sono ampie e appuntite, le pinne ventrali sono nere con una fascia chiara al centro. Tutte le pinne impari sono bordate di nero, la pinna caudale ha un bordo nero molto più ampio.

Il colore è complessivamente argenteo, con 5 linee verticali nere (più vistose nei piccoli esemplari) alternate con 4 grigio scuro, più una macchia nera sulla parte del corpo posteriore, appena prima della pinna caudale, che non si estende al margine inferiore del peduncolo caudale. Nel periodo riproduttivo la parte superiore del muso diventa azzurrognola.
Raggiunge una lunghezza massima di 45 cm per 2 kg di peso.
IL NOSTRO SOCIO E  ALLIEVO ANGELO, HA CATTURATO QUESTO MERAVIGLIOSO ESEMPLARE DI SARAGO MAGGIORE CON LA TECNICA DELL'AGGUATO-ASPETTO, IN ACQUA TORBIDA E CON UNA TEMPERATURA DI 17° NELLE PROSPEROSE ACQUE DEL CIRCEO. CUCINATELO COSI': PESCATE UN SARAGO, LAVATELO E PULITELO IN ACQUA DI MARE, LE SUE INTERIORA E LE SUE SQUAME NON ANDRANNO PERSE, SERVIRANNO A NUTRIRE ALTRI PESCI! (IN CASO DI PESCE GROSSO ANDREBBE LASCIATO A FROLLARE UN GIORNO IN FRIGO)  PREPARATE UNA TEGLIA DA FORNO E METTETEVI DELLE PATATE TAGLIATE A PEZZI CONDITE CON OLIO EXTRAVERGINE, SALE E ROSMARINO (O TIMO), INFORNATE A 180° E, DOPO 10 MINUTI, AGGIUNGETE IL SARAGO PRECEDENTEMENTE CONDITO CON OLIO (NO SALE, NON DIMENTICATE CHE E' STATO LAVATO CON ACQUA SALATA, QUESTO NE ESALTA LE CARNI) VINO BIANCO E ROSMARINO (O TIMO) LA COTTURA VARIA A SECONDA DELLA GRANDEZZA DEL PESCE, BAGNATELO SPESSO CON IL CONDIMENTO PRESENTE NELLA TEGLIA E, A POCHI MINUTI DALLA FINE DELLA COTTURA AGGIUNGETE UNA MANCIATA DI OLIVE TIPO "GAETA" RILASCIANO UN BUON PROFUMO, SFORNATE E SERVITE...
BUONA CENA!!!
SANDRO.

lunedì 19 novembre 2012

Il polpo (Octopus vulgaris) è un mollusco cefalopode che si distingue chiaramente dai suoi simili calamaro e seppia perché dotato di otto tentacoli invece di dieci. E' pescato in tutto il Mediterraneo,  e se ne possono trovare due specie: il polpo di scoglio e quello di sabbia. Il primo ha la carne più prelibata e gustosa e si distingue dal secondo per una doppia fila di ventose sui tentacoli. Viene venduto sia fresco sia surgelato e sebbene i polpi venduti singolarmente generalmente non superino il chilogrammo, non è raro per i pescatori trovare esemplari di cinque-sei kg. Dal punto di vista nutrizionale, come molti molluschi è ricco di tessuto connettivo e quindi può risultare di difficile masticazione e digestione; inoltre contiene una quantità ridotta di proteine rispetto ai pesci. Il pregio è il ridotto apporto calorico, dovuto a una bassissima percentuale di grassi e a un alto contenuto acquoso, che ne fanno un cibo saziante e indicato per una dieta ipocalorica, a patto di non condirlo con olio ma preferire limone, aceto e spezie. Contiene una discreta percentuale di alcuni minerali, come calcio (144 mg/100 g), fosforo (189 mg) e potassio (93 mg).
A me piace molto la preparazione del "SALAME" di polpo, fate così: PESCATE UN POLPO, pulitelo SEMPRE in mare, rimane più saporito, se è molto grosso, congelatelo almeno per 24 ore, scongelatelo e bollitelo in pentola con acqua, per almeno 45 minuti, lasciatelo freddare e preparate della pellicola trasparente nella quale lo avvolgerete con forza, lasciatelo un paio di ore in frigo al fresco e, al momento di servirlo, eliminate la pellicola in corrispondenza del taglio del coltello e affettate, scondito o condito è  ottimo come antipasto o secondo piatto.
In foto il nostro socio e allievo Walter con delle prede d'autunno.
Ps: A dicembre questi intelligenti cefalopodi, deporranno le uova, lasciateli stare onde evitare catastrofi ecologiche. Nel periodo della "cova" questi meravigliosi animali, vivranno praticamente sempre all'imboccatura della tana insieme alla covata per ossigenare i piccoli ed evitare attacchi da predatori, inoltre le carni saranno flaccide e senza sostanze nutritive, infatti in questo periodo il polpo non mangia per settimane rimanendo così denutrito, basti pensare che un polpo di un paio di kg, in questo periodo, una volta cucinato, non peserà che poche centinaia di grammi.
Rebus: come si fa per distinguere un polpo maschio da una femmina?????
Risposta: La Femmina ha i tentacoli lunghi e sottili, il maschio, viceversa, corti,tozzi e muscolosi

giovedì 15 novembre 2012

ATTENTI A QUEL TIPO...




Se qualcuno dei soci in piscina, ha notato tra la corsia 5 e la corsi 6, un tipo pelato, o, "diversamente pettinabile" (per usare un termine politicamente corretto) un siciliano  doc che va in apnea da una vita ed  è abituato a pescare là dove pochi osano,  uno che non "se la tira" uno che ama gli animali e sa di mare e conosce il mare, chiamatelo per nome, Salvo vi risponderà con un sorriso, il sorriso degli uomini del sud, il sorriso di una persona sempre disponibile, un amico.
Mi sono permesso,(senza il suo consenso) di presentarlo ai soci con qualche bella preda catturata nelle ultime settimane...

sabato 10 novembre 2012

L'ANGOLO DEL MERCATINO


UN NOSTRO ASSOCIATO PROPONE QUESTO MERAVIGLIOSO AFFARE: GOMMONE JOKER BOAT 5.80 CON motore 90 CV OMOLOGATO OLTRE LE 6 MIGLIA, COMPLETO DI TUTTE LE DOTAZIONI DI BORDO AGGIORNATE, CARRELLO PERFETTO IN TUTTO €. 5500,00 (CINQUEMILACINQUECENTO)
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venerdì 9 novembre 2012

PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE

Quante volte ci è capitato di sottovalutare l'effetto deleterio che il mare e  il tempo hanno sulle nostre attrezzature. Pensate come sia facile rovinare una giornata di pesca per colpa della cintura di zavorra tarlata, la muta che si è scollata, il cinghiolo della maschera che sta per spezzarsi, e, per chi va in mare con il gommone,  una ruota che si sfila dal carrello a causa dei cuscinetti rimediabilmente compromessi dai tanti alaggi in mare, il motore che non parte o  che peggio, ha il timone bloccato.Perchè vi dico tutto ciò?? Mò vi racconto:
Ieri, dopo aver visto che le condizioni meteo cambieranno presto, mi organizzo per una battuta in solitaria in quel del circeo nella speranza di beccare qualche pesce per cena. Alle 13.00 sono al mare con il gommone agganciato, tutto è pronto, muta, fucili di varie lunghezze,pinne e tutto ciò che serve, il gommone lo tengo presso un cantiere al mare, in balìa di aria salmastra e pioggia (purtroppo) un controllo rapido e via, dopo circa 4 km. TAC! Sento la macchina sobbalzare e vibrare in maniera insolita, guardo dalo specchio retrovisore e noto del fumo bianco provenire dal pneumatico destro PORCAPUTT...MANNAG....MALEDIZ....MA VAFFANC... Mi rendo conto subito di quello che è successo, il tempo e l'acqua di mare  hanno logorato la parte interna dell'assale ruote, il quale ora è spezzato irrimediabilmente, metto il triangolo e chiamo il carro atrezzi che arriva "entro" 1ora, sono oramai le 14.00 passate, dò indicazioni all'omino del carro e vado comunque a pesca, io da ora non gli servo più.
Arrivato al circeo il sole è oramai basso ma mi butto lo stesso, in un'ora catturo 4 bei pesci 3 muggini enormi e un sarago decente, è quasi buio ed esco dall'acqua, pulisco i pesci e torno alla macchina, in tutto questo mi rendo conto di avere fame e prendo quello che trovo dagli alberi dell' hotel "punta rossa" delle succose e nutrienti Ciliegie di mare, caffè al "dopolavoro del paese vecchio di S. felice e via a casa, a fare cosa? A CONTROLLARE TUTTA LA MIA ATTREZZATURA!!
Ci vediamo questa sera in piscina....

giovedì 25 ottobre 2012

Andrea Basile, questo Conosciuto...


Mi sono arrivate queste bellissime foto dal nostro associato Andrea.
Andrea è entrato nella nostra scuola di pesca subacqea esattamente un anno fa, le sue esigenze erano quelle che affliggono un pò tutti i neofiti di questa specialità: La tranquillità in acqua, la sicurezza e il raggiungimento dei fatidici 10 metri di  profondità. Premetto che Andrea mi diceva di non riuscire a pescare oltre il metro o poco più!
Abbiamo quindi iniziato un percorso atletico-didattico lungo e faticoso durato 6 mesi circa,(tutte le sere Andrea veniva da roma a Latina per seguire i corsi) alla fine del quale le prestazioni del nostro amico (e anche le catture) sono notevolmente migliorate, Nella sua email mi racconta di belle pescate in sicilia a circa 18 metri di profondità e in assoluta tranquillità.Tutto questo grazie anche alla sua tenacia e completa dedizione a questa meravigliosa disciplina.
BRAVO ANDREA!!! Il  tuo brevetto ti aspetta...
 


mercoledì 17 ottobre 2012

PULIZIA DEI FONDALI, LEGGERE BENE!

CHI VOLESSE PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE RELATIVA ALLA PULIZIA DEI FONALI DI FOCE VERDE E' PREGATO DI COMUNICARMELO ENTRO DOMANI(GIOVEDI') IN QUANTO EVO ORGANIZZARE I GOMMONI PER TUTTI.
GRAZIE ANCHE DA PARTE DI NETTUNO, DIO DEL MARE...
IL MIO TELEFONO 3331907841
Buona Giornata a tutti,Sandro.

martedì 16 ottobre 2012

mercoledì 10 ottobre 2012

NODO "GASSA D'AMANTE"

Questo è il nodo "Gassa d'amante" che abbiamo imparato ieri sera in piscina.

La gassa d'amante, chiamata anche nodo di Bulin, nodo bolina, nodo bulino, cappio del bombardiere, o semplicemente gassa, è un nodo ad occhiello. Questo tipo di nodo può essere eseguito su qualsiasi tipo di cima o corda. Benché sia conosciuta anche come "il nodo che non slitta mai", può presentare qualche problema con le cime elastiche in caso di cicli di carico e scarico a bassa tensione. Pregio principale di questo nodo è di non essere scorsoio, ma allo stesso tempo non si stringe mai troppo, e nonostante sia generalmente molto sicuro, può essere sciolto facilmente, anche quando la corda è bagnata.
Dopo il semplice e il savoia, la gassa d'amante è il nodo più utile e facile da imparare. Può essere eseguito velocemente anche solamente con una mano, anche in condizioni d'emergenza e di maggior difficoltà.
La gassa d'amante, come gli altri nodi ad occhiello, può essere fatta per essere successivamente passata sopra un oggetto come una bitta. Diversamente da molti altri nodi ad occhiello, la gassa permette che il corrente passi attraverso un anello prima che il nodo sia legato. Questa caratteristica unica della gassa, la rende un conveniente nodo ad occhiello e un nodo di cui tutti dovrebbero acquisire la padronanza. Una gassa legata ad un'altra è un modo per unire due corde, anche se molti altri nodi preservano maggiormente la resistenza iniziale della corda.
La gassa d'amante, o meglio una delle sue varianti come la gassa d'amante doppia, è alle volte usata dagli scalatori per allacciare la fine della corda all'imbrago. Il vantaggio della gassa d'amante in questo caso è che il nodo è facile da slegare anche dopo che è stato caricato. Lo svantaggio è che, mentre è un nodo molto forte sotto carico, ha una tendenza ad allentarsi e a slegarsi quando è scarico e agitato per un po', come potrebbe accadere durante una scalata; nella fattispecie è preferibile il nodo a otto ripassato.
Ci vediamo venerdì in piscina....
Sandro.


martedì 9 ottobre 2012

Pulizia del mare rinviata di 7 giorni

COMUNICATO A TUTTI I PARTECIPANTI DE   "LA PULIZIA DEL MARE"

LA MANIFESTAZIONE E' SLITTATA DI UNA SETTIMANA..
CI VEDIAMO DOMENICA 21 OTTOBRE, SIETE PREGATI DI DARMI CONFERMA AFFINCHE' IO POSSA ORGANIZZARE AL MEGLIO...

mercoledì 3 ottobre 2012

L'occasione mancata



E’ incredibile la potenza con cui, a distanza di tempo, certi ricordi riaffiorino.


I dettagli nitidi, ogni particolare, i colori, i rumori, le sensazioni, tutto torna a galla, quasi a permetterti di rivivere il momento.

Ed eccomi qui, colto da un raptus di scrittura, approfittando del tempo disponibile durante l’ennesimo volo, a mettere nero su bianco questo raccontino, nella speranza che chi lo leggerà possa rivivere il momento, così come io lo ricordo.

Allora prepariamo “Highway to hell” sull’impianto Hi-Fi, tralasciamo i preparativi fatti per il viaggio e spostiamoci dall’altra parte dell’emisfero.

