martedì 10 gennaio 2012

SPIGOLE D'INVERNO..

L'appuntamento con Fabio è alle 7.00 per agganciare il gommone, destinazione S.Felice Circeo per una battuta invernale di pesca subacquea alla spigola. Colazione e via! Alle 8.30 siamo in acqua, il mare è leggermente mosso ma in "scaduta" ci dirigiamo su due zone diverse, io nella schiuma lui un poco più a fondo.Arrivo là dove l'onda è più violenta e subito capisco l'andazzo, le onde sono violente e grandi, ma il movimento di pesce è notevole e arpiono subito un bell'esemplare di spigola che è venuto a vedere chi è l'intruso, un tiro lungo e preciso ha fatto pagare cara la sua curiosità di bestia territoriale, mi sposto leggermente in mezzo a una baia di ghiaia bianchissima, è qui che le spigole amano accoppiarsi e spremere le uova, un lungo agguato, mi apposto in mezzo a due massi e arriva un gruppo di 5 esemplari, tutti maschi, mi vedono e schizzano via, emetto un piccolo suono gutturale  e mi schiaccio sul fondo, uno di loro, il più grosso ci "Crede" e torna di nuovo minaccioso a difendere il territorio, mentre fa per allontanarsi sfioro il grilletto, un altro centro coda/testa vedo nella schiuma il suo corpo inerte che si lascia cadere sul fondo, oramai la zona è compromessa e me ne vado "a fondo" dove tento aspetti e agguati ma senza vedere una pinna, tranne un piccolo esemplare di spigola suicida non viene nulla all'aspetto, risalgo in gommone e mentre mi godo lo spettacolo del sole che illumina la montagna del circeo aspetto che Fabio  risalga in gommone, ci rechiamo di corsa là dove osano le spigole ma l'acqua è troppo chiara e dopo 4-5- aspetti decidiamo di cambiare posto, ci fermiamo in una baia che conosco bene, al mio primo aspetto mi passa sopra la testa uno spigolone femmina con la pancia piena di uova, "spaghetti con bottarga, hummm mica male", ma il pesce è "lungo" troppo lungo per tentare un tiro dal basso verso l'alto, tiro che tra le altre cose sempre mal mi riesce e perdere un pesce così per farlo morire chissà dove tra atroci sofferenze non me la sento. Do una occhiata a Fabio e individuo il suo percorso, bene,: lui di là e io di quà! Inizio gli agguati fino a che non vedo 5/6 spigole in mezzo a tantissimi saraghetti che, camuffate aspettano le loro prede cullate da una generosa risacca. Decido il mio percorso che non sarà diretto su loro, troppo rischioso, il sole è alto e mi vedrebbero, striscio sul fondo e individuo uno stretto passaggio che da sotto lo scoglio mi fa spuntare proprio a pochi metri dal loro fianco scoperto, entrare e uscire è facile, Si va. Effettuo il breve percorso completamente occultato alla loro vista, ho il tempo di gustarmele nella loro scorribanda di caccia, scelgo la più grossa, maschio anche questa, un tiro preciso la immobilizza, faccio il percorso a ritroso per darmi la possibilità del secondo agguato ma con la coda dell'occhio vedo il branco dileguarsi, mentre sono in superficie a mettere fine alle sofferenze della povera bestia per riporla nel cavetto ecco che  in mezzo alle pinne e a pochi centimetri dalla mia arma scarica, ripassa lo spigolone, ricarico e sparo ma la sbaglio acc.dannaz.malediz. niente spaghetti con la bottarga! Fa nulla, sono oramai le 13,30 è ora di rientrare. Bella giornata, sole e mare oramai vanno a braccetto verso il tramonto e con Fabio ci godiamo ancora una volta lo spettacolo, io con il pensiero fisso a Ulisse che, se veramente esistito, sa cosa si prova a vedere il Circeo dal Mare....

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