mercoledì 27 ottobre 2010

Albino Racconta.....


Ero giovane, giovanissimo.
Zaino, Medisten, pinne e muta (una meravigliosa Mares-Scarpati che ho indossato per una decina d’anni) e parto per il Marocco.
Tra le varie tappe, visito Al Hoceima, cittadina portuale sul Mediterraneo.

Vestizione sull’antimurale del porto accompagnato da una schiera di bimbetti locali che mi guardavano come un alieno.
Il tempo di scivolare in acqua, e ne avevo una mezza dozzina intorno.
Inutile cercare di allontanarli.
Dopo qualche bel sarago messo nel retino (all’epoca quello usavo) sotto il pallone uno di loro mi tira per una pinna. Mi giro e vedo il bimbo (avrà avuto 7-8 anni) che indicava verso il fondo.
Non capivo.
Lui scende un paio di metri tenendo il braccio teso ed il dito puntato verso la base di un masso poggiato sulla sabbia a 4-5 metri.
Scendo e vedo un polpo enorme che spostandosi lentamente stava cercando riparo.
Intuisco ora le intenzioni del bimbo, fiocino il polpo, lo porto in superficie, lo finisco, gli giro la testa e lo offro al bimbo che a modo suo mi ringrazia e tenendosi a galla a stento con l’animale lungo quanto lui lancia un messaggio ai compagni.
Da quel momento l’allegra combriccola si è trasformata in una vera e propria squadra di caccia.
Per almeno un’oretta i bimbi si litigavano la mia attenzione, individuando dall’alto, uno dopo l’altro, una infinità di polpi.
Il gioco è finito quando, nonostante lo splash-splash dei bimbi, ho avvistato una bella cernia in candela a lato di un massone. Sono partito a razzo verso il largo seminando “i miei piccoli compagni di caccia” che carichi di polpi sono tornati a riva.
Ritrovato i sasso giusto ho visto la cernia adagiata sul fondo tra due sassi.
Scendo, sparo e la fiocina (si il tridente) si pianta sulla testa del pesce che resta immobile.
Non capisco.
Afferro l’asta per il codolo e sollevo la cernia che si divincola con un movimento secco e brusco, e pian piano inizia a nuotare verso il largo.
Torno in superficie e cerco di capire cosa è accaduto.
Guardo la fiocina: ha solo 2 punte

martedì 26 ottobre 2010

Pescatori e Cacciatori...BRUTTA RAZZA!!


Buondì a tutti.Qualche settimana fa mi trovavo in un noto punto di approdo di latina, esattamente a fosso mascarello e mi godevo il tramonto e l'aria fresca del mare quando è rientrato un gommone con dei sub a bordo,avevano ancora la muta da apnea indossata.La mia curiosità è stata -come sempre- tanta e mi sono avvicinato...Ho innanzitutto constatato che conoscevo i sub in questione.(loro non conoscevano però me) Ho chiesto loro come era l'acqua e se si erano divertiti. Dai loro occhi si vedeva che avevano preso quelche cosa e morivano dalla voglia di raccontarlo,li ho accontentati con la domanda: "Avete pescato qualche cosa?" Bèh fa uno con l'aria di chi ha appena ucciso il drago e liberato la principessa dal castello, inarcando le sopracciglia, "un paio di pesci"...Io faccio il suo gioco, ma non fino in fondo,non chiedo infatti di vederli,l'altro, facendo finta di "mettere a posto l'attrezzatura" li mette in bella mostra sul pagliolato del gommone,quasi sbattendoli sulla vetroresina con un tonfo sordo ma inequivocabile, erano due saraghi di taglia, io faccio la faccia sorpresa e dico:" dove li avete presi???" A mmare fa uno, "nun se po' 'ddì" fa l'altro, ma 'stavamo fondi!...Conosco come detto tutti e due e sono discreti apneisti ma non profondisti, 6-8 metri al massimo.Questo atteggiamento è pericoloso,molto pericoloso, infatti la percezione della profondità deve essere reale e non stimata, può succedere di andare a pesca con chi in profondità ci va veramente e succede che qualcuno si fa male...Da queste esperienze riesco però sempre a trarre il lato comico al tempo stesso drammatico....

mercoledì 20 ottobre 2010

POLPO o polipo?




Il polpo (e non POLIPO!) è una cattura facile facile, tuttavia un animale di grosse dimensioni può far perdere del tempo anche al cacciatore sub più esperto.
Avvistamento: La tana del POLPO si vede (con acqua Chiara) dalla superficie, infatti esso ama decorarla con i resti delle sue prede, in genere conchiglie, occhi di santa lucia,(astrea)valve di varia provenienza e sassi.(a me è capitato di vedere una scena unica al mondo, pescavo in una zona di sabbia in cerca di pesci serra quando vedo un contenitore di plastica bianco, di quelli del detersivo tipo DASH, che si muoveva sul fondo, era un grosso polpo che evidentemente mi aveva visto o sentito e se lo era praticamente messo in testa come copertura, non ci avrei fato caso se si fosse immobilizzato, ma un fustino che cammina... Non lo ho catturato nonostante le grosse dimensioni e il cenone di capodanno che lo esigeva. La sua ingenuità mi ha fatto desistere)Tutto questo lo utilizzerà in caso di pericolo per "barricarsi" nella sua tana, utilizzerà il tutto come una "porta di casa".
Stanarlo non è difficile, lo si può fare a mano nuda o usando il raffio, alla meno peggio con una fiocina...
Una ricetta gustosa: PESCATE un polpo, se troppo grosso, congelatelo per 24 ore minimo,(con questo stratagemma rimane più tenero) scongelate e lessate per almeno un'ora, fatelo raffreddare nella sua acqua, scolatelo e avvolgetelo strettamente nella pellicola trasparente (tipo salame) ponetelo un paio di ore nel frigo e servitelo in tavola, lo affetterete esattamente come si fa con il salame....stupirete i vostri ospiti e il vostro palato.....