La battuta di pesca si svolge nel blu, sul reef lato sud dell’isola di Mnemba, a largo di Zanzibar.

L’uscita è organizzata dal buon Eric Allard, che (sogno di molti e fortuna di pochi) ha fatto di una passione una professione: http://www.extremebluewaterspearfishing.com

In barca siamo in 4 a pescare: Eric, Nigel, Sergei ed il sottoscritto..

L’organizzazione a bordo è impeccabile, merito di Ali, “barcaiolo” di rara efficienza, perennemente indaffarato a tenere in ordine le attrezzature.

Competenza, disponibilità e simpatia fanno di Eric e Nigel una eccellente coppia di “guide” per la pesca nel blu.

L’artiglieria e quella delle grandi occasioni, in linea con le aspettative e le anticipazioni ricevute prima della partenza.

Io pesco in coppia con Sergei, giovane e taciturno sudafricano, e tra un drift e l’altro ci alterniamo nel prenderci cura del flasher.

Ci spostiamo in barca più volte alla ricerca del punto in cui la corrente battendo sul reef innesca la catena alimentare al vertice della quale ci sono le nostre prede.

La visibilità è buona, diciamo una ventina di metri. Sotto le pinne una sessantina di metri. In lontananza si intravede, bianca spumosa, la linea del reef, ed il rombo continuo dei frangenti, smorzato dalla distanza, è l’unico suono percepibile oltre ai motori dell’imbarcazione, a bordo della quale Ali non ci perde d’occhio.

Chiudi gli occhi e prova ad immaginare: l’acqua è calda, pulita, ti lasci cullare dalle onde oceaniche, scendi in vista del flasher, scruti nel blu alla ricerca di un pelagico in avvicinamento, accompagnato dal canto delle balene… dalla cortina blu-cobalto potrebbe sbucare di tutto.

Drift dopo drift la monotonia delle planate nel blu è rotta solo dalla fugace apparizione di delfini, mante, tartarughe. Ma ecco che di colpo qualcosa cambia!

(E’ questo il momento di far partire il brano degli AC/DC)

C’è mangianza. Di lato, davanti, dovunque giri lo sguardo, sono comparse le inconfondibili sagome affusolate di Wahoo. Sono dappertutto! Sergei ne colpisce uno, il pesce schizza via prima verso il fondo, poi verso la superficie, tirandosi dietro il fucile, la sagola galleggiante, le boe; segue Sergei aggrappato all’ultima boa… segue un squalo toro che è schizzato fuori dal blu.

La scena è veramente buffa: pesce, fucile, sagola, boe, uomo, squalo! E l’uomo non si accorto di nulla! Ti chiedi: “quante volte mi è venuto dietro uno squalo senza che me accorgessi?”

Il tempo di mettere il pesce in barca e siamo di nuovo in pesca.

I wahoo sono ancora li, gironzolano sotto di noi nei primi 15 metri. Molti a pelo d’acqua. Quelli più corpulenti restano bassi ed ho giusto il tempo di fare un tuffo per lisciarne uno che mentre ricarico, davanti a me, da ore 2, a pelo d’acqua, vedo arrivare un marlin.

Un fantastico, tozzo, massiccio, imponente marlin. Un fascio di muscoli carico di un intenso blu luminescente. Maestoso, per descriverlo con un solo aggettivo.

Il bestione mi sta transitando (non mi viene un altro temine più appropriato) davanti in tutta calma. Sono tentato di allineare il fucile e tentare l’impossibile, ma rinuncio. E’ a circa dieci metri e riuscirei a malapena a punzecchiarlo.

Il pesce, incede quasi per magia, con impercettibili movimenti della smisurata falce di coda. Dirige dritto verso Sergei, che ignaro di quello che sta per succedere, se ne sta a galla alla mia sinistra col fucile penzoloni, lo sguardo verso il fondo.

(Solo ora mi rendo conto di non avere percepito alcun pericolo, ne per me, ne per il compagno di pesca. E solo ora mi rendo conto di quanto si è vulnerabili in una tale circostanza.)

Vorrei che Sergei si accorgesse dell’arrivo del pesce, vorrei che fosse pronto a premere il grilletto al momento giusto, vorrei richiamare la sua attenzione in qualche modo. Un suono gutturale, qualcosa…ma mi freno nel timore di allarmare il pesce.

E allora mi metto comodo in poltrona e mi godo lo spettacolo.

Il pesce compie un arco e converge deciso verso Sergei. Man mano che il pesce si avvicina all’uomo realizzo le sue dimensioni, che stimo nell’ordine dei 250 chili. Tengo le dita incrociate e faccio il tifo per il compagno che finalmente ha un sussulto quando vede la testa del pesce sfilagli davanti al naso. Il cuore deve essergli arrivato in gola, ha appena il tempo di sollevare la punta del fucile e lasciar partire l’asta che va a piantarsi sul groppone del marlin.

E’ il finimondo. In un nanosecondo ad occupare la scena resta solo una scia di bollicine.

Pesce, fucile, sagolone, boe: tutto sparito. Mettiamo la testa fuori dall’acqua a cercare le boe.

“Hai visto?” mi chiede, spaesato ed eccitato per l’accaduto. Si insomma, spari una bestia del genere, l’attrezzatura sparisce nel blu e ti ritrovi a galleggiare in mezzo all’oceano senza sapere bene cosa fare!

Chiamiamo la barca e saliamo tutti a bordo. OK, calma. “Da che parte è andato?” chiede Eric.

Ora questa domanda appare scontata se devi inseguire un’automobile, ma nel caso in questione, pare quasi una battuta. Comunque iniziamo a pattugliare la zona circostante procedendo verso il largo.

10 occhi a scrutare l’orizzonte. Poche parole. Molti pensieri. Chissà cosa pensavano gli altri.

Io ero combattuto. Da un lato la goduria della scena appena vissuta, l’aspettativa di mettere a bordo un pesce da trofeo, dall’altro la consapevolezza di avere irrimediabilmente mancato l’occasione. Beh, era proprio la speranza di incontrare un pesce del genere che mi aveva portato li, e quel babbeo mi va a passare fuori tiro!

Se non fossi stato impegnato a caricare il fucile, forse si sarebbe avvicinato? Se avessi avuto un lanciasiluri forse avrei potuto tentare la cattura? Se, se, se…

Dopo minuti interminabili di sconforto, finalmente l’avvistamento della boa riporta tutti alla realtà e all’ottimismo. Accostiamo alle boe che vengono trascinate dal nuoto poderoso del pesce in fuga, Sergei (tocca a lui fare tutto, è il suo pesce) scende in acqua ed aggiunge altre due boe alla linea galleggiante, che continuiamo a seguire finché questa, rallentando, indica che il pesce si sta stancando. E’ ora di doppiare il marlin. La barca sopravanza il pesce e Sergei viene condotto e messo in acqua sulla traiettoria di fuga.

