giovedì 14 ottobre 2010

Pescare un dentice.. "...E una parola!!!"


Su questo affascinante predatore è stato oramai scritto tutto e anche di più, ciò che secondo me è stato tralasciato è -a volte- la casualità della cattura,forse perchè le riviste specializzate-come purtroppo fanno sempre- nel consigliare la tecnica, devono suggerire anche LA MARCA del fucile o delle pinne da adottare.
Io personalmente sono certo che il dentice,in quanto predatore,ami cacciare sempre nelle stesse zone, zone per esempio dove si assomma la mangianza,la quale si concentra nei punti ove la corrente accumula il plancton, base primaria della catena alimentare.Conosco un posto nemmeno tanto profondo dove ogni anno ne catturo un paio,(questo anno uno di tre kg e uno di circa sei kg strappato a causa del tiro"troppo basso" cioè sul ventre, là dove le carni sono più tenere.
In tanti anni di tentativi ho provato di tutto; Chiamandoli come si fa con le spigole,grattando sullo scoglio come faccio per le orate, usando tanti altri stratagemmi.L'unico che mi dà soddisfazione e' 1)-Discesa lenta e silenziosa-2)-Percorso in orizzontale all'agguato(in qualche caso la cattura si è conclusa sorprendendoli mentre cacciavano)- 3-Aspetto abbastanza sollevato dal fondo quel tanto che basta per essere avvistato dalle bestie-4)appena avvistati i dentici mi nascondo alla loro vista arretrando dietro ad uno scoglio o alla posidonia..meno 5-4-3-2-1... mi sporgo leggermente e l'animale è a mezzo metro da me a cercare di capire che fine ho fatto,scocco il tiro sul dorso o se posso, sulla testa, scegliendo l'animale più grosso del branco(così facendo assicuro sempre la prosecuzione della specie).
Lo pulisco sempre in mare i modo che altri pesci si possano nutrire di esso,lo metto al sicuro in frigo(occhio ai gabbiani, fregano i pesci dal gommone!) Lo cucino al forno con le patate o sfilettato in padella, alla cacciatora o olio e vino bianco...

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