martedì 5 agosto 2014

RIFLETTO AD ALTA VOCE SULLA DISGRAZIA CHE E' APPENA ACCADUTA...

Mi sono soffermato per almeno 5 minuti a guardare la foto del poveretto che è deceduto sott'acqua. Ho cercato di capire, ho scrutato i suoi occhi che ora sono chiusi per l'eternità, ed è proprio su questi che mi sono soffermato, mi comunicano in questa foto l'espressione soddisfatta per il variegato carniere, occhi piccoli e spiritati di chi è sempre di buon umore, guascone e poeta.
Certo dietro a quegli occhi non c'è nemmeno lontanamente l'idea che presto, troppo presto egli  avrebbe lasciato la terra e il mare. Non mi sembrano occhi di un suicida e allora COSA E' SUCCESSO? In fondo aveva un compagno che, a quanto dicono le cronache (DA PRENDERE SEMPRE CON LE PINZE) "ha dato l'allarme allertando...ecc.ecc." Forse "il compagno" non era in grado di raggiungere lo sfortunato amico? Forse uno pescava "Fondo" e l'altro in poca acqua? forse lo sapremo in futuro o forse no...Di certo è che se avessero pescato Vicini tra loro forse, anzi-SICURAMENTE- le cose sarebbero andate diversamente.
Di fatto è  che ancora una volta un appassionato di pesca subacquea se ne è andato, ora se la starà godendo chissà dove, senza gravità, senza il peso del proprio corpo e, se ci pensiamo un attimo, è esattamente la stessa sensazione di chi galleggia in mare...
Oggi mi asterrò dal fare il mio solito sermone sulla sicurezza, sulla scuola di immersione che tanto insegna ne su  i tanti fattori che allungano la vita in mare. Mi limiterò a dire poche parole che tanto significano:
"OCCHIO RAGAZZI, UN PESCE NON VALE LA VITA, SE NON LO CATTUREREMO OGGI LA COSA E' RIMANDATA A DOMANI PER UN ALTRO PESCE PIU GRANDE."
Sandro.

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