Anche Eric, armato di telecamera, entra in azione e appena mette la testa sotto il pelo dell’acqua dal boccaglio farfuglia qualcosa come “Oh shit, it’s a beast!”

Il pesce passa veloce senza dare l’opportunità di essere filmato e senza concedere un secondo tiro. Sergei si aggrappa al sagolone e viene trainato insieme alle 4 boe: tenta inutilmente di risalire il sagolone per portarsi a distanza utile per piazzare il colpo risolutore.

Dalla barca Eric e Nigel impartiscono consigli all’affaticato pescatore, ma non c’è storia; il marlin è ancora vigoroso e non mostra cenni di cedimento. I minuti trascorrono e all’improvviso succede quello che tutti temevamo: il pesce decide di inabissarsi. Guardiamo, sbigottiti, le boe che inesorabilmente, una ad una, si mettono in verticale e si infilano nel blu. Plof… plof… plof… plof…

Le osserviamo increduli, quasi a tentare di tenerle su con la forza del pensiero. Irritati, consapevoli che probabilmente quelle boe non torneranno più in superficie, siamo di nuovo tutti a bordo a pattugliare l’oceano. La sfiducia cresce col passare del tempo. Sono minuti interminabili. Non so dire quanto tempo abbiamo dedicato a questa seconda ricerca mentre il sole scendeva basso sull’orizzonte. Siamo aggrediti dal pensiero per quel magnifico pesce che dopo un fantastico combattimento ha deciso probabilmente di andare a morire sul fondo, mentre una debole speranza ci porta a fantasticare che riuscirà a liberarsi dell’asta.

Comunque si è fatto tardi, c’è una bella navigazione da fare per tornare a terra, e quindi ci rassegniamo. La partita si chiude qua.

Restano il ricordo di una meravigliosa battuta di pesca, l’amara consapevolezza di avere abbandonato un fantastico pesce ferito, il rammarico di aver mancato - per pochi metri - l’occasione di una cattura da record.

martedì 2 ottobre 2012

QUESTA SERA INIZIANO I CORSI DI PESCA SUBACQUEA IN APNEA!!!

QUESTA SERA INZIA L'ANNO ACCADEMICO IN PISCINA, CON ALLENAMENTI E CORSI DI APNEA E PESCA SUBACQUEA, APPUNTAMENTO QUINDI PRESSO LA PISCINA "AMBRANUOTO" DI VIA DEL LIDO ALLE ORE 20.45...
Buona giornata,Sandro.