martedì 19 ottobre 2010

Ottobre, mese strano per la pesca subacquea..


Ottobre si sa, è uno dei mesi che meno ispirano il pescatore subacqueo. E' infatti il mese che sussegue l'estate, stagione di bel tempo e molto pescosa per via delle acque limpide e calde e precede la "stagione" delle spigole che inizia da qui a poco.I colori di ottobre sono cupi per via delle prime nuvole, l'acqua è oramai torbida a seguito delle pioggie che dalla montagna riversano nei canali di sfogo-e di conseguenza al mare- acqua e terra(e purtroppo pesticidi e diserbanti).Io ho però trovato il lato buono di questo mese.Il mare è oramai orfano dei pescatori della domenica, di quelli per intenderci, che ti vengono ad ancorare la loro barca o gommone a pochi centimetri dal pallone pensando:<< ma mica il mare è suo! se ce stà LUI ce posso stà pure io!>> oppure dei navigatori che si sentono Leonardo di Caprio nella famosa scena del film "Titanic" i quali presi dalla loro voglia di libertà e di infinito,non pensano a chi sta in acqua a cercare a sua volta tranquillità in sicurezza e fanno loro "il pelo"... Le prede ci sono comunque ma smaliziate e spaventate dalle tante schioppettate prese durante l'estate.Cercate bene! I saraghi dopo aver capito che in tana non sono sicuri, li troverete appoggiati sul fondo mimetizzati tra scoglio e posidonia, con le pinne pettorali aperte come se avessero il motore acceso e "sgassassero" pronti al VIA! cadete su loro piano senza movimenti bruschi usando un fucile armato con fiocina,il pesce vi si presenterà di "dorso" cioè, vedrete solo la parte superiore della schiena largo da mezzo cm. in su...Un segnale del pesce spaventato è il suo colore, infatti quando è terrorizzato diventa a strisce verticali. Le cernie approfitteranno del pomeriggio per uscire dalla loro tana per cacciare. I cefali inizieranno ad "imbrancarsi" e sovente li avvisteremo in poca acqua, I polpi si cominciano ad organizzare per la deposizione delle uova, insomma per dirla breve, non buttiamoci giù, come diceva un grande campione di altri tempi.. 'E PISCI 'STANNO 'A MMARE!!(I pesci stanno nel mare!!)
PS: Sabato e Domenica tempo buono e mare calmo...Buona giornata...Sandro.

giovedì 14 ottobre 2010

Pescare un dentice.. "...E una parola!!!"


Su questo affascinante predatore è stato oramai scritto tutto e anche di più, ciò che secondo me è stato tralasciato è -a volte- la casualità della cattura,forse perchè le riviste specializzate-come purtroppo fanno sempre- nel consigliare la tecnica, devono suggerire anche LA MARCA del fucile o delle pinne da adottare.
Io personalmente sono certo che il dentice,in quanto predatore,ami cacciare sempre nelle stesse zone, zone per esempio dove si assomma la mangianza,la quale si concentra nei punti ove la corrente accumula il plancton, base primaria della catena alimentare.Conosco un posto nemmeno tanto profondo dove ogni anno ne catturo un paio,(questo anno uno di tre kg e uno di circa sei kg strappato a causa del tiro"troppo basso" cioè sul ventre, là dove le carni sono più tenere.
In tanti anni di tentativi ho provato di tutto; Chiamandoli come si fa con le spigole,grattando sullo scoglio come faccio per le orate, usando tanti altri stratagemmi.L'unico che mi dà soddisfazione e' 1)-Discesa lenta e silenziosa-2)-Percorso in orizzontale all'agguato(in qualche caso la cattura si è conclusa sorprendendoli mentre cacciavano)- 3-Aspetto abbastanza sollevato dal fondo quel tanto che basta per essere avvistato dalle bestie-4)appena avvistati i dentici mi nascondo alla loro vista arretrando dietro ad uno scoglio o alla posidonia..meno 5-4-3-2-1... mi sporgo leggermente e l'animale è a mezzo metro da me a cercare di capire che fine ho fatto,scocco il tiro sul dorso o se posso, sulla testa, scegliendo l'animale più grosso del branco(così facendo assicuro sempre la prosecuzione della specie).
Lo pulisco sempre in mare i modo che altri pesci si possano nutrire di esso,lo metto al sicuro in frigo(occhio ai gabbiani, fregano i pesci dal gommone!) Lo cucino al forno con le patate o sfilettato in padella, alla cacciatora o olio e vino bianco...

lunedì 11 ottobre 2010

MURENA..UN MOSTRO SCONOSCIUTO..


