martedì 11 dicembre 2012

Renato Savioli

Oggi Renato Savioli avrebbe circa 54 anni. Sarebbe "uno dei vecchi" che come me e pochi altri, faceva la pesca subacquea con la muta inadatta, un solo fucile e ad aria compressa della mares modello "Medisten" e pinne in plastica dura della Cressi, modello "Gara", quando non rimediavamo un passaggio su di una barchetta o gommoncino con 'impegno di portare come pedaggio,al proprietario, una cospiqua quantità di cozze o qualche bel sarago, ci tuffavamo dalla punta del pontile della nucleare, era un bel volo di circa 4 metri, grazie a  quell'esclusivo punto di partenza, risparmiavamo 300 metri di nuoto, infatti, diversamente, la partenza avveniva dalla spiaggia.
Renato aveva scelto di fare il pescatore subacqueo di professione, pescava e vendeva  tutte le prede e, quando rientrava e non aveva pescato, era veramente arrabbiato, poi siamo cresciuti e il pontile sostituito dai rispettivi gommoni, ci incrociavamo comunque per mare o a fosso mascarello mentre alavamo o salpavamo i nostri gommoni, ci incontravamo alle gare dove era sempre o quasi, il primo classificato, ricordo un suo campionato italiano con ben 22 saraghi, che pescata! Un lunedi di ottobre del 1986 mi arriva una telefonata. Era mio Fratello che mi dice "sai niente di Renato?" Pensavo a un incidente stradale o qualche cosa di simile ma il silenzio di mio fratello era fin troppo eloquente, Renato era sparito in mare. A quel tempo oltre alla pesca subacquea  facevo parte di una squadra di sommozzatori (con le bombole per capirci) ed ero iscritto nelle liste della protezione civile, ci chamavano per cercare o recuperare persone morte o disperse in mare. Agganciai il carrello, caricai le bombole e in poco tempo ero a fosso mascarello, la prima cosa che notai fu la Macchina di Renato parcheggiata, con il carrello attaccato dietro, una volvo station vagon. L'aveva comperata con i suoi soldi e la pagava con la pesca, anche se  in realtà aveva un'altro lavoretto, consegnava i giornali per conto del papà che aveva un magazzino di distribuzione appunto. alai il gommone e notai che nè carabinieri nè vigili del fuoco avevano le mute indossate, noi sì, eravamo pronti, ancora una volta, come sempre. Il mare era grosso ma tutti noi amici, speravamo che avesse avuto una avaria al gommone, speravamo che si fosse sentito male e fosse impossibilitato al rientro in porto, e dovevamo andare. Il gommone fu localizzato subito, era ancorato e semisgonfio dalla bassa temperatura notturna, sul pagliolato c'era la sua giacca a vento e per un attimo tutti sperammo vi fosse lui all'interno che dormiva beato. In realtà la giacca era desolatamente vuota, nè Renato nè altro, c'era anche una piccozza da muratore e un sarago morto stecchito, uno scoglio pieno di datteri di mare, Brighella di un Renato....
Con il mare grosso ci immergemo comunque e cercamo il corpo per una decina di giorni, io rischiai il licenziamento, mi distrussi in mare insieme a pochi altri fedelissimi, infatti da 20 persone che eravamo, rimanemmo in 3 o 4... Rinunciammo.
Due o 3 anni dopo un bimbo, mentre faceva il bagno in estate trovò un cranio umano, e, lo stesso anno, durante una gara di pesca subacquea a foce verde, un atleta trovò in una tana, i poveri resti di Renato, una tibia, poche ossa del piede, qualche vertebra,un pezzo di muta. In quella tana molto angusta abbiamo cercato tutti, era la sola nei pressi del gommone ancorato, ma niente, era vuota... Chissà che cosa è avvenuto. Domenica mattina presto, sono andato a vedere il mare e ho fatto un giro a fosso mascarello, là sotto appesa al muro di sostegno del pone,c'e, o meglio, c'era,  la lapide in ricordo di renato che diceva" Gli amici aspettano il tuo ritorno in riva al mare" ho alzato gli occhi per salutarlo e ho notato che era sparita, senza capire ho guardato a terra e ho trovato la lapide sbriciolata, letteralmente polverizzata,chi può averlo fatto e perchè? Io non lo so, non immagino perchè la testa delle persone gira in un certo modo ma, una cosa è certa, con o senza la lapide, io apetto ancora il ritorno in riva al mare di quell'amico e compagno di tante meravigliose aventure...

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