Campionato Italiano di Pesca subacquea in apnea 2012

Il campo di gara era sensibilmente ridimensionato rispetto alle ultime edizioni, in quanto la zona di Torre Astura è attualmente ricompresa nel comune di Roma, mentre la zona prospicente la centrale ricade nel comune di Latina. Inoltre, a causa delle condizioni meteomarine pessime, con scirocco formato ormai da alcuni giorni, le batimetriche entro i 10 metri risultavano pressoché impraticabili per la risacca e la torbidezza eccessiva dell’acqua, contribuendo a limitare ulteriormente la fascia di mare pescabile. In effetti, quasi tutte le compagini si sono ritrovate spalla a spalla nella fascia compresa tra i 10 ed i 15-16 metri. Più a fondo, fino ai 22-25 metri al massimo l’acqua sul fondo peggiorava, complice anche la cappa plumbea che ha accompagnato gli atleti per quasi tutta la gara, diminuendo l’illuminazione dei fondali. Oltre non si poteva andare senza varcare il confine esterno del campo gara.
Il poco pesce presente si concentrava nelle rare zonette in cui il grotto si innalzava sensibilmente dal fondale e presentava belle spaccature a sabbia non intasate dalla posidonia morta. L’azione di pesca degli atleti è stata resa oltremodo ardua sia dalla torbidità dell’acqua, che raramente superava i 3-4 metri di visibilità nelle zone migliori, sia dal moto ondoso che verso metà gara si è fatto più veemente, con onde di 1,5 metri.
Inoltre, la presenza di una fastidiosa anche se non fortissima corrente di scirocco costringeva gli atleti ad una fatica supplementare per non perdere i pochi punti interessanti individuati, con grosse difficoltà anche nel pedagnare le tane buone, perché spesso il pedagno veniva spostato dall’azione combinata di corrente e onde. Noi del SUB APNEA LATINA, ci siamo concentrati su di una zona che conosco bene, con un fondale che andava da 14 a 18 metri con vaste chiazze di posidonia intervallate da grotto basso che, in presenza di acqua limpida, danno grandi possibilità di catture, nella prima mezz'ora avevamo in gommone ben 4 pesci, Una bella corvina di 1300 g. un sarago di 400 g. e due tordi, uno dei quali ci ha fatto uno brutto scherzo, infatti per soli 3 grammi non è rientrato nel peso minimo condannandoci alla 12/a posizione.A detta dei giudici, eravamo, in quel momento,  la squadra messa meglio di tutti, purtroppo però nelle ore susseguenti le condizioni meteomarine peggioravano impedendci (in quella zona) di effettuare altre catture.(ndr: durante la perlustrazione delle tane mi sono imbattuto in una bella cernia di circa 5 kg. pesce che non era però ammesso e che quindi ho lasciato vivere)
Alla fine ne è scaturita una gara con poche prede, anche se quasi tutte le compagini hanno preso pesce, e con carnieri medi di 4-5 prede, con punte di 7-8 per le prime squadre classificate, nei quali hanno fatto la parte del leone i saraghi, sicuramente la preda più diffusa in queste acque. Ad arricchire e diversificare i carnieri qualche corpulento tordo, qualche rara corvina, pochi capponi, gronghi e murene ed un paio di orate.
Per i motivi sopra esposti la gara è stata anche equilibrata, senza carnieri particolarmente abbondanti, poiché la mareggiata dei giorni precedenti ha smosso il pesce azzerando di fatto il vantaggio sia dei locali, che non hanno brillato, sia di quanti avevano preparato la gara a lungo.
In sintesi hanno fatto la differenza la capacità di improvvisare ed adattarsi e, non ultimo, anche un pizzico di fortuna nello scovare a forza di tuffi a ripetizione le zonette migliori.
Quindi chi ha impostato la gara razzolando tra i 10 ed i 15 metri, nella fascia più fratturata e ricca di anfratti, ha spesso realizzzato buoni carnieri, chi invece ha optato per batimetriche maggiori non ha visto un pesce, così come quanti si sono buttati in batimetriche inferiori, nelle quali l’acqua era ancora più torbida
Le impressioni dei portagonisti:
LNI POZZUOLI – PRIMA SOCIETA’ CLASSIFICATA
Nel pochissimo tempo a disposizione per ispezionare i fondali ci siamo imbattuti in una bella zona di grotto alto e fessurato sui 17 metri dove girava poco pesce ma c’erano diverse cernie. Abbiamo deciso di tentare comunque quell’unica carta a disposizione piuttosto che marcare una squadra locale e così ci siamo messi a pescare all’agguato, mettendo insieme il carniere che ci ha regalato la vittoria. In condizioni di visibilità precaria abbiamo sbagliato molto, e la corrente non ci ha certo aiutat
MARINETTA GENOVA – SECONDA SOCIETA’ CLASSIFICATA
Gianmatteo Grossi: Siam partiti su un paio di segnali di Daniele, che qui disputa le selettive da qualche anno, ma c’era fumo sul fondo e acqua troppo torbida, così ci siamo spostati verso il largo per ispezionare un altro segnale, deserto a sua volta. Da lì abbiamo inziato a razzolare sui 15-16 metri armati di arbalete da 60 con fiocina, seguendo l’intuito e senza fare spostamenti. Abbiamo messo insieme sette saraghi, un grongo e una murena senza sbagliare praticamente nulla, solo un pesce alla fine che avrebbe potuto regalarci la vittoria.
Daniele Petrollini: Mi trovo bene in questi fondali, sui quali ho vinto due selettive. Sono soddisfatto per la performance, anche se resta il rammarico per un bel sarago di circa mezzo chilo strappato a quattro tuffi dalla fine, ma sono cose che capitano. In ogni caso, onore alla LNI Pozzuoli: hanno meritato di vincereo. Ci siamo stancati molto, ma alla fine la vittoria ci ha ripagato abbondantemente per tuttti gli sforzi!
FOCE DEL MIGNONE
Andrea SettimiLa preparazione non è stata fatta, e viste le condizioni è stato un bene, perché sicuramente chi aveva trovato pesce in preparazione non ha avuto modo di ritrovarlo in gara. Siamo partiti al largo su una zona di corvine in 22 metri d’acqua, ma i pesci non c’erano, così ci siamo spostati su un ciglio di dentici ed abbiamo insistito per un’oretta all’aspetto. La mangianza era abbondante, ma si vedeva che non girava pesce, così ci siamo spostati verso terra dove abbiamo trovato delle zone in cui il ciglio era riparato dalla corrente e c’era mangianza. Qui abbiamo iniziato ad esplorare ogni anfratto, mettendo in carniere i saraghi. Siamo stati un po’ sfortunati perché con la murena che ci è stata scartata avremmo potuto vincere.
Daniele ColangeliE’ stata una bella gara, anche se personalmente ho perso un grosso sarago che ci avrebbe regalato il gradino più alto del podio. Stavo pescando con corto e fiocina quando ho visto una bella palla di mangianza, così mi son fatto passare il novanta nella speranza di fare il colpaccio. Una volta sul fondo però ho avvistato un grosso sarago in un buco che avrei potuto colpire agevolmente con il corto, ma che non sono riuscito a catturare. Sono comunque soddisfatto per il questo risultato e per la bella giornata di sport. Se il tempo fosse stato clemente sarebbe stata una giornata eccezionale, in quanto il posto è decisamente valido, ma va rilevato che in queste condizioni si è grandemente ridimensionato il vantaggio di chi conosce il posto o ha avuto modo di preparare, mettendo un po’ tutti sullo stesso piano.
FOCE DEL MIGNONE
Andrea SettimiLa preparazione non è stata fatta, e viste le condizioni è stato un bene, perché sicuramente chi aveva trovato pesce in preparazione non ha avuto modo di ritrovarlo in gara. Siamo partiti al largo su una zona di corvine in 22 metri d’acqua, ma i pesci non c’erano, così ci siamo spostati su un ciglio di dentici ed abbiamo insistito per un’oretta all’aspetto. La mangianza era abbondante, ma si vedeva che non girava pesce, così ci siamo spostati verso terra dove abbiamo trovato delle zone in cui il ciglio era riparato dalla corrente e c’era mangianza. Qui abbiamo iniziato ad esplorare ogni anfratto, mettendo in carniere i saraghi. Siamo stati un po’ sfortunati perché con la murena che ci è stata scartata avremmo potuto vincere.
Daniele ColangeliE’ stata una bella gara, anche se personalmente ho perso un grosso sarago che ci avrebbe regalato il gradino più alto del podio. Stavo pescando con corto e fiocina quando ho visto una bella palla di mangianza, così mi son fatto passare il novanta nella speranza di fare il colpaccio. Una volta sul fondo però ho avvistato un grosso sarago in un buco che avrei potuto colpire agevolmente con il corto, ma che non sono riuscito a catturare. Sono comunque soddisfatto per il questo risultato e per la bella giornata di sport. Se il tempo fosse stato clemente sarebbe stata una giornata eccezionale, in quanto il posto è decisamente valido, ma va rilevato che in queste condizioni si è grandemente ridimensionato il vantaggio di chi conosce il posto o ha avuto modo di preparare, mettendo un po’ tutti sullo stesso piano.
FOCE DEL MIGNONE
Andrea SettimiLa preparazione non è stata fatta, e viste le condizioni è stato un bene, perché sicuramente chi aveva trovato pesce in preparazione non ha avuto modo di ritrovarlo in gara. Siamo partiti al largo su una zona di corvine in 22 metri d’acqua, ma i pesci non c’erano, così ci siamo spostati su un ciglio di dentici ed abbiamo insistito per un’oretta all’aspetto. La mangianza era abbondante, ma si vedeva che non girava pesce, così ci siamo spostati verso terra dove abbiamo trovato delle zone in cui il ciglio era riparato dalla corrente e c’era mangianza. Qui abbiamo iniziato ad esplorare ogni anfratto, mettendo in carniere i saraghi. Siamo stati un po’ sfortunati perché con la murena che ci è stata scartata avremmo potuto vincere.
Daniele ColangeliE’ stata una bella gara, anche se personalmente ho perso un grosso sarago che ci avrebbe regalato il gradino più alto del podio. Stavo pescando con corto e fiocina quando ho visto una bella palla di mangianza, così mi son fatto passare il novanta nella speranza di fare il colpaccio. Una volta sul fondo però ho avvistato un grosso sarago in un buco che avrei potuto colpire agevolmente con il corto, ma che non sono riuscito a catturare. Sono comunque soddisfatto per il questo risultato e per la bella giornata di sport. Se il tempo fosse stato clemente sarebbe stata una giornata eccezionale, in quanto il posto è decisamente valido, ma va rilevato che in queste condizioni si è grandemente ridimensionato il vantaggio di chi conosce il posto o ha avuto modo di preparare, mettendo un po’ tutti sullo stesso piano.
 

mercoledì 19 settembre 2012

Seconda Domenica di Ottobre: Pulizia dei fondali e della spiaggia a Foce Verde,Chi Viene???