Ciao a tutti. Spesso, quando racconto di aver pescato una murena mi sento dire:"UNA MURENA???MA NON E' VELENOSA???"E' questo un luogo comune sbagliato. La murena, come tanti pesci è aggressiva come lo può essere un qualunque pesce al quale abbiamo infilzato una fiocina in corpo e del quale vogliamo la morte.Io stesso sotto il braccio destro ho due piccole cicatrici provocate da morso di un dentice che tenevo ben stretto sotto braccio mentre stava per divincolarsi.E' vero che che il morso della murena risulta doloroso anche a distanza di ore,i suoi denti taglienti come lame di rasoio e i residui di cibo(polpi e pesci vari) ne sono la causa,tra i denti si annidano parecchi batteri. Non è raro trovare una murena con le fauci aperte che si fa fare la pulizia da qualche castagnola...le fauci aperte appunto la rendono particolarmete minacciosa, assume un atteggiamento come di chi sta cercando qualcuno da mozzicare! Sbagliato!! Le tiene aperte solo per poter respirare non possedendo l'apparato branchiale come altri pesci,con la bocca aperta aspira continuamente acqua e la espelle da due piccoli buchi posti ai lati del collo.Per catturarla senza conseguenze per voi e per chi sta con voi(compreso il gommone che con un morso si lacera)cercate sempre di indirizzare il colpo subito dietro l'occhio, è li che sta il cervello, usate una fiocina a 3-4-5 punte,prima di sfiocinarla assicurateVi che sia morta con qualche coltellata assestata in zona cervello,tagliatele i muscoli mandibolari per sicurezza.Pulitela cosi: tagliate e buttate la coda e la testa(mio fretello li usa per farne il sugo)apritela ed evisceratela,(noterete lungo la spina centrale un cordone nero, è da li che si origina l'ittiossina, dal midollo, rimuovetelo) tagliatela a trancie, passatela nel latte e successivamente nella farina da polenta gialla, friggete e... buon appetito.
ps:anni fa durante una gara di pesca sub avevo sparato ad una grossa murena, il giudice sanci' la fine della gara in quanto le 5 ore erano trascorse, la murena era incastrata e io cercavo di spiegare che, il regolamento mi dava 10 minuti per poterla "stanare" trascorsi i quali non sarebbe stata preda valida, lunga discussione e parole pesanti, lesse il regolamento e capi' di aver torto,estrassi la murena e la lasciai... viva! la misi insieme ai pesci in un sacco di juta e la consegnai al malcapitato giudice.Durante la pesatura dei pesci toccò a me, rovesciarono il sacco sulla bilancia e il mostro(6.300 kg.) cominciò a mordere tutto quello che capitava... la vendetta si sa, e' un piatto che va gustato freddo...

mercoledì 6 ottobre 2010

NODO PUGNO DI SCIMMIA






Questo nodo oggi si usa prevalentemente come portachiavi,ma nasce da una precisa esigenza dei marinai i quali avevano e hanno, seri problemi per far arrivare sul molo le pesanti GOMENE o CIME. Il PUGNO DI SCIMMIA serve come filo conduttore; si lancia dalla nave o barca, unito ad una sagola leggera la quale e' a sua volta collegata con la cima più pesante..Il gioco -anzi l'attracco- è fatto!








lunedì 4 ottobre 2010

GARA SELETTIVA NAZIONALE DI PESCA SUBACQUEA A LATINA DOMENICA 3 OTTOBRE..


Domenica 3 ottobre si è svolta a Latina Lido la gara selettiva nazionale di pesca subacquea dedicata al defunto amico RENATO SAVIOLI.L'appuntamento era come sempre a Foce Verde alle 7.30, ma COME SEMPRE abbiamo iniziato la competizione alle 9.20. Il mare calmo faceva presagire una giornata di acqua limpida e pescosa ma così non è stato purtroppo. Una corrente fortissima di Levante e le condizioni meteorologiche che stavano mutando di ora in ora, devono aver fatto cambiare zona ai pinnuti i quali si affrettavano a guadagnare acque profonde e sicure.Vista l'alta partecipazione(circa 50 atleti e dei più forti in circolazione)ho attuato una strategia di pesca cosidetta "al razzolo" basata sul ritmo e sugli spostamenti(a nuoto) molto veloci,questo mi ha fatto catturare due corpulenti saragoni e uno scorfano di circa mezzo kg con i quali ho occupato la 7/a piazza in classifica.Un pò di rammarico per le tre belle prede perse;una corvina di circa 700 grammi e due bei saragoni che si sono "sfiocinati" mentre li recuperavo dal fondo di una grotta. Con queste prede,in aggiunta a quelle catturate avrei stravinto,Sono state infatti 5 i pesci per salire sul gradino più alto...
ps:Un grazie va all'amico FABRIZIO ZESI, sempre presente ed efficiente...