CIAO A TUTTI.
STO ORGANIZZANDO UN EVENTO UNICO NEL SUO GENERE: LA PULIZIA DEI FONDALI DI FOCE VERDE, E,IN SINERGIA CON VOLONTARI A TERRA, LA PULIZIA DELLE SPIAGGE ADIACENTI FOCE VERDE.
VI CHIEDERETE,"CHE COSA C'E' DI UNICO IN TUTTO QUESTO? IN FONDO LO FANNO GIA' IN ALTRE PARTI D'ITALIA!" E' VERO DICO IO, MA SPESSO E' UNA FORMA PROMOZIONALE CHE, ALCUNI SINGOLI CIRCOLOLI SUB USANO COME VETRINA PER APPARIRE SUL GIORNALE E AVERE MAGGIORE VISIBILITA'.
ALLA LUCE DI QUESTO, HO CONTATTATO TUTTI I CIRCOLI SUB DI LATINA,APNEISTI E NON, I QUALI SPESSO SONO O SONO STATI IN CONTRASTO TRA DI LORO,RICHIEDENDO LA DISPONIBILITA' DI MEZZI E SOMMOZZATORI,  TUTTI MI HANNO DATO L'OK!
IN ACQUA AVREMO: CS APNEA LATINA, ASD APNEA ACADEMY, CENTRO SUB LATINA, PASSIONE BLU,GIORGETTA SPORT, ASTREA LATINA.
LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGERA' A FOSSO MASCARELLO CON PARTENZA ALLE 8.00 E RIENTRO  ALLE  12.00, IL COMUNE E LA REGIONE LAZIO, METTERANNO A DISPOSIZIONE DEI MEZZI PER TRASPORTARE IN DISCARICA TUTTO QUELLO CHE RACCOGLIEREMO IN MARE, RETI, COFFE, ESCHE ARTIFICIALI, PLASTICA, VETRO E GOMMA, INSOMMA, UNA PULIZIA TOTALE.
PREGO CHI LEGGE QUESTO COMUNICATO, DI DARNE AMPIA DIFFUSIONE, NON SERVONO CURIOSI MA GENTE OPERATIVA.
GRAZIE DI CUORE,SANDRO.

PS:PER QUANTO RIGUARDA I VOLOTARI A TERRA CONTATTATE ME E I ORGANIZZO IO
IL MIO TEL : 3331907841/0773662296

lunedì 17 settembre 2012

Domenica sono stato invitato a bordo del bel gommone di Fabrizio per una battuta di pesca subacquea, il carniere è stato bello con 5 saraghi e una corpulenta corvina, per me,  la più grossa della stagione...
Indovina dove la ho catturata???
Buona Giornata,Sandro.

giovedì 13 settembre 2012

...NON SOLO PESCA...



 Il nostro giovane Ferruccio si è aggiudicato il primo premio nel trofeo  di moto d'epoca "Bielle Ruspanti"  Complimenti!!!

martedì 4 settembre 2012

Cernia Curiosa ripresa nel suo habitat

Bella cernia curiosa del peso di circa 5 kg, ripresa da Ferruccio in quel di Ventotene...

A OTTOBRE, TUTTI IN PISCINA!!!!

CIAO, VI RICORDO CHE DAL 2 OTTOBRE INIZIERA' LA PISCINA, L'ORARIO E' SEMPRE DALLE 9 ALLE 10 IL MARTEDI' E VENERDI', (RITROVO ALLE 8.50 IN VASCA PER BRIEFING E ALLUNGAMENTO MUSCOLI) PER IL PAGAMENO DELLA RETTA E RINNOVO TESSERA VI PREGHEREI DI CONTATTARMI PRIMA, O DI VENIRE IN NEGOZIO, ALTRIMENTI LA PRIMA SERA LA PASSERO' A RIEMPIRE SCARTOFFIE!!!
GRASSIE.
SANDRO 
                                            

giovedì 23 agosto 2012

...DAMMI UN PESCE E MANGERO' UN GIORNO.
INSEGNAMI A PESCARE E MANGERO' PER TUTTA LA VITA...

mercoledì 22 agosto 2012

Cattura di Agosto del buon Fabrizio.

Per tutti gli amici vicini e lontani, ecco il bel (issimo) sarago catturato dal buon Fabrizio  Zesi in quel di Torre Astura.  A occhio e croce 1 kilo e mezzo di ciccia,
Bravissimo!!!!! I complimenti a nome di tutta la ciurma...

giovedì 9 agosto 2012



La settimana scorsa ho rischiato ben 2 volte di essere trifolato dalle eliche di imbarcazioni guidate da "Capitani" non distratti ma IGNORANTI, nel senso vero del termine. Per loro la bandierina che svetta sul pallone rosso fluo del sub in immersione, evidentemente è solo un art decò del mare, oppure un obbiettivo da raggiungere con moto d'acqua e magari da usare come traguardo  per una sfida tra TITANI! (o coglioni) Del mare.
Dopo queste due ultime esperienze mi sono deciso a mettere in atto una campagna contro i possibili incidenti e ho composto, grazie al computer,  un logo con delle scritte, poi, grazie al buon Pino Guarnacci abbiamo stampato cartelli di 1 metro per 1 metro e mezzo circa. Mi sono trasformato in attacchino (troverò sicuramente lavoro alle prossime elezioni politiche) e armato di secchio, colla e scopa ho applicato i cartelli che vedete. Perdonatemi, So di aver deturpato lo stile inconfondibile di Fosso Moscarello, ma ne è valsa la pena, visto il gran numero di telefonate di gratitudine  ricevute dai nostri amici e colleghi sub...
Buon mare a tutti,Sandro Arcieli

mercoledì 25 luglio 2012

La curiosità è qualche volta... ripagata!!


E' Lunedì 23 luglio e mi alzo come ogni mattina all'alba, è giorno di riposo e di... pesca! affacciatomi alla finestra però le nuvole nere e torve e il vento forte a quest'ora del mattino mi fanno desistere, ok, oggi faccio il meccanico mi dico! A metà mattinata però, la mia curiosità, e la mancanza di aria di mare mi fanno desistere dalla mia attività e mi fiondo al mare, "Cacchio mi dico, non é calmo, c'è pioggia e vento ma si può fare". Torno lesto a casa e la preparazione della mia attrezzatura è più veloce del solito, in mezz'ora sono a fosso mascarello, alato il vecchio e fido Sacs, mi vesto ed esco in mare. Appena doppiata la punta del pontile sento tutta la forza di EOLO, forti raffiche di vento teso che viene da levante mi investono in pieno, per un istante penso alle povere barche che sono nel porto di Ponza, purtroppo vulnerabile a questo "Primo vento" torno in me e dirigo la prua verso il castello di Torre Astura, il mare è formato e sporco ma oramai sono qui, mi butto e la prima impressione non è delle migliori, sembra una tempesta di sabbia subacquea, nebbia totale intervallata a brevi momenti di acqua chiara. In uno di questi momenti arpiono un sarago ma la musica non mi piace, con questa acqua rischio di stare in mare 3 ore senza vedere una pinna. Decido di andare più a fondo e vado verso il largo ma quì le onde sono alte, non temo tanto per me ma per la tenuta dell'ancora, rincorrere il gommone in passato mi è capitato, ma con il mare grosso, credetemi, non è una bella prospettiva! "Mannaggia mi dico, mi sa che mi tocca rientrare a terra"... Così faccio  e metto la prua su foce verde, mi aspettano un paio di miglia con grosse e spumose, tutte onde di"muso", in navigazione però, noto una chiazza di acqua limpida larga circa  una 50ina di metri, è una zona che conosco poco e sono curioso, per controllare meglio mi metto la maschera e a pancia in giù sul tubolare, guidando con un piede "scandaglio la zona" in questo "giretto" noto sul fondo, ciò che rimane di una antica strada, è una conformazione di blocchi regolari tagliati dall'uomo e non dalla natura. Getto l'ancora e in 2 secondi sono in mare, mi assicuro che il gommone sia ancorato e inizio la mia perlustrazione, durante una planata noto, sotto uno di questi blocchi di marmo un movimento impercettibile, è più una mia senzazione, sento l'odore della preda, scendo e... Una cernia, una bella cernia di circa 4 kg, sparo deciso sulla testa ma non riesco a fulminarla, prendo il secondo fucile e la colpisco di proposito sulla coda, in maniera da poterla , se necessario,"Girare" ed estrarre dalla sua fortezza, il lavoro dura 20 minuti trascorsi i quali, il bel pesce è nel frigo del gommone, noto con stupore che è una rara cernia di sabbia, pesce che vive in tana ma  al confine tra roccia e sabbia, come avevo stimato è di circa 4 kg, la terza di questo mese...

mercoledì 4 luglio 2012

Corvine di giugno...



E' Domenica,  ultima di giugno, Ferruccio e io  siamo a caccia di qualche bel pesce da consumare per cena nella zona antistante il litorale di Foce Verde, stiamo pescando su una batimetrica che va da 8 a 10 metri, durante una planata di ricognizione, localizzo una bella lastra dove in passato ho catturato bei pesci, anche ora ci sono dei saragoni, Richiamo l'attenzione di Ferruccio intento a sfiocinare una corpulenta murena e insieme decidiamo la strategia di caccia da attuare su questa bella tana con ben 4 entrate, "tu di là e io di quà" gli dico, 5-6 atti respiratori e giù. Io scendo sul versante di ponente arpionando un bel saragone, il 3° della mattinata,In risalita noto ferruccio  dal lato opposto della lastra, che risale lentamente facendomi dei gesti tipo"Buono, non fare rumore" gesti che conosco molto bene, si usano quando si localizza qualche cosa di interessante... "3 bellissime corvine mi fa, ora ci provo" Scende di nuovo ma niente, questi pesci diffidenti appaiono e scompaiono velocemente, scendo io e mi trovo la più grossa a tiro, sparo ma niente, con la fiocina sbuccio lo scoglio e il pesce se la da a pinne levate..."Dài Ferrù", dico, Tranquillo, tanto non se ne vanno, facciamo un giro e torniamo! Nei 20 30 minuti che seguono, catturiamo ancora dei pesci. Nel tornare al gommone decido di dare una nuova occhiata alle corvine,eccone una! Sparo ma sbaglio ancora! Ok : "uno a zero per la squadra delle corvine" mi dico..
Torniamo un paio di giorni dopo e planando sulla tana ne noto una fuori tana, questa spetta a Ferruccio, richiamo la sua attenzione fornendogli l'esatta posizione della bella preda, scende e lo vedo immobile come un "Mamba 7 passi" davandi l'entrata della tana, braccio teso e corpo rilassato adagiato sul fondo ma senza toccare nè scoglio ne fango,PAM! spara, dal polverone che fuoriesce dall'antro capisco che la freccia è andata a segno, Lo vedo risalire con la bella preda, bene, per oggi su questa tana basta. Continuiamo a pescare spostandoci anche a torre astura dove qualche altro bel pesce riusciamo a catturarlo. Passano dei giorni e di nuova esco in mare, 'stavolta da solo, passo nella zona della lastra e noto sopra di essa un gommone ancorato con dei sub in caccia"ACC...DANNAZ...MALEDIZ!!!"Le corvineeee!!
Per nulla deconcentrato vado a cercare i dentici, che però, a causa dell'acqua fredda in profondità, non ci sono, catturo un bel muggine e mi dico" la cena è rimediata" posso rientrare, ripassando nella zona della bella tana delle corvine, noto che il gommone coi pescasubbi, non c'è più, ci provo...Scendo e da sopra noto un bel corvone proprio nello stesso punto dove Ferruccio ha catturato l'altro, ma al minimo rumore si intana velocemente, gli vado dietro ed entro nel cunicolo più che posso, quasi fino alla cintura dei piombi ma il corvo non c'è, "qui ci vuole il rampollo di famiglia" mi dico, la lascio a Lui. Sull'altro versante dò una occhiata e noto in fondo alla grotta 2 grossi(ma grossi) saraghi, tiro lungo ma non impossibile con un poco di fortuna,mentre distendo il braccio ecco un'altra corvina sempre sul kilo e mezzo che mi sfila davanti mettendosi tra me e i saraghi, già la pregusto al forno con le patate, sparo colpendola sulla linea laterale in corrispondenza della spina dorsale, proprio dietro una  delle pinne pettorali, il pesce rimane immobile e la resistenza è data sopratutto dalla sua mole, la tiro fuori, proprio un bel pesce...Pulendola ho trovato delle uova e la sera stessa le ho consumate crude su uno spaghetto al dente, "bottarga di mare", cibo da RE! Il pesce, dopo una notte in frigo a frollare, lo ho cucinato al forno con patate e pomodorini pachino, tutto inondato di un vino bianco che fa resuscitare i morti...
Nota Bene; Le corvine in foto, sono state catturate in giorni diversi...

venerdì 8 giugno 2012

Anche quest'anno, per festeggiare la fine dei corsi di pesca subacquea e per salutare l'arrivo dell'estate, si è svolto il trofeo "IRON MAN" gara aperta a tutti i soci del nostro meraviglioso circolo della pesca subacquea.
Alla fine delle 5 prove di; destrezza, velocità e acquaticità, tre sono stati gli atleti che hano staccato tutti, 3° classificato, ANDREA BRACCI, 2° classificato, FERRUCCIO ARCIELI  e 1° classificato IRON MAN 2012/2013 FABRIZIO ZESI.
Durante la serata di gala e serata di riconoscimenti, svoltasi in un noto ristorante di Latina sono stati nominati i nuovi soci del direttivo del CS Apnea Latina "Sergio Romeo". Do il benvenuto a Massimo (vicepresidente) e a Fabrizio (consigliere)
Sandro.

lunedì 28 maggio 2012

Ho Smarrito il telefono!!!!!

Questa sera, martedì, Si svolgerà  la seconda parete dell"iron Man" aperta a coloro che non erano presenti venerdì sera.
Chiedo scusa a tutti coloro che non sono riuscito ad avvisare ma ho smarrito il cellulare con tutti i numeri telefonici.
FATEVI SENTIRE VOI!!!!!

giovedì 17 maggio 2012


Le foto della manifestazione...Grazie a Daniele per la sua estrema disponibilità e spirito di abnegazione.

mercoledì 16 maggio 2012




Il rientro in porto a fine gara e il mio carniere...
Un grazie al papà di Fabio per le foto scattate e prontamente inviate...

Indimenticabile Trofeo "M.Giarrusso"

L'appuntamento con Giorgio è per le 6 e trenta, dobbiamo alare il Joker boat 6 metri e subito dopo il mio fido Sacs 4.75, gommone indomito che mai dice...Di NO!
Il mare sembra bello ma le previsioni meteo non fanno sperare per il meglio, infatti, per metà mattinata,  è prevista una perturbazione importante con mare molto mosso, la gara si deve comunque fare, non ci sono date di riserva sulle quali poter fare affidamento. Alle 8.30 tutti i 30 atleti sono a bordo delle imbarcazioni, e giudici e medico pure.Il mare intanto si è leggermente rinforzato a causa del vento ma prendiamo comunque il largo. La gara inizia così alle 9.05, tutti gli atleti si scrutano e i più bravi sanno che per giocarsela bene, devono effettuare le catture nelle prime ore di gara, sono queste che garantiranno poca corrente e acqua leggermente più chiara, a me capita una cosa strana, entro in acqua e scendo per effettuare una planata con il fucile scarico, sul fondo, intorno ai 10 metri, scorgo un bel tordo "ciliegino" perda bella e assai prelibata, faccio per sparare ma la mia arma rimane muta, guardo con sorpresa gli elastici molli e scarichi, risalgo cercando diu non maledirmi troppo e carico,intanto la corrente rinforza, scendo una, due tre volte,ma non riesco a localizzare nè la tana nè il pesce, dopo poco però egli è nel mio carniere. Ferruccio sceglie una altra tattica di gara, Andrea,Fabio e Fabrizio pure. Inizio una lenta e costante ricerca cercando di mantenere la calma e risparmiare le energie,il mare sta rinforzando ancora e le energie sono preziose, mi reco in una zona che conosco e catturo (in tana) due bei saraghi pizzuti,pesci che di solito si pescano all'aspetto e in acqua libera, il fatto di trovarne molti in tana conferma le mie giuste preoccupazioni: Il mare diventerà grosso. Mi sposto ancora e incrocio Sandro Scarselletti, atleta  di un altro circolo con una bellissima mostella in carniere di circa 1,600 kg. Non mi deconcentro e continuo a cacciare, Scendo ancora e sotto una bella roccia vedo una grossa coda che si muove, le pinne pettorali del pesce sono però chiuse, segno questo che non è in allarme e non mi ha sentito, il mare mosso in superficie deve aver coperto il gorgoglìo che provoco scendendo, vedere la bestia e premere il grilletto è tutt'uno, lo centro in testa e muore subito senza soffrire. Bene, 3 pesci in 20 minuti, oggi va bene,sparo bene e sbaglio poco. tre tiri, tre pesci! Ma il mare ingrossa ancora, mi maledico per non aver preteso di avere Ferruccio al mio fianco, sono preoccupato per lui,  in superficie spingo forte con le pinne per uscire più possibile dall'acqua con il busto cercando dio individuare il suo pallone arancione fluo, ma con le onde alte non riesco a individuare manco il mio che è a pochi metri.La forte corrente mi sconsiglia di allontanarmi troppo dai gommoni ancorati al centro del campo di gara, rimango in zona e non posso raggiungere altre zone buone per effettuare altre catture, vengo destato dalla voce del giudice di gara che chiede un mio parere sul sospendere o non la gara, rispondo di no, siamo vecchie volpi e le condizioni sono ancora accettabili e con queste il rischi che ne possono conseguire. Noto in lontananza il gommone di Giorgio che raccoglie svariati atleti sfiancati dalla lotta con il mare, per un attimo li invidio, ma devo andare avanti e catturare altre prede.Riesco, nelle 4 ore di gara a catturare 7 pesci, di 4 di questi ho la certezza del peso valido, degli altri no, sono da pesare...Finisce la gara e in acqua siamo rimasti 8-9 atleti, i carnieri sono scarsi, spicca il mio, quello di Roberto Praiola e un'altro con tante serpi,Saremo noi a giocarcela.
Rientriamo a terra con un mare da paura, 70 panini e bibite fresche aspettano tutti noi, poi la pesatura. Dei miei 7 pesci ne rimangono validi solo 3 purtroppo, ma sono tutti e tre belli e corpulenti, anche Roberto ne ha 3 ma sono ancora più cicciotti dei miei, la bilancia, attrezzo meccanico spietato, dà il suo responso:
1°) Roberto Praiola punti 4638,  2°)  Fabrizio Paluzzi,punti 3263, 3°) Sandro Arcieli punti 3217,4°Ottavio Pisicchio punti 2247, 5°) Giustino Blasio, punti 2046, 6°)Sandro Scarselletti  punti 1785, 7°) Roberto Deiana, punti 1693 (Roberto si aggiudica anche il trofeo speciale intitolato a Sergio Romeo, premio che va ogni anno all'atleta che ha catturato il maggior numero di prede) poi tutti gli altri. Ferruccio purtroppo, alle prese con il mal di mare, non dà il meglio di sè e cattura un solo pesce, così come ne cattura solo uno anche Fabio ma troppo piccolo per poter mettere la firma in classifica. La giornata è stata tutto sommato soddisfacente, poche prede ma combattuta sul filo del rasoio, infatti, molti atleti in questa gara, si giocavano l'accesso alla categoria superiore. A premiazione finita mentre ero in spiaggia, mi accorgo di una forma poco distante da me, una forma che mi ricorda una tartaruga ma sembra morta, mi avvicino e la bagno nell'acqua, è completamente ricoperta dalla sabbia da sembrare "Panata" e pronta per essere fritta in padella,  come sente l'acqua fresca si riprende, E' VIVA!! Urlo, è una Carretta-Carretta di piccole dimensioni, la lscio decidere sul da farsi, questa bella vispa, allunga il collo come per scrutare l'orizzonte e parte in quarta verso il largo ma non basta essere motivati, le onde sono troppo forti e le impediscono di prendere il largo, ci riproiva svariate volte ma ruzzolando sulla spiaggia bagnata si ricopre nuovamente di sabbia come prima, >QUI CI VUOLE IL PIANO "B" MI DICO!< Afferro pronto la tartaruga e corro lungo il braccio del porto, scendo sugli scogli, la guardo dritta negli occhie le dico <<"Scusa ma è necessario">>Carico il braccio come il migliore dei lanciatori di Baseball, lei sembra capire e fa rientrare il collo e le zampe...VIAAA, la vedo volare e atterrare oltre le onde, non riesco a vedere ma so che si è girata per un attimo a guardarmi e ringraziarmi, la vedo piccola tra le alte onde, la direzione che prende è certa e so che sa esattamente dove andare, sono felice, questa bella esperienza è di valore al di sopra di qualsiasi premio vinto in gara.